Colour Mapping

"L’utilizzo del colore come strumento terapeutico ha una storia millenaria che risale addirittura all'Antico Egitto e che attraversa poi i continenti dalla Grecia alla Cina passando per la medicina ayurvedica indiana. Già allora era noto che il benessere psico-fisico di una persona potesse essere influenzato dalle diverse tonalità che si trovano nell'ambiente circostante. I colori venivano istintivamente associati per esempio agli elementi naturali, come il rosso del fuoco o il blu dell’acqua, e anche la luce solare scomposta contiene tutti i colori dell’iride: il concetto base è che come esseri viventi apparteniamo a questo mondo naturale, ci nutriamo di esso, ed è facile intuire che, ancora prima dell’impatto visivo, i colori li possiamo “sentire”. Di più, sono in relazione con i nostri sentimenti e i nostri cambiamenti d’umore; possiamo utilizzarli per conoscerci meglio, per interpretare quel preciso momento della nostra vita: c’è un motivo per cui oggi mi specchio con soddisfazione indossando un vestito a righe gialle oppure sorrido davanti a un bel gelato arancione? Sembra proprio di sì! Lo stesso che porta nostro figlio a fare un disegno colorando il cielo di verde e gli alberi blu...beh, forse in quel caso anche “piccoli artisti crescono”. E se certe scelte le effettuiamo inconsciamente, sulla base di un nostro gusto personale (e proprio di quell'attimo), è altrettanto vero che imparando a gestire forme e colori nella nostra quotidianità possiamo arredare meglio quel salottino che è la nostra anima, che forse non ci renderà più eleganti (tanto non ne abbiamo bisogno!) ma senz'altro può aiutare a farci stare bene." Stefano Maltoni