Proantocianidine: proprietà, uso, controindicazioni
Le proantocianidine sono una famiglia di antiossidanti presenti nei vinaccioli, nel vino rosso e nella corteccia del pino marittimo francese, molto più potenti delle vitamine C ed E, da tempo considerate antiossidanti di altissimo livello.
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Le proantocianidine si trovano principalmente nella corteccia di pino, nei semi dell’uva e nel vino rosso, ma anche in agrumi e mirtilli. Gli estratti di proantocianidine sono disponibili come integratori sotto forma di compresse.
- Cosa sono le proantocianidine?
- Dove si trovano in natura?
- I benefici delle proantocianidine per la salute
- Come assumerle: alimenti e integratori
- Effetti collaterali e controindicazioni
Cosa sono le proantocianidine?
Le proantocianidine sono composti polifenolici sotto forma di oligomeri e polimeri delle catechine, dall’elevatissima azione antiossidante, utile per il microcircolo e la circolazione sanguigna.
Molto diffuse in natura, le proantocianidine oligomeriche, dette in sintesi OPC, risultano utili nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari, e possiedono proprietà antinfiammatoria, antimutagena e antiedematosa.
Dove si trovano in natura?
Le proantocianidine sono state scoperte inizialmente in estratti di corteccia di pino marittimo. Successivamente, grazie a ulteriori studi, si è scoperto che i semi della Vitis vinifera sono molto ricchi di queste molecole, in particolare, quelli che appartengono alla varietà rubra.
I principi attivi contenuti nelle foglie raccolte in autunno, quando assumono sfumature rosseggianti, da cui trae origine il termine “vite rossa”, appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. Gli estratti secchi ricavati dai semi di Vitis vinifera possono raggiungere titolazioni pari all'85-90%.
I benefici delle proantocianidine per la salute
Tra i vari benefici che si possono riscontrare dall’integrazione di proantocinidine spicca la sua capacità di contrastare l’azione dei radicali liberi. Intercettano la vitamina C, preservano la vitamina E dall’ossidazione e contrastano una gamma di radicali liberi più ampia rispetto alla maggior parte degli altri antiossidanti. Attraverso questo meccanismo le proantocianidine riducono gli effetti correlati allo stress ossidativo dei radicali liberi e:
- Proteggono il cuore, riducendo il rischio di malattie. Riducono i grassi nel sangue, agiscono da emolliente sui vasi sanguigni, riducono la pressione sanguigna, prevengono la formazione di trombi.
- Rafforzano e riparano il tessuto connettivo: contrastano la decomposizione del collagene e riparano i danni dei radicali liberi
- Agiscono come schermo solare naturale: i raggi del sole distruggono fino al 50% delle cellule cutanee; le proantocianidine riducono questo valore al 15% circa.
- Migliorano la circolazione, rafforzando le pareti dei vasi sanguigni. Il loro impiego è dunque utile per chi ha un sistema circolatorio compromesso, come infartuati, diabetici, artritici, fumatori, utilizzatrici di contraccettivi orali e persone affette da insufficienze cardiovascolari.
- Migliorano la funzione cognitiva. Riuscendo ad attraversare la barriera ematoencefalica, le proantocianidine sono in grado di combattere i radicali liberi direttamente all’interno dei vasi del cervello. Il risultato è un miglioramento dell’efficienza mentale e una minore esposizione all’apoplessia.
- Moderano le reazioni allergiche e infiammatorie. Le proantocianidine inibiscono la produzione di istamina, infatti vengono utilizzate nel trattamento delle allergie.
- Constrastano le infezioni urinarie: gli estratti di mirtillo rosso americano, contenenti un livello standardizzato di 36 mg di proantocianidine, hanno prodotto un effetto antiaderente sul batterio Escherichia coli, notoriamente responsabile di infezioni urinarie
Come assumerle: alimenti e integratori
Le OPC in natura, sono presenti in elevata concentrazione in varie parti delle piante come i fiori, i frutti, le bacche, i semi (i semi d’uva sono tra i più impiegati) e la corteccia, in particolare la corteccia di pino.
La corteccia di pino, ricco di proantocianidine, migliora il microcircolo, contrasta la fragilità capillare e favorisce la produzione di collagene, donando alla pelle colorito e tonicità.
La Vitis vinifera è ricca di OPC, il cui potere antiossidante favorisce la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e del diabete.
La maggior parte dei frutti rossi è nota per contenere alte concentrazioni di proantocianidine. Bacche e frutti sono le migliori fonti di proantocianidine: mirtillo, mirtillo rosso, sambuco nero, aronia nera e ribes nero per esempio.
Le proantocianidine sono presenti anche in orzo, luppolo, mais, mele, uva, fragole, cacao, mandorle, cannella, arachidi e tè, nespola, gelso, prugna, albicocca, noce, mirtillo argentato, melograno.
Le proantocianidine dei semi d’uva, di mirtillo rosso americano e di corteccia di pino marittimo francese vengono utilizzate nella produzione di integratori alimentari di OPC, che possono essere assunti in estratto secco 1 o 2 volte al giorno in base alla concentrazione.
Effetti collaterali e controindicazioni
Le proantocianidine sono praticamente prive di tossicità, tuttavia è da evitare l’assunzione in caso di gravidanza e allattamento.
Alle proantocianidine contenute nell'estratto dei semi di uva sono state attribuite proprietà anticoagulanti, è quindi sconsigliato associarle a farmaci antiaggreganti piastrinici.
Gli integratori di proantocianidine assunti ad alte dosi potrebbero ad esempio interagire con i farmaci e ridurre l’assorbimento di alcuni nutrienti dalla dieta, come ferro, zinco e magnesio. Inoltre, come altri antiossidanti, dosi eccessive potrebbero produrre un effetto pro-ossidante paradosso.