Cibi anti-colesterolo: quali sono e quali evitare
A cura di Cinzia Zedda, Naturopata Iridologa
Il colesterolo si può combattere a tavola scegliendo una dieta varia ricca di fibra, ortaggi e cibi semplici ma ricchi di quegli acidi grassi essenziali e di tutti quei valori nutritivi idonei ad aiutarci a controllare e stabilizzare i livelli di colesterolo. Ci sono alcuni trucchi alimentari che si possono adottare per potenziare l’azione anticolesterolo dei cibi all’interno della nostra dieta. Vediamo in seguito quali.
> Che cos'è il colesterolo e perchè l'organismo ne ha bisogno
> La classifica dei cibi anticolesterolo
Le mandorle tra i cibi anticolesterolo
Che cos'è il colesterolo e perchè l'organismo ne ha bisogno
Sono molte le diete anticolesterolo che prevedono e includono nella loro tabella nutrizionale alcuni cibi piuttosto che altri decisamente più idonei a risolvere o migliorare il livello di colesterolo nel sangue.
La pasta appartiene purtroppo al gruppo di cibi la cui somministrazione continua ad essere concessa all’interno di un regime dietetico “anticolesterolo”. Quello che sorprende è che non viene quasi mai specificato che deve essere consumata integrale. L’attenzione semmai viene spostata sul tipo di condimento da adottare. Generalmente la prescrizione è: “ mangiate la pasta ma condita “in bianco” (senza sugo) o con sughi di verdura” ( ma comunque soffritti). Questo non è sufficiente. E’ ormai appurato che la ormai dieta del mangiare” in bianco” sia superata. Anzi la pasta è consigliabile evitarla. L’eccezione può essere fatta utilizzando quella integrale e saltuariamente ridisegnandone le porzioni.
Inoltre permangono le carni (bresaola, tacchino e pollo), le quali anche se definite come carni “magre”, che dovrebbero essere sostituite con alcuni tipi di pesce o altri cibi come ad esempio i legumi o il tofu (estratto dalla soia) che invece per valori nutritivi possono sostituire egregiamente le proteine animali.
Non esistono infatti salumi o affettati anticolesterolo seppur sgrassati. Non è mai solo una questione di grassi utilizzati. Il successo di una buona dieta anticolesterolo dipende infatti da molti altri fattori. Due di questi sono l’attività fisica esercitata con costanza e la volontà di stare bene. Gli errori più comuni infatti rimangono tali e sono la causa dell'aumento del LDL.
Addirittura alcune” scuole di pensiero” promuovono in merito l'abolizione della frutta secca (le mandorle invece sono ottime amiche per chi ha bisogno di risistemare i valori del colesterolo). Certo è che non è mai sufficiente limitarsi a eliminare alcuni cibi a favore di altri. Si incorre in questo modo il rischio di sbilanciare notevolmente la dieta arrecando più danni che benefici.
Ma che cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è una componente della membrana cellulare e la sua presenza nel sangue è conosciuta attraverso due lipoproteine più note come LDL (colesterolo “cattivo”) e HLD (colesterolo “buono”). La proporzione dei valori è uno a tre.
Quello che conta non è solo il valore totale ma il rapporto fra LDL e HDL. Questi valori sono misurabili attraverso analisi del sangue specifiche ed è rilevato anche con l’analisi iridologica ove è possibile constatarne la predisposizione e agire con atteggiamenti di prevenzione mirati.
Perché il nostro organismo ha bisogno di colesterolo?
L’HDL è una forma pesante di colesterolo che raccoglie quello libero e cattivo dal sangue per riportarlo al fegato ed essere successivamente trasformato (metabolizzato). Non tutti sanno che il colesterolo è presente nei tessuti animali (di cui l’uomo) e in quelli vegetali ed è prodotto autonomamente dallo stesso nostro organismo (quota giornaliera pari a 1 -2 grammi nell’uomo adulto) e quindi necessario per il buon funzionamento di alcuni organi.
