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Cucina ecologica e antispreco

Gli elementi per una cucina ecologica e antispreco sono essenzialmente tre: organizzare una spesa ecologica, dedicare più tempo alla cucina, lavorare di fantasia

Cucina ecologica e antispreco

La spesa ecologica e antispreco

La cucina ecologica e antispreco parte dalla spesa e necessita soprattutto di organizzazione.

  • Organizzare un menu settimanale e, in base a quello, fare la lista della spesa. Può sembrare un consiglio banale ma… quante volte andiamo al supermercato, riempiamo il carrello e, dopo due giorni, non sappiamo più cosa preparare per cena? Ovviamente, la lista della spesa va poi seguita alla lettera, senza farsi tentare dagli scaffali pieni di cibo goloso.
  • Comprare, e dunque mangiare, meno carne e meno pesce. Questi alimenti richiedono un sacrificio enorme alla natura, bisognerebbe, quindi, quantomeno di limitarne il consumo. I grassi animali, tra l’altro, soprattutto quando si esagera, non fanno bene alla salute.
  • Acquistare meno cibi di derivazione animale e selezionarli bene. Se, per esempio, abbiamo deciso di comprare uova, scegliamo quelle biologiche. È vero, costano un po’ di più, ma se si porta a casa il numero di uova che veramente serve in quel momento (due? tre?) e se ne limita il consumo, la scelta risulterà più ecologica e anche l’economia sarà salva. 
  • Comprare meno al supermercato e di più dai piccoli produttori locali. La cucina è veramente ecologica se si evitano tutti quei prodotti che hanno percorso mezzo mondo prima di arrivare a noi. Certo, andare a fare la spesa negli ipermercati è comodo, ma con un po’ di organizzazione si può acquistare la maggior parte degli alimenti anche altrove. Per esempio, una volta a settimana si può andare dal proprio contadino di fiducia e, se si trova un gruppo di amici che fa lo stesso, ci si può organizzare in modo da andarci a turno…
  • Se si va la supermercato, evitare tutti quei prodotti con imballaggi eccessivi rispetto al contenuto. Anche i piatti pronti andrebbero evitati.
  • Un’altra scelta ecologica è prediligere frutta e verdure di stagione. Non ha senso mangiare pomodori a gennaio e broccoli in agosto. Tra l’altro, la cucina con prodotti di stagione, oltre a essere ecologica, è economica e salutare. Lo sai, ad esempio, quanta acqua occorre per produrre un chilo di avocado?

 

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La cucina ecologica e antispreco

Una volta portata a casa la nostra spesa ecologica, per una cucina veramente antispreco bisognerà fare in modo di non buttare via niente.  Un pizzico di fantasia, ancora una volta organizzazione, e il gioco è fatto.

Per una cucina ecologica e antispreco bisogna soprattutto dedicarsi un po’ di più ai fornelli. Si cucina sempre meno perché lo stile di vita occidentale impone ritmi talmente elevati da non lasciarci il tempo per le cose essenziali, come la cucina, appunto, che è soprattutto una questione di salute. In realtà, se ci si organizza, è possibile dedicare il giusto tempo alla preparazione del cibo, anche nel contesto di uno stile di vita frenetico. Basta ritagliarsi mezza giornata alla settimana, magari nel week-end. Nelle famiglie in cui si lavora entrambi è quasi impossibile rinunciare a surgelati e piatti pronti, ma non è necessario comprarli, perché si possono preparare in casa.

Ecco, per esempio, alcune idee per l’organizzazione di una cucina antispreco (e sana):

  • Tornati a casa dalla spesa, pulire e sbollentare le verdure che deperiscono in fretta; conservarle in frigo (per un paio di giorni al massimo) o nel congelatore, per avere già pronto il condimento per una pizza, una torta salata, un primo piatto, o un contorno già disponibile; inserire nella lista della spesa settimanale almeno un paio di tipi di verdure che si possono conservare crude per qualche giorno (carote, zucche, patate…)
  • Tagliuzzare un bel po’ di verdure miste e surgelarle per avere già pronte un paio di porzioni di minestrone per tutta la famiglia;
  • Cucinare mentre si cena. Per esempio, durante la cena, si può mettere sul fuoco la propria zuppa di legumi, che servirà per il giorno successivo; si può preparare un sugo; si può bollire la verdura per il giorno dopo;
  • Cucinare con gli avanzi. Una cucina ecologica e antispreco non può prescindere dall’abitudine a cucinare con gli avanzi. Non è complicato, basta seguire alcune norme igieniche, per esempio non conservare per troppo tempo gli avanzi, e fare appello a un po’ di fantasia. Qualche idea? Il riso avanzato può essere trasformato in arancini o diventare la base di una torta; la pasta può essere conservata in frigo e, il giorno dopo, gratinata; i legumi cotti avanzati possono essere trasformati in polpette o hamburger; le verdure bollite del brodo vegetale diventare la base per un’insalata mista…

 

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Immagine | Nemo