Risposte di salute
Salve, bisognere capire di che natura è la sua ritenzione idrica, sicuramente sarebbe bene depurare il fegato con tarassaco ed estratto di betulla, in questo modo eliminerebbe tossine e quindi di conseguenza un miglioramento della funzione di tutti gli organi. Fare una attività fisica leggera. Se ancora non risolve, Consiglio di parlarne con il suo medico per degli esami clinici generali e tiroide. Buona serata
Buongiorno cara,
la ritenzione è un sintomo importante di una stasi circolatoria/linfatica e di una stagnazione tossinica prolungata che coinvolge molti organi (intestino e fegato oltre al sistema circolatorio e il sistema ormonale.)
Le tossine accumulate derivano principalmente dall'alimentazione e da altri comportamenti scorretti come il fumo, lo stress e la sedentarietà.
In primis è indispensabile valutare quali cibi favoriscono la sua ritenzione adottando un regime alimentare che preveda la rotazione di cibi.
La ritenzione come ha visto può avere numerose cause di insorgenza.
E 'utile dunque capire il tipo di ritenzione e agire di conseguenza.
Tutto questo richiede una valutazione assolutamente personale.
Preciso che, specie nella donna i cibi di cui si trova beneficio dalla loro esclusione sono il latte e tutti i suoi derivati.
Nelle verdure le solanacee e di sicuro un regime dissociato.
Una visita da un buon endocrinologo per escludere squilibri di tipo ormonale fra cui tiroideo è essenziale e riveda la sua alimentazione.
N.B: Non sempre l'acqua lava via l'acqua. E' necessario capire perché la trattiene e il modo in cui beve e quale acqua.
Può dare un occhiata a questa pubblicazione "il cibo che mi passa per la testa ma che non ho nel piatto. Lo trova su amazon.
Cordiali saluti, rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cinzia Zedda naturopata-esperta in alimentazione naturale
Un consiglio molto banale ma efficace. Dopo l'attività fisica leggera e a fine giornata, con il coccige vicino al battiscopa, aderente all'angolo, lascia le gambe in alto, contro la parete, le ginocchia che si distanziano aprendo leggermente le gambe verso l'esterno, mentre i piedi sono vicini. Altro consiglio semplice ma utilissimi: alzarsi sulle punte ogni volta che è possibile, questo aiuta enormemente il ritorno venoso e stimola la circolazione.
Salve, come ti hanno già ampiamente risposto le persone che mi hanno preceduto ci sono diversi consigli che sono utili e ti possono aiutare.
Per quel che mi riguarda, voglio darti una visione diversa e che prende in considerazione l'aspetto mentale-emozionale della ritenzione idrica.
Secondo alcune teorie, il cervello biologico, che è quello che guida tutti i meccanismi di regolazione automatica del corpo, tra cui anche il trattenere o l'espellere i liquidi in eccesso, in caso di ritenzione idrica potrebbe aver memorizzato un evento vissuto e noto come "conflitto del profugo" e di conseguenza aver adattato la biologia del corpo per sopravvivere a questo conflitto.
Qual'è il conflitto del profugo ?
E' un conflitto nel quale ci siamo sentiti, suppur per un attimo, persi. E' come se avessimo perso i nostri abituali punti di riferimento.
C'è la possibilità di essersi sentiti soli e abbandonati a se stessi ( ad un insolito destino) e in lotta per riuscire a "sopravvivere".
Spesso la persona racconta:
"Mi sono sentito come un pesce fuor d'acqua"
"MI sono sentita/o sola/o e abbandonata/o"
"Ho perso tutto"
"Ho perso tutti i miei punti di riferimento"
"Devo lottare per la mia esistenza"
In tutti questi casi, il cervello biologico impartisce l'ordine ai tubuli collettori renali di riassorbire l'acqua dall'urina e di mantenerla in circolo.
PERCHE ?
E' un programma biologico che la natura ha previsto circa 300 milioni di anni fa quando eravamo organismi acquatici e capitava ogni tanto di essere lasciati spiaggiati sulla terra ferma con il rischio di morire disidratati sotto l'effetto del caldo e del sole che fanno evaporare i liquidi.
In questo modo, aumentando la quantità di acqua all'interno del corpo, aumentavano le possibilità di sopravvivenza..............si alzava nuovamente la marea con il passare delle ore..............e quell'essere spiaggiato, veniva trascinato di nuovo in acqua (nel suo habitat).
SOLUZIONE
Se ti ritrovi a sperimentare o aver sperimentato una delle frasi sopra scritte e che sono in relazione con il Conflitto del Profugo, hai necessità di andare a lavorare più in profondità altrimenti, tutti i sintomatici che assumerai, avranno effetto momentaneo.
Puoi lavorarci con i Fiori di Bach, con l'EFT, l'Equilibrio Emozionale o qualunque tecnica di psicologia quantistica-energetica.
Nella speranza di esserti stato utile, Buona risoluzione.
Rolando