Huang Ti, l'Imperatore Giallo
La storia di un eroe culturale cinese e del suo fondamentale contributo allo sviluppo della medicina
Huang Ti e l'unificazione della Cina
È conosciuto con diversi nomi: Huang Di, Huang Ti o Xuanyuan Gonshun. Sicuramente più suggestivo, l'Imperatore Giallo. Capostipite degli Han, la maggior etnia cinese, rientra nella dinastia dei cosiddetti “Cinque Imperatori”. Il suo regno va dal 2697 al 2597 avanti Cristo.
La sua storia si intreccia di sovente al mito: da guida spirituale della tribù degli Huaxia, il futuro imperatore si trasforma in un condottiero che guida la propria gente verso conquiste non solo territoriali, ma anche culturali, come l'agricoltura, l'allevamento e la navigazione.
Sconfitto Chi You, incarnazione mitica e mostruosa del dio della guerra, Huang Ti unifica le diverse etnie sotto il suo comando. L'Imperatore Giallo (il nome deriva dal fiume Giallo che delimita i territori del regno) si appresta dunque a governare un impero.
Un impero che corrisponde a un'omogenea identificazione culturale e sociale sotto un'unica forte personalità che durerà poco più di cento anni.
La luce emanata dalle ali incandescenti di una fenice apparsa in visione a Shaohao, successore al trono, segnano il trapasso di Huang Ti, per il quale, a Shaanxi, viene eretto il Mausoleo dell'Imperatore Giallo.
Huangdi Neijing, il Canone di Medicina Interna dell'Imperatore
La medicina cinese, certamente la più antica fra le medicine tradizionali, è l’espressione armoniosamente completa dello spirito e della cultura che l’ha elaborata nel corso dei secoli. I suoi principi fondamentali sono gli stessi che informano la visione globale del mondo propria della filosofia e della religione della Cina.
È proprio sotto la Dinastia Han (206 a. C.-220 d. C.) che la medicina cinese prende la sua forma classica nell’elaborazione dei metodi terapeutici, nell’insegnamento orale e nella codificazione scritta.
A questo periodo risale un testo fondamentale, paragonabile – per l’ampio respiro e l’influenza che ha avuto nel tempo – al Corpus Hippocraticum in Occidente: il Huangdi Neijing o Canone di medicina interna dell’Imperatore Giallo. Scritto in forma di dialogo tra Huang Ti e il suo primo ministro Qi Bo, è un vasto compendio di filosofia taoista e storia della medicina e una raccolta di trattati sui vari aspetti teorici e pratici della scienza medica.
In Cina, ancora oggi, il Huangdi Neijing viene considerato il testo medico più influente. È suddiviso in due tomi, lo Huangdi Neijing Suwen, che racchiude le cosiddette "Domande semplici", e lo Huangdi Neijing Lingshu chiamato anche "Perno spirituale". Ciascun tomo è composto di 81 capitoli.
Il Huangdi Neijing affronta numerosissimi argomenti base della medicina tradizionale cinese, tra cui il rapporto con il taoismo, il concetto di yin e yang, la teoria dei cinque elementi, l'anatomia, la diagnostica, il concetto di malattia e le diverse modalità terapeutiche conosciute, tra cui l'agopuntura.
Il governo cinese ha incluso il Huangdi Neijing all'interno del catalogo delle più importanti opere di letteratura antica.
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