L'importanza di dormire bene
Come fare pace con il dio che è figlio della notte e custode del sonno, conosciuto dai greci come Hypnos e dai romani come Somnus. Approfondiamo l'importanza di dormire bene, anche per atleti e bambini
Far pace con Morfeo è un dovere/diritto di ciascuno di noi, lo dobbiamo a noi stessi ma anche alle persone che ci circondano, perché non dormire bene significa anche creare energie negative intorno a noi e alimentare stress, ansia, spossatezza.
L'importanza di dormire bene
Dormire bene è importante, ma gli studi delle maggiori università del nostro paese evidenziano come l'insonnia colpisca 1 italiano su 3 sia per brevi periodi che in modo cronico. Questo comporta vari disturbi: nervosismo, ansia, stress, problemi gastro-intestinali. L'alterazione degli orari di sonno-veglia può essere dovuta alla vita sociale e lavorativa: responsabilità rispetto alla carriera, inadeguatezza o frustrazione rispetto al ruolo ricoperto, difficoltà relazionali, amori che si spezzano, amicizie che vengono meno.
La mancanza di sonno non fa che "gonfiare" i problemi reali che non sono mai scissi da quelli emotivi, essendo l'uomo un'unità olistica. Non dormire bene significa allontanare una serenità con cui il corpo cercherà comunque di ricongiungersi, ma è pur certo che se si protrae questo stato di disagio e alle ore diurne spese nel lavoro si ammassano le ore notturne trascorse con gli occhi sbarrati, si finisce per vivere in perenne stato di jet-lag. Infine, si trascura sempre di più l'unico trattamento naturale che può aiutare a risalire la china e riacquistare energie: l'esposizione alla luce diurna.
Le ore di sonno di atleti e bambini
Prendiamo in analisi due fasce protette, preziose: gli atleti e i bambini.
Per i primi non dormire bene significa introdurre un elemento di disturbo del normale ritmo biologico dell'organismo che va a influire sulla prestazione fisica e accresce ansia e irritabilità. Un libro che spiega in modo approfondito quanto sia importante dormire bene per gli atleti è "Power sleep" di James B. Maas. Nel testo l'autore, professore di psicologia all'Università di Cornell, descrive come la mancanza di sonno possa compromettere il sistema immunitario dell'atleta fino a ridurne le capacità neuro-muscolari, il che comporta svariate conseguenze, come, ad esempio, l'aumento del costo energetico del gesto atletico e l'alterazione della frequenza cardiaca di base, unite alla diminuzione della concentrazione di glicogeno nei muscoli.
Che dire invece di quando i bambini non ne vogliono sapere di dormire e costringono anche le mamme e i papà a notti insonni? Consigliamo "E tutti fan la nanna", libro di Tamara Eberlein, piscologa americana che ha condotto un lngo lavoro di ricerca sull'importanza di dormire bene per i bambini. Si tratta di un testo pieno di consigli, strategie, rimedi cui ricorrere quando i bambini litigano con Morfeo e finiscono all'insonni anche i poveri genitori.
Immagine | Ankur P