Cura del fegato: sonno, lavanda e molto altro
Il fegato considerato da un punto di vista olistico tra medicina cinese e ayurvedica.
Come aiutare il fegato a mantenersi sano, quali alimenti, quali piante sono utili e come bilanciare le energie che facilitano il lavoro di questo importante organo-filtro. Partiamo dalla medicina cinese e ayurvedica.
Il fegato in medicina cinese e ayurvedica
La ghiandola epatica è il nostro organo principe per quanto riguarda la depurazione e il filtraggio del sangue, che in medicina cinese viene indicato come Xue e l'elemento associato è il Legno.
Il biotipo associato è attivo ed estroverso, creativo e intuitivo. Questo biotipo è vivace e ama condividere. A livello fisico è facile che il soggetto si stanchi al mattino e tenda a riprendere energia durante l'arco della giornata per poi purtroppo rimanere attivo sino a notte tarda.
I disturbi che colgono maggiormente questa tipologia riguardano la pelle, gli occhi, i genitali, la tiroide. Molto delicato è anche il rapporto con le patologie di natura allergica e con il ritmo sonno-veglia (di solito si riscontra difficoltà ad addormentarsi).
In medicina ayurvedica il fegato si lega strettamente al dosha conosciuto come Pitta ed è considerato la sede di Ranjaka Pitta, subdosha che è responsabile della produzione degli ormoni pancreatici e brucia le tossine che si sono accumulate nel sangue. Questo organo viene ritenuto responsabile di trasformare Rasa Dhatu (plasma) in Rakta Dhatu (sangue).
Identifica le tossine nel Rasa Dhatu e le rimuove, partecipando alla salute mestruale, endocrina e della pelle. Le erbe ayurvediche che aiutano il fegato, sia stimolandolo che proteggendolo, sono la Picrorhiza, Andrographis, Chiretta e Aloe vera.
La dieta ayurvedica va a eliminare l'aceto, i peperoncini e i cibi fritti o dei fast-food, congelati e carne in scatola.
Esistono pratiche yogiche ottime per disintossicarsi e vanno a modificare le abitudini; ad esempio si cerca di andare a dormire prima ella mezzanotte.
La fascia oraria in cui si concentra la debolezza va dall'una alle tre di notte. Quando il fegato soffre si possono avere incubi, bruschi risvegli. L'affaticamento di questo organo crea un calo generico delle difese, una notevole difficoltà a digerire e si manifesta in dermatiti ricorrenti.
Scopri inoltre gli asana specifici che aiutano a mantenere il fegato sano e vitale.
Gli alimenti e i rimedi naturali per il fegato
Occorre innanzitutto stabilizzare la digestione a livello epatico e smaltire le tossine. Si deve innanzitutto rivedere l'alimentazione, arginando sgarri e consumo di alcolici.
Al mattino le prugne cotte sono l'ideale, potete aromatizzarle con miele e cannella.
Una spremuta di arancio e limone per spezzare la mattinata è l'ideale in quanto tonifica l'attività epatica. A pranzo un risottino senza troppi intingoli, molto semplice accompagnato da verdure di stagione. Se non riuscite a rinunciare in questa fase al pane, meglio sia pane d'avena.
L'uva a merenda è l'ideale: i suoi sali minerali e gli antiossidanti di cui è ricca riattivano i tessuti del fegato e puliscono la bile. Per cena la zuppa d'avena è l'ideale o del pesce con battuto di aglio e menta e finocchi lessati.
Un rimedio naturale per evitare i risvegli notturni è la lavanda. Il suo aroma ha azione calmante, sedativa, cardiotonica. L'olio essenziale di lavanda, estratto dalle sue spighe, rilascia un benessere e uno stato di quiete che si riversa automaticamente a livello epatico.
Lo si può massaggiare sulle tempie prima di andare a dormire. L'olio di arancio amaro elimina invece gli stati di intossicazione e lo si può bruciare in camera da letto. Perfetta anche la tisana di arancio da bere prima di andare a letto.
Quali sono i rimedi omeopatici per la cura del fegato?
Per approfondire:
> Fegato, disturbi e cure naturali
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