Digiunare per stare bene
Digiunare può essere uno strumento valido per disintossicarsi e guarire il proprio corpo. Basta attenersi a pochi accorgimenti e agire in consapevolezza.
Il digiuno è l'astensione volontaria dall'assunzione di cibo.
Naturalmente tutti gli esseri viventi digiunano senza rendersene conto: gli animali digiunano quando sono malati, e anche noi esseri umani ci asteniamo dal cibo per molte ore, ad esempio durante la notte.
Il digiuno fa parte naturale dell'attività dell'organismo, le cui azioni sono spesso un riempirsi e uno svuotarsi ciclicamente, mantenendo la situazione di pieno o di vuoto per lassi di tempo differenti.
Anche nelle culture popolari o religiose il digiuno è presente come pratica, il cui scopo varia da situazione a situazione.
Il fondatore dell'igienismo, H. Shelton, prescriveva il digiuno come attività terapeutica ad azione disintossicante del corpo, e anche della mente.
Secondo Shelton il digiuno permetteva anche di risolvere situazioni di disequilibrio fisico o emotivo risalenti al passato e mai risolte, diventate silenti ma non sparite del tutto.
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La teoria principale secondo cui un digiuno controllato e non eccessivamente prolungato sia in grado di avere effetto rivitalizzante e disintossicante deriva dal fatto che, mettendo a riposo l'apparato digerente, si liberano risorse energetiche disponibili affinchè gli altri organi eliminino quanto non più necessario, comprese le tossine.
L'autolisi che avviene per il recupero del nutrimento è infine a carico di elementi non utili, quali grasso, ad esempio, e non a carico degli organi itali primari, quali cervello, cuore, e cellule stesse.
Ciò che per primo viene eliminato dall'intelligenza del corpo durante il digiuno è, pertanto, ciò che non è utile alla sopravvivenza del tutto.
Digiunare significa astenersi dal cibo solido: sono ammessi acqua, tisane, centrifugati, succhi a cui siano stati tolti fibre e senza aggiunta di zucchero né altro che non sia acqua.
Il digiuno terapeutico può essere di qualche ora e intermittente, fino a qualche giorno. Per avere effetto disintossicante rilevante è necessario essere comunque in buona salute, non avere gravi patologie in atto, soprattutto a carico di reni, fegato, intestino, stomaco, e approcciarsi al digiuno in maniera graduale, seguiti da una terapeuta esperto e qualitifcato, per protrarlo in maniera totale per almeno 3 giorni.
La prima fese del digiuno può portare a “crisi di guarigione”: il corpo si attiva per eliminare velocemente le tossine, pertanto è possibile l'insorgenza di mal di testa, afte, insonnia, manifestazioni cutanee, cattivo odore della pelle e dell'alito, patina biancastra sulla lingua, secrezioni degli organi emuntori, dolori migranti, e anche febbre leggera.
Può insorgere, inoltre, e sopratutto per digiuni di più di un giorno, stitichezza: per questo è importante utilizzare dei lavaggi intestinali (enteroclisma) a base di sola acqua una volta al giorno. L'intestino infatti non smette di funzionare, e tutto ciò che non viene evacuato viene riassorbito con sovraccarico degli organi emuntori secondari.
Il corpo, se messo in condizioni facilitanti, è in grado di depurarsi e ristabilire il proprio equilibrio perduto a causa di una alimentazione sbilanciata a uno stile di vita scorretto.
Durante il digiuno si può avvertire stanchezza: è allora importante riposare. Ma non è necessario, se le energie lo permettono, evitare qualsiasi attività: il digiuno non è uno stato di malattia, anzi. Spesso, dopo il primo periodo di disintossicazione, il corpo riacquista una vitalità nuova e maggiore, e la mente è più lucida.
Il digiuno è alla portata di tutti coloro possano esserne incuriositi, per chi ha qualche piccolo disturbo come per chi sta bene. È uno strumento di autoconoscenza molto valido, che permette di indagare i meccanismi del corpo, e anche quelli della mente nei confronti del cibo.
È indispensabile però avere buon senso e rispettare i segnali del proprio organismo, farsi consigliare e seguire da chi conosce il digiuno. In caso di malattie è assolutamente necessario chiedere consiglio al proprio medico, e non agire mai di testa propria solo per seguire una moda o per perdere peso: il digiuno non può sostituire una dieta equilibrata per dimagrire; esso è, anzi, controproducente se l'obiettivo è solo quello di perdere peso.
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