4 piante carminative contro i gonfiori addominali
Capita spesso di sentirci gonfi, e non solo a causa dell’alimentazione. Ci sono momenti di difficoltà digestiva causati dai cambi di stagione, da intolleranze alimentari, da ritmi di vita troppo stringenti, stress. Alcune erbe ci possono aiutare ad evitare o meglio a risolvere queste problematiche
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I gonfiori addominali possono essere causati da un’alimentazione non adatta al nostro metabolismo gastrointestinale; a volte per esempio certi legumi non vengono facilmente digeriti e sintetizzati.
In altri casi lo stress, l’ansia, le preoccupazioni si “annidano” nella pancia lasciando un senso di non digestione, di non elaborazione e di conseguenza arriva il gonfiore.
Anche la postura gioca un ruolo importante: infatti in mancanza di movimento, se si resta seduti per lungo tempo possono insorgere fastidiosi disturbi.
Esistono in natura erbe che esplicano un’azione carminativa atta a prevenire e nel caso assorbire i gonfiori addominali, contrastando fastidiosi stati fermentativi.
I rimedi più utilizzati sono il finocchio, il cumino, il carvi, la menta e la curcuma.
Vediamo nelle prossime immagini le proprietà specifiche, le indicazioni e come utilizzarli, singolarmente o anche in sinergia.
Contro la pancia gonfia sono utili anche le tisane sgonfianti
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Il finocchio, ma in particolare i semi ricchi di anetolo e fenicone, esplicano un’azione stimolante su stomaco ed intestino, favorendo le funzioni digestive e la motilità.
Questo rimedio è quindi utile in caso di flatulenza, meteorismo, spasmi addominali per le sue proprietà carminative, ma è anche un toccasana per tutto l’apparato gastroenterico: svolge infatti un’attività depurativa del fegato, è antinfiammatorio, seda le coliche intestinali.
La sua azione si esplica in pochi minuti dall’assunzione e continua anche successivamente, almeno per un quarto d’ora. Tale efficacia è dovuta anche alla sua capacità di supportare l’attività degli enzimi digestivi, in modo da favorire la digestione e diminuire l’incidenza delle sostanze fermentabili.
Il finocchio può essere utilizzato anche dai bambini per contrastarne le coliche gassose.
Modo d'uso
Assumiamo un infuso di finocchio dopo i pasti: 5 g in mezzo litro d’acqua
Per le coliche dei bambini possiamo miscelare a 5 g di finocchio, 5 g di camomilla e 5 g di melissa per associare un effetto sedativo e lenitivo al rimedio.
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Il cumino è una pianta erbacea i cui semi sono simili a quelli del finocchio, solo più piccoli e più scuri. Vi sono vari tipi di cumino, il Cuminum Cyminum di origine siriana, il Carum Carvi, detto anche "cumino tedesco" molto diffuso in Europa, la Nigella Sativa e il Bunium Persicum altrimenti detti Cumino Nero.
Il Cumino possiede proprietà carminative e digestive, funziona come antifermentativo e se masticato rinfresca l’alito e svolge anche un’azione aperitiva.
Come i semi di finocchio, il cumino e il carvi sono indicati per difficoltà digestive, gonfiori addominali, flatulenza, meteorismo, coliche dei bambini.
Modo d'uso
Possiamo assumere il cumino in tisana dopo i pasti: 5 g in mezzo litro d’acqua
oppure sotto forma di tintura: 20 gocce 3 volte al giorno
Il cumino è una spezia efficace anche contro le coliche
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La menta è una pianta aromatica dei nostri orti e giardini le cui foglie sprigionano un profumo fresco e denso. Dalle foglie e dalle sommità fiorite si ricava il suo olio essenziale.
La menta è conosciuta per le sue proprietà rinfrescanti, stomachiche e carminative, è ricca di principi attivi come il mentolo, il limonene, flavonoidi, tannini, che svolgono un’azione digestiva, antifermentativa e antispastica della muscolatura liscia. È utile in caso di sindrome del colon irritabile, meteorismo e flatulenze.
Modo d'uso
Possiamo assumere la menta in infuso: 5 g in una tazza d’acqua bollente, da tenere coperta per non far disperdere la parte volatile, 2 volte al giorno.
Controindicazioni
I preparati di menta devono essere ben dosati e titolati poiché il mentolo può essere molto irritante. Se ne sconsiglia l’uso a chi soffre di gastrite ed ulcera. Non somministrare ai bambini sotto i 3 anni.
Tutte le proprietà e i benefici della menta piperita
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La curcuma è un parente stretto dello Zenzero, ed il suo nome indiano significa Zafferano delle Indie.
Questa spezia si ricava dal rizoma della pianta ed è una polvere gialla dorata ricca di curcumina, il principio più interessante per il suo uso in erboristeria, che combinato con altre componenti, come gli oli eterici è in grado di stimolare gli enzimi digestivi.
La curcuma possiede numerose proprietà: è un depurativo del fegato, un antiossidante in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare, e sono in corso alcuni studi per testare la sua presunta azione antitumorale.
Come lo zenzero, la curmuna esplica un’azione stomachica e carminativa, favorendo i processi digestivi e contrastando quelli fermentativi.
Modo d'uso
La Curcuma ha un basso grado di assorbimento nel nostro organismo, per potenziarlo deve essere assunta insieme al tè verde o al pepe nero. È sufficiente integrare nella nostra alimentazione 2 cucchiaini di curcuma al giorno, a fine cottura degli alimenti, nello yogurt o nel tè per godere dei suoi benefici.
In commercio possiamo trovare anche preparati erboristici in estratto secco, titolati in curcuminoidi, da assumere ai pasti principali.
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