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Il massaggio olistico per cani e gatti

Accarezzare cani e gatti è piacevole. La sensazione che se ne ricava, anche a livello inconscio, è sempre quella di un estremo benessere. Questo perché il tocco ha un naturale effetto di attivazione del sistema nervoso parasimpatico il cui compito è proprio di aiutare il corpo a rilassarsi e a conservare le riserve d’energia. Da questo presupposto si può dedurre quanto possano essere efficaci e terapeutici i massaggi sui nostri amici a quattro zampe.

Il massaggio olistico per cani e gatti

Il massaggio olistico è una tecnica manuale che considera l’essere vivente nella sua interezza. Nel massaggio olistico si tiene conto che ciò che si sta massaggiando non è soltanto un “corpo anatomico”, ma un essere costituito anche da psiche, mente ed emozioni.

Il massaggio olistico consiste principalmente in una serie di massaggi circolari e liscianti. Il loro scopo è quello di attivare alcune terminazioni nervose superficiali in modo da ridurre la tensione, lo stress e migliorare la concentrazione.

Così come il massaggio olistico porta benessere a noi uomini, lo trasmette anche ai nostri cani e gatti che si sottopongono volentieri alle diverse tecniche di massaggio purché siano ben impostate, dolci, graduali e che procurino loro, già fin dai primi tocchi, una sensazione di rilassamento tale da renderli consapevoli dei benefici ricevuti e perciò collaboranti.  


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Il massaggio olistico nei cani

Si deve innanzitutto partire dal presupposto che alcuni cani amano essere manipolati e altri no e che ogni cane ha zone particolarmente sensibili che non si lascia toccare volentieri, come per esempio i cuscinetti plantari, la coda o il collo. 

Per questo motivo è importante sapere come approcciare i cani in modo da renderli collaboranti e riuscire a praticare loro un efficace massaggio olistico. Premesso questo, ecco alcuni consigli per lo svolgmento di un massaggio sul cane:  

> Iniziare lentamente: la prima seduta deve servire a capire ciò che infastidisce il cane e convincerlo che il massaggio sarà un evento piacevole e non stressante.

Non bisogna quindi sedersi di fronte al cane o di spalle, bensì al suo fianco, preferibilmente a terra e lasciare poi che si posizioni come meglio crede. Si consiglia di utilizzare sempre lo stesso tappeto o la stessa coperta che evochi in lui, per le sedute future, il ricordo di un rituale di benessere e relax.      

> Chiudere la porta e tenere le luci soffuse in modo che non ci siano rumori e l’ambiente sia ovattato.        

> Capire quando il cane è stanco di essere manipolato: se comincia a manifestare segni di impazienza, irrigidendosi o sottraendosi al tocco, è bene non forzarlo e smettere immediatamente. Al contrario, se si distende, si stira o addirittura si addormenta, possiamo proseguire senza problemi. 

> Ricordarsi che ogni cane, come ogni persona, ha delle preferenze: alcuni amano un massaggio più profondo, altri più delicato, alcuni più lungo, altri più breve. 

> Avvicinarsi gradualmente alle zone più sensibili (polpastrelli, coda, collo), massaggiando dolcemente le parti limitrofe per tempi sempre più lunghi, cercando di raggiungere l’obiettivo senza fretta e con il consenso del cane, dandogli un premio quando ci permette di farlo.     

> Capire quando è il momento giusto per effettuare il massaggio. Il momento giusto per il cane, s’intende. Il momento giusto è quello in cui ci cerca per farsi fare le coccole e farsi accarezzare: sono proprio queste le occasioni da sfruttare.

> Evitare di praticare il massaggio olistico se non siamo dell’umore giusto: trasmetteremmo al nostro cane tensione e negatività anziché benessere e relax. 

Il massaggio olistico nel cane consiste principalmente in quattro mosse:

1. Sfiorare: consiste in un massaggio prolungato effettuato con i palmi delle mani sempre in direzione cranio-caudale. È un’ottima tecnica da utilizzare all’inizio o alla fine della seduta perché è una manovra ritmica, delicata e rilassante.

2. Impastare: sempre con il palmo della mano si fanno massaggi circolari partendo dal centro e allontanandosi, mantenendo però la stessa pressione. È indicato per le zone più muscolose.

3. Sollevare: si effettua sul collo e sul dorso, dove la cute è più elastica, sollevando delicatamente le pieghe della pelle a mo’ di leggero pizzicotto.

4. Stringere la coda: la coda non va esclusa dal massaggio, ma la manovra non deve essere improvvisa e violenta. Si afferra la base della coda con delicatezza e si procede verso la punta stringendola in modo graduale e progressivo.  

 

Il massaggio olistico nei gatti

Alcuni gatti non amano l’eccessivo contatto fisico e dopo qualche carezza reagiscono fuggendo via: va da sé che, siccome il massaggio olistico deve essere un piacere per chi lo riceve come per chi lo fa, non ha senso trattenere un gatto recalcitrante perché l’unico risultato sarebbe stress per lui e graffi e morsi per noi.

Fortunatamente, però, i gatti che amano essere coccolati, accarezzati, sono la maggior parte. È tipicamente felino che, per qualsiasi cosa li riguardi, il momento migliore sia quello scelto da loro, dai gatti. E così è per il massaggio: quando si strusciano e si sfregano il muso e il fianco contro di noi, quando si avvicinano e fanno le fusa, quando ci saltano in grembo, allora sì che possiamo cominciare gradualmente e con delicatezza la nostra seduta.

Si inizia a massaggiare con dolcezza, ma in modo efficace, tutto il gatto, partendo dai cuscinetti plantari per poi risalire lungo gli arti, l’addome, il torace, il dorso, il collo fino ad arrivare alla testa.

Si devono alternare movimenti lineari e circolari più profondi a sfioramenti superficiali sempre più ampi, insistendo particolarmente a livello del collo dove i gatti più amano essere manipolati.

Con grande dolcezza, mentre si effettua il massaggio, bisogna sincronizzare il ritmo del nostro respiro a quello del gatto finché la sintonia sarà completa e l’armonia che ne deriva gioverà a entrambi.

I gatti, che sono notoriamente esseri molto sensibili, si rilassano se chi li massaggia è disteso e positivo: in caso contrario, meglio evitare ogni contatto perché trasmetteremmo loro solo stress e nervosismo. 

 

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