Sviluppare il Qi
Capiamo cosa vuol dire sviluppare il Qi a partire dai "serbatoi di energia", i maestri, esplorando come viene vissuto oggi in Cina il Qi Gong, pratica cui al mattino si dedicano indifferentemente bambini e anziani
Dirigere l'energia che fluisce dentro di noi, incrementarla, conservarla. Parlare di cose che non si vedono, come le energie sottili, è un po' entrare in un campo minato, pieno di insidie, con detrattori e scettici sempre all'agguato.
Partendo da dati reali (ci sarebbe poi da definire cosa si intende per "reale"), andiamo a scoprire qualcosa di più sull'energia presa in considerazione dalla medicina tradizionale cinese conosciuta come Qi e sul lavoro che si può fare per il crementarla e conservarla, il Qi Gong (o Chi Kung).
I maestri, "serbatoi" di Qi
Molti maestri cinesi sono "portatori sani" di Qi (Ch'i); ne hanno in quantità e dosi così elevata da poterla distribuire e usare per cure e terapie rivolte a coloro che soffrono per disturbi dovuti a ristagni, stasi, eccesso o deficit di Qi.
Vi consigliamo, se capite l'inglese, questo video sul Qi Gong incentrato sulla figura di un maestro inavvicinabile dalla telecamera, di cui si ignora il vero nome (per convenzione lo si identifica con il nomignolo John Chang), noto per quell'immenso "serbatoio di Qi" che è il suo corpo: con la semplice imposizione delle mani, può scuotere internamente il paziente e muoverne l'energia interna. Il fratello del regista del video viene colpito da una grave infezione oculare ed è così che i due si imbattono in questo personaggio.
Quando gli chiedono da dove provenga tutta questa energia, se si tratta di una dote naturale, di qualcosa che ha a che fare con la sua speciale natura, il maestro, con il suo sorriso umile, spiega quanto questa potenza sia legata alle sue sessioni quotidiane di meditazione. Ma perché la meditazione dovrebbe portare a un aumento del Qi? In che modo? E dove si troverebbe questa energia che poi fluisce per tutto il corpo?
Dan tien, sede del Qi
Il Qi risiede nel Dan tien (in cinese: Dāntián 丹田), a qualche cm di distanza sotto l'ombelico (esattamente 3,5 pollici). Non a caso, nel video che abbiamo menzionato, quella zona del corpo del maestro e letteralmente rovente, sprigiona energia incandescente. Questa potenza arriva a stadi talmente elevati inalcuni soggetti da permettere loro di bruciare pezzi di carta oppure oggetti infiammabili con la sola imposizione delle mani.
Il punto, però, il nocciolo della questione, non sta di certo in questo; possiamo tranquillamente ricorrere agli accendini per usi comuni e quotidiani. Mettendo da parte l'ironia, è opportuno comprendere che l'energia interna, il soffio vitale è di inestimabile importanza per le nostre relazioni con gli altri, con noi stessi, per le azioni che compiamo e ilmodo in cui ci muoviamo nel mondo, le scelte che prendiamo.
Il Qi Gong in Cina oggi
Per capire come è vissuto il Qi Gong in Cina oggi, basta immaginare che milioni di cinesi praticano normalmente Qi gong al mattino, che i fisioterapisti qualificati eseguono trasferimenti di energia interna. Esistono esercizi specifici di Qi gong per bambini; splendidi uomini e donne in miniatura (dai 5 ai 18 anni) prendono parte a sedute collettive di Qi Gong per sviluppare o migliorare abilità legate alla memoria e alla concentrazione; alcuni riescono anche ad abbandonare gli occhiali da vista attraverso gli esercizi di Qi Gong.
Non solo: docenti e ricercatori in fisica all'università conducono esperimenti su criceti energizzati e non, per testare la loro resistenza e la capacità di movimento in acqua. Questi esperimenti trovano poi applicazioni nella medicina generale e in oncologia.
Chi è e cosa fa l'operatore di qi gong?
Immagine | Adriaan Garritsen