ORNELLA SCHIAVO Reflessologa Plantare
reflessologia plantare e tecnica metamorfica
La Riflessologia plantare è una tecnica di massaggio o, più precisamente, di microstimolazione puntiforme applicata principalmente sui piedi e/o eventualmente sulle mani. Si basa sulla ipotesi, non scientificamente provata, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull'organo, o sistema, corrispondente al riflesso stimolato.
In quanto terapia non convenzionale, la Riflessologia può avere una duplice applicazione: può essere utilizzata in alternativa o come supporto alle terapie mediche convenzionali. Va tuttavia sottolineato che in genere si consiglia di diffidare di chi propone la Riflessologia Plantare come alternativa alla medicina convenzionale, e per questo ad oggi i terapeuti preferiscono riferirsi ad essa con l'appellativo di terapia (o medicina) complementare e non alternativa.
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Riflessologia plantare: cos'è - massaggio piede Accademia Italiana Massaggio | AIM
RIFLESSOLOGIA PLANTARE. COME INTERPRETARE LA MAPPA DEL PIEDE
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Riflessologia plantare. Come interpretare la mappa del piede
Riflessologia plantare. Come interpretare la mappa del piede
Il piede come appoggio e suprema somma di ogni parte del corpo, è da moltissime tradizioni di medicina e terapia secolari, considerato una parte fondamentale dell’equilibrio umano.
Anche la riflessologia plantare, un’antica disciplina che ha origine nella medicina cinese, considera il piede un punto del corpo attraversato da molti meridiani energetici.
Ovvero, punti di energia da cui scorre la nostra linfa vitale, che vanno stimolati per evitarne blocchi e conseguenti patologie.
Tra le tante differenziazioni della riflessologia, quella plantare agisce su una parte del corpo ricca di terminazioni nervose, il piede, e fonte di grandi soddisfazioni per il benessere dell’individuo a livello globale.
Come si pratica la riflessologia plantare?
Praticando un corso di massaggio riconosciuto si possono acquisire le basi per l’arte del massaggio e la digitopressione, che sono tipiche della tradizione sia occidentale che orientale.
Lavorare con la riflessologia plantare presuppone, invece, un approfondimento sul massaggio energetico del piede, che parte dai principi della similitudine del corpo con la natura, per lavorare sulle radici dell’organismo.
Se nella riflessologia plantare, infatti, il corpo umano corrisponde a quello di un albero, i piedi – radici sono la base che deve essere stabile, per sorreggere ogni altro elemento.
Ogni stimolo che viene effettuato sul piede, è volto a creare delle risposte da parte di un recettore che, di riflesso, raggiunge il corrispondente organo oppure zona muscolare e ghiandolare. Ad esempio, la stimolazione e manipolazione dell’alluce può portare a migliorare la funzionalità di una parte del corpo oppure un organo come il cervello o il fegato.
Tutto ciò accade perché ogni organo riflette l’intero organismo e anche i piedi con i loro terminali nervosi. sono in grado di corrispondere ad altre zone collegate.
La riflessologia plantare basa il suo lavoro sui punti riflessi del piede che arrivano direttamente a congiungersi con gli organi interni, le ossa e la colonna vertebrale.
L’obiettivo della riflessologia plantare
Solo sui nostri piedi sono presenti circa 7.200 terminazioni nervose, oltre alla presenza di vari meccanocettori ed esterocettori, ovvero punti sensibili alla pressione nel camminare o rimanere in piedi.
La riflessologia plantare moderna, le cui mappe furono riviste da William H. Fitzgerald nei primi del secolo, ha sostenuto lo studio del piede come parte del corpo molto sensibile e ricettiva per la cura di alcune patologie e per il mantenimento del benessere.
Una terapia riflessologica agisce, quindi sulla mappa energetica dei piedi, tramite tre momenti tra cui la ricerca dei punti dolorosi e il loro riequilibrio.
Come ultimo trattamento, si lavora sugli organi in maggior disequilibrio identificati, per almeno 40 minuti.
È necessario fare delle sedute di riflessologia plantare per almeno 10 volte, per ottenere dei risultati.
La mappa dei piedi nella riflessologia plantare
Il corpo umano, diviso in 10 zone verticali e tre orizzontali, è riproposto anche nella mappa dei piedi, in cui vengono applicate queste divisioni per creare delle corrispondenze.
Nella mappa della riflessologia plantare i punti sui piedi sono riflessi su un piede e sull’altro, con una ripetizione per alcuni organi (sia sul piede destro che sul sinistro ci sono i punti relativi alla testa, tiroide, stomaco, etc.). A metà di ogni piede, ad esempio, sono presenti dei recettori per la colonna vertebrale e lo stomaco.
Per altri invece, ci sono delle ripartizioni: nel piede sinistro a destra corrisponde il fegato, l’appendice, la cistifellea; e sul destro a sinistra la milza, il cuore, etc. in un gioco di corrispondenze ben intuibili. In tal modo, reni, ovaie, testicoli, orecchie, polmoni, etc. che sono doppi, si troveranno su entrambi i piedi.
Esiste anche una riflessologia della mano, che predispone una mappa simile per operare sui palmi delle mani
Per chi è consigliata la riflessologia plantare
Chi desidera dei trattamento contro alcune parti del corpo senza doverle andare a toccare, la riflessologia plantare permette di trattare il dolore “a distanza” grazie al lavoro sui meridiani energetici del piede.
Si deve evitare solo nei casi in cui siano presenti dei problemi del piede come patologie cutanee e fratture, così come in gravidanza e nel caso di infiammazioni. Anche chi utilizza ansiolitici o psicofarmaci potrebbe non trarre giovamento dall’azione di riflessologia plantare.
È consigliata, invece, a tutti coloro che soffrono di disturbi del sistema digerente come stitichezza, colite, gastrite, così come a chi soffre di disturbi di cervicalgia, mal di testa, insonnia, nevralgie e labirintiti.
Per terapie legate alla ritenzione idrica, la comparsa di cellulite e la necessità di dimagrimento, la riflessologia può essere di supporto.
Una parte del lavoro di riflessologia plantare si occupa anche di curare ansia e stress, anche con risvolti depressivi.
Questa terapia aiuta l’organismo a recuperare la funzionalità organica, favorendo un processi di auto-guarigione lì dove dovesse tardare.
La tecnica energetica della riflessologia plantare permette di trattare gli organi interni in disequilibrio ma anche di rilevare quelli che non son ben identificati. Se un punto risulta dolente, il massaggio potrà agire per aiutare l’organo corrispondente dopo una diagnosi.