Come dare benessere agli occhi
La vista è un senso che raramente si pensa sia intimamente connesso con l'emotività. Invece è proprio così.
Prendersi cura dei propri occhi è un'arte vera e propria e dovremmo farla nostra. Quali esercizi, quali tecniche, abitudini e discipline possono aiutarci a dare benessere ai nostri occhi
1 di 5
Quando torniamo indietro non possiamo non tornare all'Egitto, da dove veniamo. L'occhio è sempre stato nell'immaginario collettivo egiziano un potente simbolo protettivo. Se si pensa all'occhio di Horus, oggi potente amuleto contro il malocchio, si va nella ferma credenza egiziana per cui entrambi gli occhi conducono all’onniscienza e sono associati all’invulnerabilità e alla fertilità eterna.
Per questo spesso venivano collocati sul lato sinistro dei sarcofagi: in tal modo il defunto poteva vedere il cammino da percorrere. Oggi questo simbolo è legato al potere di allontanare il malocchio.
Di per sé, la vista è ancora oggi molto legata alla luce. Tanto nello sciamanesimo quanto nell'analisi onirica l'animale che suggerisce una trasformazione psichica, un cambiamento foriero di un’esortazione a “vedere” la bellezza e le potenzialità presenti è la farfalla.
In termini di mimica facciale, è chiaro che lo sguardo è una lingua internazionale; lo spiega bene un servizio di Internazionale che va dal soldato americano in missione al minatore, passando per il clochard e la figlia di Kennedy.
In merito ai disturbi visivi si sono sviluppate diverse teorie alternative tra cui la controversa Nuova Medicina Germanica di Hamer, secondo cui, come altre malattie, anche i disturbi degli occhi sarebbero generati da traumi vissuti in modo improvviso e solitario che, sempre secondo la teoria di Hamer, potrebbero avere a che fare con il "voler essere visti" e "non voler essere visti", ma anche delusioni da "non essere stati visti" o "esser stati tralasciati”.
Scopri quand'è la Giornata mondiale della vista
2 di 5
Se seguiamo una descrizione anatomica degli occhi vediamo che il bulbo oculare è costituito da 6 muscoli estrinseci, a fibre striate, accolti nella cavità orbitaria (od orbita): i loro tendini attraversano la fascia del bulbo (o capsula di Tenone) e prendono inserzione sulla sclera.
I muscoli estrinseci sono rappresentati dai quattro muscoli retti (superiore, inferiore, mediale e laterale) e dai due muscoli obliqui (superiore e inferiore); ad essi va aggiunto il muscolo elevatore della palpebra superiore, il quale termina, invece, inserendosi sul tarso della palpebra superiore.
Entrambi gli occhi ricevono la stessa (ma non identica) impressione, perché percepiscono lo stesso oggetto, nello stesso momento, da un punto lievemente diverso. Ciò ci permette di giudicare la distanza alla quale si trova l’oggetto e di calcolarne la profondità e le dimensioni. Sarà il cervello poi a fondere le due immagini.
L’apparato visivo umano grazie all’adozione di un sistema differente che esige un calcolo abbastanza complicato da parte del cervello, è in grado di individuare le distanze di più oggetti contemporaneamente.
I recettori retinici sono preposti a rilevare l’energia luminosa che proviene dall’esterno. I recettori sono costituiti da coni e bastoncelli: i coni, più grandi, sono posti nella zona centrale della retina, dove la visione è distinta; i bastoncelli, più sottili, si trovano in periferia. I recettori comunicano per mezzo del nervo ottico con le cellule nervose dell’area corticale visiva.
3 di 5
Ecco un esercizio utile per ridurre la tensione e facile da mettere in atto: sfregatevi le mani per riscaldare i palmi, chiudete gli occhi e appoggiatevi sopra le mani, toccando leggermente le ossa intorno agli occhi, ma senza sfiorare le palpebre. Contate fino a 70.
Se poi avete problemi di occhiaie, vi suggeriamo un automassaggio efficace e semplice: lasciate i pollici sulla mascella e gli indici sulle tempie e massaggiate delicatamente con movimenti circolari.
In alternativa potete riattivare la circolazione attorno agli occhi attuando un massaggio specifico che implica una pressione ritmica di 6 punti attorno all’occhio. L'esercizio va ripetuto 20 volte circa e ne trovate una dimostrazione nel video al link.
Ecco altri esercizi e creme naturali fai da te per il contorno occhi
4 di 5
La funzione visiva, paracentrale e periferica, dell’occhio è fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio, nella deambulazione e nella coordinazione motoria. Questo perché circa il 20% delle fibre nervose provenienti dagli occhi formano sinapsi con neuroni provenienti da aree motorie prima di raggiungere la corteccia.
Alcuni libri che possono aiutarvi a capire meglio come rieducare i muscoli oculari e non solo sono quelli sulla rieducazione visiva, anche in relazione alla postura:
- "Vista perfetta senza occhiali" dove William Horatio Bates stesso racconta la storia di come sia arrivato, attraverso vari studi sul funzionamento degli occhi, ad elaborare esercizi per prevenire eventuali problemi oppure migliorare la vista;
- "Il metodo Bates e la rieducazione degli occhi" di Christopher Markert: il libro introduce alla tecnica e descrive semplici esercizi per migliorare notevolmente lo stato di salute degli occhi.
Prova anche i rimedi della medicina ayurvedica per gli occhi
5 di 5
Come aiutare gli occhi stando attenti anche a quel che si mangia a tavola? Il calcio è direttamente coinvolto nel funzionamento dei muscoli oculari, in quanto contribuisce alla contrazione e al rilassamento degli occhi. È molto importante avere anche il corretto apporto equilibrato di vitamine.
Per gli occhi sono molto importanti i carotenoidi, come la luteina, vitamina A e derivati, contenuti in spinaci, mais, cavoletti di Bruxelles, fegato, uova, latte), la vitamina E, (nocciole, frutti di mare, verdure a foglie larghe) il selenio, (broccoli, pomodori). Molto importanti sono i frutti di bosco, (quindi le fragole, i mirtilli, le more).
L'aglio è un vero e proprio antibiotico naturale che fa molto bene all'occhio e all'organismo nel suo insieme.