Pancia gonfia e terapia complementare
Di avere la pancia gonfia può capitare ma il vero problema è: perché non si sgonfia? Tutti alla ricerca di una risposta che non c'è, tutti a chiedersi: perché l'addome si gonfia? E i fianchi? Cosa hanno in comune con l'addome? Ed ecco che qui parte la corsa al test delle intolleranze nelle forme più disparate e a costi esorbitanti perché pur di trovare un colpevole tutto è concesso! E dopo? Beh, dopo aver speso cifre assurde, fatto improbabili test, bevuto ogni genere di sciocchezza spacciata per scientifica siete pronti a mangiare cose che non vi piacciono per cui spenderete altri capitali e il tutto senza aver capito davvero perché lo state facendo. Per non parlare poi dei risultati...
Quanto effettivamente sapete sulla vostra pancia? Al giorno d'oggi quasi tutti hanno effettuato almeno una volta un qualche test per le intolleranze, spesso purtroppo pagando fior di quattrini e tornando a casa con boccette di acquasanta che ovviamente non faranno alcun miracolo.
Il problema più gettonato ultimamente sembra proprio essere legato al gonfiore addominale e quindi tutti a cercare un colpevole: sarà lo stress? Sarà un'intolleranza? (che poi la maggior parte delle persone non ha ben chiaro nemmeno cosa significhi davvero).
Mi piacerebbe almeno una volta che qualcuno mi chiedesse l'esatto opposto e cioè: "perché la mia pancia non si sgonfia?"
Questa signori è la domanda! Questa è la domanda giusta! La vostra pancia si gonfia perché reagisce, perché vi sta dicendo di ascoltare!
Partite dal presupposto che lì avete un organo fantastico, l'intestino: si chiama "cervello enterico", cercate su google o ancor meglio leggete dei libri sull'argomento, chiedetevi come funzionate prima di cercare all'esterno e domandatevi se state utilizzando il vostro corpo nella maniera giusta.
Se comprate una Ferrari e ci mettete il gasolio non potete poi andare dall'elettrauto a chiedergli perché non va la macchina! Il principio è lo stesso. Il vostro addome si gonfia perché per fortuna avete una sorta di "sistema di sicurezza" che serve a preservarvi, non dovete cercare di farlo tacere, dovete imparare a decodificare ciò che vi sta chiedendo. Escludete gli stati patologici con i controlli del caso (dal medico non dal santone dietro casa) e poi dedicatevi a imparare.
È inutile che proviate ad ingurgitare tutti gli intrugli che vi indica facebook o che potete trovare sui giornali di gossip, anzi: qualche volta questo può rivelarsi anche pericoloso perché naturale non vuol dire "tanto al massimo non mi fa niente".
Ognuno di noi ha il suo equilibrio individuale, ogni persona in relazione al suo contesto sociale, personale ed emotivo ha delle esigenze che possono regolare in positivo o in negativo il suo benessere e la sua salute: volete davvero una soluzione? Una soluzione efficace sappiate però che implica un cambiamento più o meno radicale, siete disposti ad affrontarlo?
Vi chiedo questo perché molto spesso mi trovo di fronte persone che sono pronte a bere qualsiasi cosa ci sia dentro le mistiche bottigliette propinate da chissà chi, ma non sono assolutamente disposte a cambiare una virgola nelle proprie abitudini quotidiane neppure se palesemente sbagliate e nocive.
Mille diete, chi ha ragione?
Altra moda dei nostri giorni: la dieta. Chiaramente ognuno difende il suo Santo Graal e quindi si sono create fazioni completamente diverse ed opposte che si arricchiscono di adepti o illuminati quotidianamente ma chi ha ragione? O meglio qualcuno ha davvero e imprescindibilmente ragione? No, ovviamente no, solamente chi crede nei valori e nell'importanza dell'equilibrio può sentirsi sulla strada giusta, perché l'equilibrio è continua ricerca, è adattamento, è crescita e purtroppo chi diventa assolutista perde questa via.
Lasciate perdere il più possibile i cibi industriali, tornate un pochino indietro e non nascondetevi dietro la scusa del poco tempo, non rimpinzatevi di tofu se non sapete perché lo state mangiando, lasciate da parte il vitel tonnè di seitan, l'alimentazione bilanciata non è questa, l'equilibrio non è questo.
Imparate ad avere rispetto del cibo e di voi stessi, nelle quantità e nella qualità, imparate ad avere rispetto della vita, la vostra e quella altrui e non dovrete più cercare niente perché sarà ciò che vi serve davvero a trovare voi.
Perché affidarsi alla Terapia Complementare se tutto è così semplice?
Perché si è persa la capacità di ascoltare, perché prendersi cura di sé stessi sembra essere diventato un enigma irrisolvibile, perché una volta prendersi del tempo per stare con se stessi ad ascoltarsi era un diritto inderogabile oggi è considerato un disturbo nella socializzazione.
Il terapista complementare non è un medico, non ha nessuna intenzione di sostituirsi ad esso, non mi stancherò mai di ripeterlo: è una figura professionale il cui unico scopo è quello di fornirvi le indicazioni necessarie per utilizzare strumenti che già possedete al fine di stare bene con voi stessi e con gli altri.
E la pancia gonfia?
Non vi darò la soluzione, perché in questo contesto mi è impossibile; come ho spiegato non c'è un tocco magico o una pozione che può sgonfiarvi per incanto l'addome o i fianchi, perché prima bisogna chiedere al vostro corpo perché ha reagito e a cosa.
Non posso fornirvi una risposta che vada bene per tutti perché per ognuno di voi la domanda è diversa, però se quel poco che sono riuscita a dirvi fin qui vi ha interessato o in qualche modo vi ci ritrovate, sarò lieta di ascoltare le vostre singole richieste per aiutarvi a trovare la strada migliore.