Agopuntura contro traumi e stress
Si chiama "agopuntura detox" e la sua efficacia sta nell' aiutare a superare lo stress post traumatico. Linda Lee ci guida alla scoperta di come questa tecnica possa essere un valido aiuto per chi ha subito abusi, è soggetto a dipendenze o è sopravvissuto a incidenti.
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©Fb National Acupuncture Detoxification Association
Agopuntura contro i traumi
Poliziotti e altri membri delle Forze dell’ordine, infermieri e soccorritori, pompieri, militari. Ma anche rifugiati e migranti, vittime di incidenti, di stupri, di aggressioni, di bullismo, persone con un passato con dipendenza da sostanze stupefacenti o alcol. Sono molti i profili adatti al trattamento di agopuntura contro lo stress post-traumatico, promosso dalla NADA (National Acupuncture Detoxification Association).
Questo metodo sta riscuotendo molta fortuna in diverse zone del mondo, specie quando applicato a persone reduci da guerra o disastri naturali.
NADA ha sviluppato una serie di tecniche di agopuntura applicata alle orecchie, con sessioni di non più di mezz’ora l'una, che chiunque, anche senza un background medico o da agopunturista, può imparare velocemente in uno dei corsi messi a disponisizzione nelle varie sedi nazionali.
Ne parliamo con la dottoressa agopunturista sudafricana Linda Lee, che abbiamo visto all’opera con le vittime della recente alluvione del Kerala.
Linda, cosa c’è alla base del successo di questo metodo di agopuntura?
C’è un’indiscussa efficacia nel trattamento dei traumi e nel sollievo dallo stress ad essi collegato.
Consolidati studi di ultima generazione ci dicono che il trattamento verbale dello stress post-traumatico non è totalmente efficace. Questo perché l’esperienza clinica ci dice che le vittime dei traumi tendono ad avere solo ricordi frammentari dell’esperienza traumatica e a non vedere tutta l’immagine.
Verbalizzare questa visione frammentaria porta all’enfatizzazione solo di alcune parti, quelle sopportabili, e alla rimozione delle parti veramente traumatiche. Il che non conduce a un vero sollievo e ad un vero superamento del problema.
Nei casi di disastri di massa, questa tecnica dell'agopuntura detox è mille volte più efficace di ogni forma di counseling, anche perché non c’è bisogno di parlare la stessa lingua e richiede circa 20 minuti.
In cosa si distingue l’approccio di questo metodo di agopuntura?
Grazie all’agopuntura detox, che è assolutamente non verbale, si ottiene un rilassamento ormonale completo, che permette al paziente di ricordare l’esperienza nella sua interezza senza interpretazioni e senza il dovere di raccontandola a qualcun’altro o senza temere di apparire debole o rimarcare di aver fallito.
La mente ha bisogno di rivisitare l’esperienza senza che il corpo si contragga. In questa terapia nessuno ti spinge a dire o vedere fatti spiacevoli, le persone chiedono di loro spontanea volontà di continuare la pratica per varie sessioni finché non si sentono pronti a fronteggiare il problema.
Come si può imparare tale pratica?
Chiunque può farlo. Meglio se si conosce l’agopuntura ma anche senza questa educazione è possibile applicare dei semi nei punti specifici delle orecchie e fissarli con dello speciale adesivo.
E’ una pratica totalmente non invasiva e la peggiore prospettiva in caso di errore è che non succeda un bel nulla, ma non esistono vere controindicazioni.
L’associazione Acupuncture without borders offre la formazione a questa pratica gratuitamente, e costando gli aghi da agopuntura relativamente poco, è possibile praticarla ipoteticamente persino gratuitamente.
Se non si è medici, la pratica deve essere suprvisionata da un dottore, un infermiere o un paramedico. Una volta imparata si può applicarla su chiunque perché, essendo totalmente non verbale, va oltre la cultura e le barriere linguistiche. Anche la certificazione è gratuita.
Questo approccio è stato proposto anche ai sopravvissuti agli attacchi dell'11 settembre 2001 e ai famigliari delle vittime.
Nelle ore in cui scriviamo l'articolo, l'associazione è impegnata nell'offrire supporto alle vittime della strage avvenuta a El Paso, negli Stati Uniti, in cui sono morte 20 persone a causa di una sparatoria avvenuta per mano del ventunenne Patrick Crusius.