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Occhiali stenopeici: cosa sono e a cosa servono

Allenare l’occhio e rieducare la visione è l’obiettivo degli occhiali stenopeici, o occhiali forati. Vediamo meglio il funzionamento, le modalità di utilizzo e le controindicazioni.

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©João Jesus/Pexels

Magari a qualcuno sarà capitato di notare, in negozio o indossati, degli strani occhiali con le lenti di plastica nere forate. A prima vista possono sembrare quasi giocattoli ma, in realtà, hanno una funzione ben precisa: la ginnastica oculare. Si chiamano occhiali stenopeici.

 

A cosa servono gli occhiali stenopeici

Il principio su cui si basano gli occhiali stenopeici è noto da secoli, tant’è che se ne occupò anche Leonardo da Vinci. Fu però l’oculista americano William Horatio Bates, nella prima metà del Ventesimo secolo, a proporre un approccio diverso agli occhiali: non più strumenti che correggono la visione e dunque “impigriscono” l’occhio, bensì strumenti che lo rieducano gradualmente. Da questa intuizione, Bates sviluppa l’omonimo metodo, declinato in una serie di esercizi non invasivi.

 

Gli occhiali stenopeici si inseriscono pienamente in questo approccio. La forma è quella degli occhiali ma al posto delle lenti ci sono schermi neri puntellati da piccoli fori cilindrici distribuiti a nido d’ape. Proprio questi fori fungono sia da ausilio, sia da stimolo. Da un lato, infatti, fanno sì che i raggi luminosi siano perpendicolari alla pupilla: questo aumenta la profondità di campo e rende l’immagine più nitida. Dall’altro lato, obbligano la muscolatura oculare a eseguire dei micromovimenti per andare alla ricerca della luce, con una vera e propria ginnastica visiva.

 

Gli occhiali stenopeici funzionano?

Gli occhiali stenopeici non sono una terapia d’urto e non garantiscono risultati immediati. Si inizia indossandoli per circa un quarto d’ora al giorno, salvo poi incrementare la durata man mano che ci si abitua. In ogni caso, l’esperienza non dev’essere stressante o spiacevole: anzi, l’intento è proprio quello di alleviare le tensioni e aiutare l’occhio ad avere una resa migliore.

 

Secondo i loro fautori, gli occhiali forati possono portare diversi benefici: meno emicranie e secchezza oculare, più vitalità e facilità nella messa a fuoco. C’è anche chi sostiene che, se indossati con costanza, possano contrastare disturbi visivi come l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia.

 

Occhiali forati, le controindicazioni

Gli occhiali forati vanno usati in ambienti ben illuminati e in situazioni di relax: è assolutamente vietato indossarli mentre si guida, si maneggiano macchinari o attrezzi pericolosi. Non vanno considerati come occhiali da sole, perché non sono provvisti di filtri. 

 

Come ogni volta in cui si ha a che fare con la salute, inoltre, è bene evitare il fai da te. Ben vengano gli occhiali stenopeici, se consigliati da un ottico che segue i miglioramenti progressivi; di sicuro non si può decidere in autonomia di usarli per sostituire le lenti prescritte dall’oculista.