Le 4 fasi della vita umana nello yoga
Giovinezza, età adulta, maturità e terza età sono le 4 fasi della vita secondo lo yoga classico indiano e possono essere vissute in modo armonioso e produttivo se se ne conosce il senso intrinseco e la loro progressione. Spesso la depressione è causata dal sentirsi fuori posto nella società e le 4 fasi della vita umana ci aiutano proprio a capire qual è il nostro ruolo in accordo con l’età
Stando a quanto ci dice la saggezza indiana legata allo yoga classico, la vita sarebbe composta da 4 precise stagioni o fasi, in cui ogni individuo dovrebbe essere in grado di espletare armonicamente ogni suo dharma, inteso come dovere dell’anima sociale, etico, di soddisfare al contempo le esigenze del progresso interiore, la natura umana e il contesto sociale nel quale si vive.
Infatti, per quanto un essere umano possa interiorizzarsi e concentrarsi andando oltre la propria personalità ed individualità, è pur sempre parte di alcuni aggregati collettivi, strumenti dati per tradurre l’armonia e la pace interiore in una pace e armonia esteriori, un mondo ideale.
Questi strumenti collettivi sono la famiglia, il clan, la nazione, e infine l’intero genere umano, verso i quali ogni individuo dovrebbe dedicarsi rispettando al contempo la libertà della propria anima unica e irripetibile.
1. Fasi della vita umana: la giovinezza
Durante l’infanzia e la giovinezza l’individuo è lasciato libero di giocare, è considerato innocente, e la famiglia e il paese si prendono cura di lui.
Non gli vengono chiesti doveri speciali se non quello di seguire un’educazione che, nel contesto ideale, è al contempo etica, tecnica, sociale e spirituale.
Ai giovani è idealmente lasciata la libertà di esplorare e investire spontameamente la loro energia. Fino all’età di 24 anni, è richiesto loro soltanto di appronfondire gradualmente l’educazione classica, strutturata in numerose materie e forme di apprendistato, compreso la preparazione fisica attraverso lo sport e altre discipline, e un graduale studio del dharma, ovvero della via che crea e garantisce ordine.
2. Fasi della vita umana: l'età adulta
Dopo la prima fase chiamata brahmacharya (“comportamento degno di Brahma") abbiamo l’età adulta detta grihashta, ovvero "responsabile della famiglia e della casa".
In questa fase le energie vitali sono focalizzate sul crearsi una propria famiglia, sul mantenerla armoniosa, prospera, in equilibrio con le alter famiglie e con il contesto della società.
È l’età in cui si assumono responsabilità e si comincia a mettere in pratica l’esperienza appresa durante l’età della giovinezza, inclusi tutti gli studi fatti e il concetto di dharma e di armonia.
Questa fase, davvero indispensabile per il mantenimento della società, dura fin tanto che i figli non siano in grado di mantenersi da soli; questa separazione è importante, perché, fintanto che il capofamiglia è troppo presente, la sua ombra non permetterà ai figli di diventare indipendenti e prendere la propria strada.
3. Fasi della vita umana: la maturità
La terza fase di maturità, chiamata nei contesti yogici vanaprashta, termine che riflette un concetto simile al ritiro, equivale all’aver espletato i propri doveri (dharma) verso la famiglia e la società e a un graduale e maturo ritorno a focalizzarsi sulla ricerca dello spirito, che nell’età della giovinezza aveva assunto la forma acerba di semplice studio.
A differenza della ricerca della giovinezza, che era innocente, nella maturità vengono mantenute le responsabilità verso la società, in senso più esteso di famiglia, quindi si tratta anche di fare il bene comune, di contribuire allo sviluppo e al progresso civile e di essere un esempio vivente del dharma.
In questa fase, grazie alla sintesi tra esperienza, responsabilità e focalizzazione sulla verità interiore, la persona è in una fase intermedia in cui espleta ancora un ruolo attivo importante ma si prepara ad una fase di declino fisico, che può essere anch’esso armonioso e rappresenta una grande e interessante avventura.
4. Fasi della vita umana: la terza età
Il termine con cui si identifica questa quarta fase, che per noi invece è considerata la terza età, è tradotto in genere con "rinuncia": sannyasa.
Questa forma di ritiro interiore quasi completo dagli affari del mondo ha la doppia funzione di preparare le persone al grande salto, raccogliendo il meglio delle loro esperienze terrene da elaborare per raggiungere l’apice della propria coscienza, e al contempo lasciando libera la poltrona di persona influente nella società, di modo che i giovani più pronti siano facilitati ad assumere le proprie responsabilità.
Questo aspetto del lasciare il posto ai giovani al momento giusto per permetter loro di crescere ed esprimersi è un caposaldo fondamentale delle 4 fasi di vita secondo lo yoga classico; quando una persona vuole concentrarsi esclusivamente sullo spirito, i doveri e le responsabilità mondane della società sono una distrazione ed è considerato sano lasciarle andare del tutto.
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