C’è un’altra parte di colesterolo che viene introdotta con l’alimentazione e che dunque deve essere controllata per non eccedere in quantità superiori al bisogno organico. Il colesterolo è poi metabolizzato dal fegato (costituzione della bile e dunque per emulsionare i grassi che una volta entrati nell’intestino tenue verranno assimilati). Per questo motivo il primo passo per controllare i valori del colesterolo è la disintossicazione del fegato. I
l colesterolo inoltre è fondamentale per lo sviluppo embrionale. Altre funzioni importanti sono legate alla crescita cellulare e costituiscono la formazione di alcune vitamine (Vit. D) e di certi ormoni (quelli sessuali e quelli steroidei). Questo spiega perché le donne anoressiche vanno facilmente in amenorrea (mancanza del ciclo le cui cause possono essere molteplici).
Inoltre il colesterolo protegge il sistema nervoso e facilita la digestione e l’evacuazione intestinale (emulsione della bile). La causa dell’aumento del colesterolo non è solo strettamente legato al tipo di alimentazione adottato sebbene essa ne sia coinvolta attivamente e una sua rivisitazione può invertire notevolmente a nostro favore i suoi valori. La formazione dell’aterosclerosi ne è una chiara testimonianza.
Non si può, infatti, definire una diretta conseguenza dell’aumento del colesterolo LDL. Questo perché come già accennato la sua insorgenza è dovuta a un insieme di concause (infiammazione dell’endotelio che è il tessuto interno della parete arteriosa, l’accumulo di stress o l’utilizzo di integratori pesanti a base di carbonato e non di meno eccesso di calcio non utilizzato e smaltito dall’organismo).
Il fattore eredità e una vita sedentaria infine chiudono il cerchio circa le possibili cause della formazione del colesterolo nel sangue.
L’osservanza quindi un insieme di regole igienico- sanitarie è ciò che serve per combattere e contrastare la supremazia del colesterolo LDL sul HDL. Quindi una terapia che preveda anche il sostegno psicologico oltre che un regime alimentare adeguato e che preveda esercizi per combattere lo stress e l’ansia è importante per abbassare i livelli di LDL. L'aspetto stressogeno è spesso una concausa potente ma trascurata nella formazione del colesterolo. Una buona attività fisica scarica il sistema nervoso dall’eccesso di stress e aumenta il colesterolo amico. Inoltre un cuore allenato è un cuore sano, giovane e forte.
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Cibi da evitare
Ci sono dei cibi che andrebbero evitati in chi vuole fare un lavoro preventivo nei confronti del colesterolo o in chi volesse ridurlo drasticamente e migliorare così la qualità della propria vita e del proprio benessere.
Le margarine (anche quelle “vegetali”), i grassi saturi, gli oli idrogenati e non (con eccezione fatta per l’olio extra vergine di oliva e l’olio di semi di lino..), il burro, il burro di arachidi, le arachidi e la frutta secca caramellata, tostata e salata, i carboidrati in genere (pane, farinacei e dolci confezionati), salumi e affettati, carni in genere, soffritti, sughi e intingoli, latte e latticini derivati ( formaggi, creme e yogurt intero o alla frutta), pesci e crostacei in genere salvo alcune eccezioni, uova, frittate e portate fritte.
Questi sono i cibi più pericolosi ma che abbondano normalmente nella nostra tavola e che gravano sul fegato, sull’intestino e sulla digestione.
La classifica dei cibi anticolesterolo
Limone. Il limone è un frutto solare pieno di vitamine dalle molteplici azioni benefiche fra cui quella anticolesterolo e anti cancro per la ricchezza di antiossidanti in esso contenuti. Bere il succo di un limone a digiuno aumentandone la quantità giorno per giorno aiuta a rinforzare il sistema immunitario e a depurare l’organismo. Nella cosmetica è utilizzato per riassorbire il sebo in eccesso insieme all’argilla e dunque nella cura della cute e dei capelli grassi. È di aiuto in caso di calcolosi e disimpegna lo stomaco in caso di indigestione e nausea. Ha una buona azione astringente sull’intestino in caso di fenomeni diarroici ma è anche un buon regolatore: se usato nel modo giusto sblocca e pulisce l’intestino ed è un ottimo amico del fegato. Aiuta la sudorazione ed è un buon supporto in caso di febbre o nelle malattie da raffreddamento. La sua azione pulente è miracolosa per liberarle arterie da incrostazioni pericolose.
