Il massaggio tradizionale tibetano
Il massaggio tradizionale tibetano consente il corretto equilibrio tra Vento, Bile e Flemma, i Tre Umore che governano la vita di un soggetto. Scopriamo quali altri benefici consente la pratica del “Ku Nye”
Il Ku Nye, massaggio tradizionale tibetano
Il massaggio tradizionale tibetano, conosciuto come Ku Nye, appartiene al gruppo di terapie esterne della medicina tradizionale tibetana. Il termine "Ku Nye" racchiude l'essenza di questa tipologia di massaggio. La parola Ku significa "cospargere", mentre Nye indica qualcosa paragonabile alla nostra idea di manipolazione, evocando le manovre tipiche del massaggio. Queste due parole, unite insieme, individuano una tecnica terapeutica manuale vecchia almeno 4000 anni. In quel vasto serbatoio di sapere che è la medicina tibetana, il massaggio occupa un posto importante poiché va a rafforzare il delicato collegamento che esiste tra corpo e mente, connessione che, se viene meno o risulta in qualche modo alterata, può provocare l'insorgere della malattia.
Massaggiare l'energia. Alla base del massaggio tradizionale tibetano c'è la concezione energetica. Secondo i precetti della medicina tibetana, l'energia è definita come una forza dinamica, che permea di sé tutto ciò che esiste. Questa concezione energetica scaturisce dall'interazione armonica tra i cinque elementi principali: Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra. Questi elementi vanno a costituire a loro volta i cosiddetti "Tre Umori", stati comparabili a energie fisiologiche note come Vento (qualità neutra), Bile (qualità calda), Flemma (qualità fredda). Da questi tre umori dipendono tutte le funzioni vitali dell'organismo.
Il fine del massaggio tradizionale tibetano
Il fine del massaggio tradizionale tibetano è proprio quello di andare a porre armonia tra corpo e mente, dunque equilibrare la dinamica dei cinque elementi e agire sulle tre principali funzioni vitali. Quando il massaggiatore lavora su un punto del corpo agisce simultaneamente sugli elementi, sugli Umori, sulla componente fisica e su quella psichica.
In una fase iniziale, il corpo del paziente viene ricoperto di uno specifico olio essenziale che varia a seconda dell'individuo da trattare. Talvolta all'olio essenziale vengono aggiunte delle spezie. L'obiettivo di questa prima fase di massaggio è quello di produrre calore nel corpo, in modo da facilitare l'assorbimento delle sostanze attraverso la pelle.
Successivamente, per facilitare lo scioglimento di tensioni e il corretto fluire dell'energia vitale, si passa a una fase di strofinamento, eseguita con le dita, il palmo delle mani, il gomiti e gli avambracci.
Conclusione di una seduta massaggio tibetano è rappresentata dall'applicazione di farina sul corpo, atta alla rimozione dell'olio precedentemente applicato.
Fermo restando la nota personale del massaggiatore, esiste un percorso prestabilito che coinvolge i Tre Umori principali. Si lavora sulla Bile (lato destro), sul Vento (al centro), sulla Flemma (lato sinistro). Una seduta di massaggio dura mediamente 90 minuti, al termine dei quali il soggetto si sente ringiovanito.
Benefici del massaggio tradizionale tibetano
In diversi antichi testi tibetani, come ad esempio il Bum Shi e il Gyud Shi (i quattro tantra della medicina tibetana), vengono riportati gli effetti benefici sulle funzioni di ringiovanimento e di riequilibrio della persona prodotte grazie alla tecnica del Ku Nye.
Sebbene il suo scopo principale sia il ripristino della vitalità e il corretto fluire dell’energia legata ad essa, il massaggio tradizionale tibetano è in grado di eliminare l’eccesso di tossine immagazzinate dal corpo, oltre ad alleviare e ridurre vari tipi di dolori e sindromi dolorose. Tra queste, il massaggio tibetano si rivela efficace per combattere ansia, depressione e insonnia, disturbi accomunati dall'origine nervosa. Grazie al Ku Nye, è possibile anche il drenaggio dei liquidi.
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