Donald Trump e la stretta sul "gender"
La salute passa dall'equilibrio, l'equilibrio si trova anche attraverso il riconoscimento della propria sessualità: ecco quanto accade in America, con la stretta sul "gender" di Donald Trump.
Trump e la questione "gender"
Il primo capitolo si apriva nel 2017 con la proposta di vietare ai transgender l'ingresso nell'esercito. Il capitolo due si scrive ora, e potrebbe avere come titolo: i transgender non esistono.
L'amministrazione Donald Trump intende infatti considerare una politica che ponga fine al riconoscimento di milioni di adulti che definiscono il loro genere in altri modi rispetto a quello identificato nel certificato di nascita. Così, vorrebbe di fatto, togliere alle persone transgender tutti i diritti legali, e non solo, acquisiti invece in passato durante la presidenza Obama.
Secondo il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani, come riportato da The New York Times, l'amministrazione sta considerando di adottare una stretta definizione di genere, che si limiterebbe alle immutabili caratteristiche determinate dai genitali alla nascita.
Se la proposta verrà approvata, i dipartimenti di Istruzione, Giustizia e Lavoro dovranno adeguarsi di conseguenza. Qualsiasi questione verrà risolta, secondo quanto prevederebbe questa nuova riforma, dal test del DNA.
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Stati Uniti e transgender: crisi d'identità
Anche se non è ancora chiaro come la politica intenda lavorare, gli esperti concordano nell'affermare che vi saranno cambiamenti difficili all'atto pratico: dal tipo di trattamento medico per le persone transgender, alla prigione che verrà loro assegnata, passando per i bagni delle scuole che potranno usare.
Spariranno, per esempio, quei segnali friendly come "all gender restroom" o "gender neutral", idicazioni che accoglievano ogni sorta di identità.
Faranno comparsa, come è gia accaduto, segni e indicazioni genere-discriminante. Ecco per esempio, un video NbcNews che spiega quanto è accaduto lo scorso anno in una scuola della Pennsylvania, dove nuovi cartelli e adesivi hanno iniziato a fare comparsa sulle porte dei bagni.
La proposta, che di fatto è ancora una bozza, è decisamente in netto contrasto con quanto aveva fatto la precedente amministrazione Obama, che mirava a facilitare l'aspetto legale - e quindi la vita - del gender, con un atteggiamento antisessista e antidiscriminatorio.
Come comunica ancora il Times, negli Stati Uniti c'è ancora parecchia ignoranza riguardo la questione transgender: solo nel 2017 più di 20 persone transgender vennero uccise in modi violenti. Circa il 32% degli americani pensano che le persone transgender abbiano problemi mentali.
L'omofobia è quindi una questione spinosa e più che mai attuale.
Associazioni unite per la libertà
Questo passo indietro ha suscitato malcontento e sdegno presso molti americani, che si sento no deprivati dei loro diritti. Nello specifico, quei circa 1.4 milioni di americani che in passato si vedevano riconosciuti come "genere altro" rispetto a quello in cui erano nati. Anche la comunità Lgbt americana controbatte e sostiene che l'atto di Trump non fa altro che negare la natura e i diritti umani delle persone.
Come Aclu - American Civil Liberties Union - una delle tante organizzazioni pro-diritti civili, riporta attraverso le parole del direttore James Esseks (direttore di ACLU LGBT & HIV) "Le persone transgender non solo hanno diritto di esistere, ma anche di partecipare pienamente alla vita pubblica. Le persone transgender sonon reali e le loro vite hanno importanza".
Il film da vedere: ecco il trailer del film "About Ray" che racconta la storia di una ragazza che non si sente " a posto" nella sua pelle. Commovente e imprescindibile, tocca da vicino il delicato argomento adolescenti e sessualità. Il film è uscito in Italia con il titolo "3 Generations - Una famiglia quasi perfetta".
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Foto: Karen Roach / 123rf.com