Vincere gli schemi abituali
Un semplice esempio di come il Metodo Feldenkrais può essere potente con piccoli movimenti semplici e facili
Cosa vuol dire migliorare? Cosa significa muoversi più liberamente? Un gesto può essere compiuto meccanicamente come un esercizio obbligato o essere naturale, funzionale a ciò che si vuole fare.
L’ampiezza non può essere la componente principale con cui parametrare il miglioramento, esistono altri fattori che entrano in gioco, come la facilità o il senso di piacere, di libertà che un movimento può suscitare.
Di seguito un piccolo esempio di come è possibile rompere gli schemi abituali, che crea una nuova prospettiva su come usiamo noi stessi.
Ricordate di fare movimenti piccoli, non forzare, riposate appena sentite la stanchezza e cercate sempre essere comodi.
Sedetevi al bordo di una sedia, il sedile deve essere piatto e non inclinato. I piedi sono ben appoggiati a terra. Fate ben attenzione ad avere sempre un contatto saldo con il pavimento.
Come sono le gambe? Molto aperte o molto chiuse? Trovate una posizione comoda, in cui i muscoli delle gambe non debbano fare sforzo.
Giratevi a sinistra, ed osservate fin dove arrivate con lo sguardo davanti a voi. Poi fate la stessa cosa a destra, giratevi e fissate nella vostra mente il punto che vedete davanti a voi.
Tornate al centro e voltatevi verso sinistra, facendo in modo che la testa e gli occhi rimangano fissi davanti a voi. Sentite il busto che ruota verso sinistra, lasciate le spalle ed il collo morbidi.
Fate questo movimento con delicatezza qualche volta, fare sforzo non andate al vostro limite rimanete in una”zona di comfort”. Fatelo qualche volta, e non vi fermate nella posizione, ma tornate indietro.
Riposatevi.
Ruotate nuovamente il busto a sinistra la testa segue ma gli occhi rimangono fissi alla parete davanti a voi. Notate come il movimento è più difficile, più limitato. Ora gli occhi e la testa sono differenziati, non vanno insieme. Gli occhi fissi davanti a voi frenano la torsione del torace. Ripetete qualche volta il movimento ed osservate se il respiro si blocca.
Come potete continuare a respirare normalmente? Provate a muovervi più lentamente e ruotatevi meno.
Riposatevi.
Provate a giravi ancora a sinistra ed osservate dove arrivate ora con lo sguardo. Andate più in là rispetto a prima?
Riposatevi.
Sempre seduti al bordo della sedia, con i piedi ben appoggiati per terra, portate in avanti il ginocchio destro, come se scivolasse in avanti rispetto quello sinistro.
Fin dove sentite arrivare il movimento? Nel bacino? Nella schiena?
Osservate che la parte destra del bacino avanza. Potete mettere, se volete, le mani sulle creste iliache, sentite come una avanza e l’altra accenna a spostarsi un pochino all’indietro. Andate e tornate qualche volta.
Giratevi a sinistra e nel medesimo tempo allungate il ginocchio destro in avanti. Il movimento si fa più ampio. La testa è come leggermente sospinta verso l’alto, vi allungate.
Godetevi qualche volta questo movimento più sciolto e più ampio che coinvolge tutto di voi.
Ripetere tutti i passaggi voltandovi a destra. Badate bene di osservare di osservare quale è il punto che raggiungete con lo sguardo davanti a voi.
Andate una volta a destra e una a sinistra. Quanto ampio è il movimento adesso?
Immaginate che un filo vi sostenga la punta del capo, e vi tiri leggermente. Le braccia sono abbandonate lungo i fianchi. Inclinatevi in avanti, sentite che il peso si sposta di più sulle piante dei piedi a terra, e sempre immaginando il filo che vi tira, portatevi in piedi.
Come state in piedi? Fate qualche passo.
Godetevi questo nuovo modo di voltarvi.
Se si conosce un solo modo di fare qualcosa, o la si fa o non la si può fare. Imparare nuovi modi di fare le stesse cose ci libera da questo schema “o tutto o niente” .
In questo piccolo esempio scoprite come potete utilizzare anche il vostro bacino per voltarvi, e come gli occhi sono molto importanti e guidano i nostri movimenti.
Per approfondire:
> Proprietà, tecniche e benefici del metodo Feldenkrais