5 alimenti a rischio di intossicazione alimentare
5 alimenti a rischio di intossicazione alimentare, quali sono e i suggerimenti per consumarli in sicurezza
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Quali sono gli alimenti più a rischio di intossicazione alimentare? Come possiamo evitare le intossicazioni alimentari?
Esistono comportamenti e norme igieniche che ci consentono di metterci al riparo da questo rischio?
Gli agenti patogeni alla base delle intossicazioni alimentari sono diversi. La gravità dei sintomi dipende dalle caratteristiche di virulenza del ceppo infettante, dalla dose infettante, dall’età e dalle condizioni di salute del paziente.
Vediamo 5 alimenti a rischio di intossicazione alimentare e, per ognuno di essi, un suggerimento per consumarli in sicurezza.
Decalogo alimentare del viaggiatore
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Le uova crude o poco cotte espongono al rischio di Salmonella.
Le uova che compriamo nella grande distribuzione sono, in realtà, molto controllate, ma se si vuole evitare il rischio è sempre preferibile cuocerle.
I sintomi della salmonellosi sono vomito, diarrea e crampi addominali. Nei soggetti immunodepressi può risultare molto seria.
Suggerimento: quando prepariamo creme che non prevedono la cottura, come nel caso del tiramisù, è consigliabile pastorizzare preventivamente le uova.
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Il pollo è un altro alimento che espone al rischio di Salmonella. In generale, comunque, tutta la carne cruda o poco cotta può comportare il rischio di tossinfezioni.
Suggerimento: il pollo va cotto sempre molto bene. All’interno non deve mai rimanere rosa ma apparire di colore bianco. Naturalmente, cotto bene non vuol dire bruciato, dunque attenzione a trovare il giusto equilibrio.
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Il latte crudo, cioè non pastorizzato, espone al rischio di numerose infezioni; i principali batteri interessati sono Campylobacter, Listeria, Salmonella e Escherichia coli O-157. Lo stesso vale per i formaggi e altri derivati del latte non pastorizzato.
Sicuramente, è più saporito, cremoso e nutriente, però è meglio fare attenzione. Da quando in Italia è consentita la vendita di latte crudo alla spina, sono iniziate polemiche molto accese sull'argomento tra chi sostiene il consumo di latte crudo, elencandone i benefici, e chi ne espone soprattutto i rischi.
Suggerimento: se si acquista latte crudo, è consigliabile bollirlo prima di consumarlo. I sostenitori del latte crudo sottolineano che in questo modo il latte perde molte delle proprie caratteristiche; d'altro canto, però, la bollitura mette al riparo dal rischio di tossinfezioni che potrebbero essere pericolose soprattutto per le persone che hanno un sistema immunitario meno efficace, come bambini e anziani.
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Le conserve sott’olio espongono al rischio di intossicazione da tossina botulinica. Naturalmente parliamo soprattutto di quelle fatta in casa, ma sono noti casi in cui il problema si è presentato anche in lotti di produzione industriale.
Suggerimento: la bollitura non è sufficiente a distruggere le spore e quindi a impedire che si possano moltiplicare; disattiva, però, la tossina temporaneamente; è dunque efficace solo se gli alimenti vengono consumati al momento.
Se vogliamo preparare conserve casalinghe più sicure è preferibile usare la tecnica sott’aceto o in salamoia, rispetto al sott’olio.
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La lattuga, gli spinaci e, in generale, un po’ tutti gli ortaggi crudi possono esporre al rischio di Escherichia coli. La cottura ci mette al riparo dal batterio ma… non possiamo mangiare sempre tutto cotto, e allora come si fa? In realtà, nel caso degli ortaggi, è spesso sufficiente lavarli accuratamente e nella maniera giusta per evitare il rischi di tossinfezioni.
Suggerimenti: lavare accuratamente con acqua e bicarbonato gli ortaggi prima di tagliarli, soprattutto quelli con le foglie, perché il batterio potrebbe restare intrappolato al loro interno. È, inoltre, consigliabile acquistare ortaggi interi, non tagliati.
Gli ortaggi vanno lavati sempre, anche quelli che poi sbucceremo. E l’insalata in busta, è sicura? Solitamente si tratta di prodotti molto controllati e dunque non dovrebbero esserci rischi, ma vuoi mettere la bellezza, la croccantezza e i nutrienti di un cespo di lattuga fresco di campo?
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