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Ascorbato di sodio: cos'è e a cosa serve

L'ascorbato di sodio è un sale sodico della vitamina C, una vitamina idrosolubile antiossidante che svolge numerose funzioni nel nostro organismo.

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©Foto di Mizianitka su Pixabay

 

 

Ascorbato di sodio, cos’è

L’ascorbato di sodio è un sale sodico della vitamina C o acido ascorbico. Viene sintetizzato a partire dall’acido ascorbico e, rispetto alla vitamina C, contiene sodio. Si tratta dunque del sale sodico della vitamina C: si presenta come una polvere bianca, priva di odore e solubile in acqua e viene adoperata come additivo alimentare e negli integratori alimentari di vitamina C.

 

Ascorbato di sodio: a cosa serve

L’ascorbato di sodio viene utilizzato come additivo in diversi alimenti confezionati, dove viene aggiunto per la sua azione antiossidante, quindi per migliorarne la conservazione.

Negli alimenti, l’ascorbato di sodio si può individuare grazie alla sigla E301 nella lista degli ingredienti.

Il sodio ascorbato viene sintetizzato anche per produrre integratori alimentari di vitamina C, quindi usato con le stesse indicazioni dell’acido ascorbico in caso di carenze di questa vitamina essenziale.

Perché negli integratori si usano forme modificate della vitamina C, come l’ascorbato di sodio? Generalmente le strutture dei composti naturali vengono modificate per migliorarne la stabilità e l’assorbimento; inoltre, l’ascorbato di sodio ha una minore acidità rispetto alla vitamina C e questo può ridurre i disturbi gastrointestinali che possono verificarsi quando si assumono alte dosi di questa vitamina.

 

Proprietà dell’ascorbato di sodio

Le proprietà dell’ascorbato di sodio negli integratori sono sovrapponibili a quelle della vitamina C, una vitamina essenziale idrosolubile che abbonda nei vegetali, quindi in frutta e verdura.

L’acido ascorbico è noto per le sue proprietà antiossidanti, quindi per la sua capacità di fermare le reazioni a catena innescate dai radicali liberi proteggendo le cellule dallo stress ossidativo e, di conseguenza, dall’invecchiamento precoce e dal rischio di sviluppare malattie croniche.

Tra i benefici dell’acido ascorbico troviamo anche il supporto alla funzione immunitaria, motivo per cui gli integratori di vitamina C vengono consigliati per prevenire sintomi influenzali come raffreddore e febbre o per velocizzare la guarigione in caso di infezioni.

La vitamina C è poi coinvolta nella sintesi di collagene, una proteina strutturale presente a livello della pelle ma anche di vasi sanguigni e articolazioni, quindi un apporto adeguato di questa vitamina migliora la resistenza della pelle e la funzione endoteliale e articolare.

L’acido ascorbico contribuisce inoltre all’assorbimento del ferro non eme, cioè il ferro che si trova all’interno degli alimenti di origine vegetale, normalmente meno biodisponibile rispetto al ferro legato all’emoglobina, il ferro eme che si trova nella carne.

 

Carenza di vitamina C e integrazione

Il deficit di vitamina C può portare a sintomi più o meno gravi a seconda della severità della carenza. Deficit gravi di acido ascorbico causano lo scorbuto, una malattia caratterizzata da emorragie, gengiviti, formazione di lividi.

Carenze più lievi di vitamina C possono dare sintomi meno specifici come dolori articolari, pelle secca e fragile, fragilità dei capillari, aumento del tempo di guarigione delle ferite, affaticamento e maggiore suscettibilità alle infezioni.

Per evitare sintomi legati alla carenza di acido ascorbico, bisognerebbe coprire la necessità di vitamina C attraverso un’alimentazione adeguata, dunque attraverso il consumo di frutta e verdura.

Poiché la vitamina C è una vitamina instabile, che si degrada facilmente se sottoposta a fonti di luce e di calore, e dato che in alcune situazioni il fabbisogno di questa vitamina aumenta, è possibile fare ricorso a integratori di vitamina C come quelli formulati con ascorbato di sodio.

 

Fabbisogno

Il fabbisogno di vitamina C varia in base all’età e al sesso. I bambini fino a tre anni necessitano di un apporto di acido ascorbico pari a 35 mg al giorno, fabbisogno che sale a fino a 105 mg per gli uomini adulti e 85 mg per le donne adulte.

La quantità di vitamina C necessaria per l’organismo aumenta in determinate situazioni: in gravidanza, ad esempio, il fabbisogno di acido ascorbico è di 100 mg e passa a 130 mg durante l’allattamento.

I fumatori hanno un fabbisogno di vitamina C pari al doppio rispetto ai non fumatori: questo perché il fumo di sigaretta produce molti radicali liberi, velocizzando il processo di invecchiamento e il rischio di sviluppare malattie.

 

L’ascorbato di sodio fa male?

Come detto, l’ascorbato di sodio ha proprietà simili all’acido ascorbico e dunque non fa male. Potrebbe però non essere indicato l’uso di ascorbato di sodio per le persone che seguono diete iposodiche, ad esempio in caso di pressione arteriosa elevata: in questo caso, per integrare la vitamina C, si possono utilizzare altre forme stabilizzate di tale vitamina.