Stili di vita: 4 adulti su 10 sono sovrappeso o obesi, pochissimi mangiano abbastanza frutta e verdura
I dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità nell’ambito del progetto Passi rivelano quanto ci sia ancora molto da fare in termini di stili di vita.
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Sembra quasi superfluo ricordare quanto gli stili di vita siano il primo caposaldo in termini di prevenzione e benessere. Ma, anche in questo caso, la distanza tra parole e fatti può essere abissale. E c’è ancora tanto, tantissimo da fare in termini di consapevolezza.
È quanto emerge chiaramente dai dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità (ISS) nell’ambito del programma Passi, rivolto alle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni. Le informazioni derivano dai questionari che gli operatori delle aziende sanitarie locali (ASL) sottopongono a campioni rappresentativi della popolazione: le ASL aderenti sono più del 90% del totale e il tasso di risposta supera l’85% del campione, il che significa che la fotografia è piuttosto completa.
Sovrappeso e obesità in Italia
Preoccupano i dati sull’eccesso di peso. Nel biennio 2022-2023, ogni dieci persone adulte, tre sono in sovrappeso (cioè con un indice di massa corporea superiore a 25) e una è obesa (cioè con un IMC di 30 o più).
L’incidenza dell’eccesso di peso aumenta tra le persone di sesso maschile, di età più avanzata, in condizioni economiche più difficili e con un passo livello di istruzione. In alcune regioni del sud, l’eccesso di peso è un problema per quasi la metà della popolazione: in Basilicata il 39,1% degli intervistati è sovrappeso e un altro 12,4% è obeso, in Campania rispettivamente il 38,8 e l’11,4%, in Puglia il 37,1 e l’11,7%, in Molise il 34 e il 17,9%.
Stupisce il fatto che, nonostante il problema sia così diffuso, meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale si senta dare consigli ad hoc dal proprio medico. Capita quasi solo alle persone con uno stato di obesità conclamato, meno a quelle sovrappeso.
Poca frutta e verdura, troppo alcool (soprattutto tra i giovani)
Un altro consiglio canonico è quello di mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno: ma a seguirlo è appena il 7% della popolazione di età compresa tra i 18 e i 69 anni, soprattutto donne, persone di una certa età, un buon livello di istruzione e uno status socio economico più agiato. Poco più della metà degli intervistati consuma una o al massimo due porzioni di frutta o verdura al giorno e il 38% si avvicina all’ideale con 3-4. Solo il 3% dichiara di non mangiare né frutta né verdura. La regione più virtuosa è la Sardegna.
Vale un discorso totalmente opposto per l’alcool, sostanza tecnicamente nociva, cancerogena e psicotropa ma socialmente accettata. Tant’è che, sempre nel biennio 2022-2023, il 42% degli adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni si dice astemio. Il 18% al contrario ne fa un uso che può essere ritenuto rischioso, per binge drinking (9,6% degli adulti), perché prevalentemente fuori pasto (il 10%) o perché supera le tre unità medie al giorno per gli uomini e le due per le donne (2%). I comportamenti a rischio riguardano soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni: per loro, la percentuale sfiora il 36%.
Altrettanto allarmante il fatto che a bere siano persone a cui è stato categoricamente controindicato di farlo: pazienti con malattie epatiche (49%), donne in gravidanza (10%) e allattamento (27%).