Mandorle. Per il basso indice glicemico la mandorla è indicata nella maggior parte delle diete e non ha particolari controindicazioni se non quella di usare l’accortezza di moderarne la quantità per il suo carico energetico. Per fare un pieno di benessere è sufficiente consumare dalle quattro alle sei mandorle al giorno. Consumare due mandorle dopo i pasti principali aiuta nel controllo del colesterolo e a raggiungere una buona quota di ferro e di calcio. Inoltre contengono tracce di acidi grassi essenziali.
Salmone. Il salmone è considerato un pesce grasso ma la qualità dei suoi grassi lo rendono utile ed efficace nel combattere il colesterolo. Inoltre la sua consistenza il gusto delicato lo rendono davvero un piatto facile e versatile in cucina a prova di cuoco principiante.
Legumi. I legumi sono ricchi di fibra utile nel controllo del colesterolo e del peso corporeo. Inoltre la fibra è un’ottima amica per eliminare le scorie dall’intestino e prevenire il cancro al colon. Per combattere il colesterolo il tabinambur si rivela il più indicato seguito da fave, piselli, soia, fagioli e altri legumi. I legumi si possono cucinare al vapore o in padella o al forno. Un abbinamento da non fare all’interno dello stesso pasto è mangiarli con il pesce, le carni o i formaggi. Nelle zuppe rappresentano un ottimo e saziante piatto unico grazie alla loro ricchezza di nutrienti e di amminoacidi che li rendono ottimi competitor della carne
Olio EVO. L’olio extra vergine di oliva è il principe dei condimenti della cucina mediterranea. E’ un prezioso alleato per spazzare via LDL e dona un sapore incredibile a qualunque piatto. L’accortezza che si deve avere quando si compera l’olio EVO è la valutazione attenta della sua etichetta che và analizzata ponendo attenzione alla provenienza e al tipo di lavorazione che deve avvenire rigorosamente mediante processi meccanici a freddo. L’olio EVO inoltre agisce da lubrificante intestinale e giova alla pelle. Nella cosmetica insieme al rosso dell’uovo o allo yogurt può essere utile per curare le punte secche e rovinate dei capelli da tinture e lavorazioni chimiche.
Peperoncino. Il peperoncino ha un’azione digestiva, anticolesterolo e vasodilatatrice e quindi abbassa la pressione. Un pediluvio a base di peperoncino e zenzero ha un effetto riscaldante e rinvigorente. Stimola cioè la circolazione. La tradizione vuole che abbia un azione afrodisiaca nell’uomo come nella donna.
Curcuma. Questa spezia dalle spiccate proprietà curative è molto utilizzate in oriente e in particolar modo in India. Nella curcuma si riconoscono proprietà antinfiammatorie molto utile nei casi di dolore artrosico. La curcuma è una vera miniera di nutrienti preziosi e si distingue proprio per l’abbondanza di contenuto in vitamine e minerali (potassio, ferro e magnesio). Insomma un vero tocca sana per chi ha bisogno di stimolare il sistema immunitario e la digestione. Anche il fegato trova giovamento dal suo consumo e per logica conseguenza è preventiva nei confronti del colesterolo. In cucina si presta bene non solo per la preparazione di piatti etnici ma trova adattamento e partecipazione anche nella nostra cucina regionale. Non risparmia primi piatti, risotti e zuppe, verdure e insalate come le carni e il pesce.
Una ricetta anticolesterolo
Per mettere ko il colesterolo provate a bere questo centrifugato periodicamente e a digiuno. Otterrete senz’altro indubbi benefici. Centrifugate due limoni, un paio di ravanelli, un gambo di sedano, due mele verdi e un piccolo grappolo di uva bianca, unite un cucchiaino di zenzero e uno di curcuma.Dolcificate con stevia o miele. Se vi piacciono i sapori forti potete aggiungere anche un micro pizzico di peperoncino. In estate è gradevole con qualche cubetto di ghiaccio o aromatizzato con foglioline di menta.
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