Lo shiatsu e gli esercizi di Masunaga
Gianfranco Ferraro, operatore shiatsu diplomato affiliato F.I.S., pratica Zen Shiatsu (metodo Masunaga), tui na, watsu, tiene lezioni di qi gong e si occupa di moxibustione e massaggio infantile. Molte tecniche, una condizione su cui si regge il suo lavoro: ascoltare ciò che arriva dalla persona. Diventare un lago
La Milza l'avevo un po' scarica e Gianfranco ha dato una bella mano. Nel vero senso della parole, considerando che la sua, di mano, è più che esperta. Il trattamento che abbiamo fatto in occasione della settimana dello shiatsu è stato dolce. Ma non si tratta di un aggettivo da prendere in modo limitante. Piuttosto di un'esperienza che va nella direzione dell'ascolto. E l'ascolto implica una dolcezza, un tempo; l'ascolto vuole una sua serenità.
Gianfranco Ferraro, operatore shiatsu, me lo spiega bene, con una metafora che ci riporta al cinese Tui, il lago. "Quando comincio a lavorare, più l'acqua è tranquilla più riesco a riflettere cosa chi è con me vuol dirmi. Capisco il bisogno, entro in contatto."
Un lago che sa ergersi. "Quando è necessario, so anche farmi montagna, specie a livello emozionale."
Mi spiega che nello shiatsu non c'è forza, che si usa il peso del corpo, il peso rilassato di tutto il corpo. La metafora è quella dello stesso Masunaga: un bambino che cammina sulla tua schiena. Precisamente:
“Se avete mai provato a far camminare
un bambino piccolo sulla vostra schiena,
sapete cosa si intende per pressione naturale”
(Shizuto Masunaga)
La pratica permette all'operatore di acquisire sensibilità, consistenza. La sensazione fa emergere la comprensione dell'energia, che può essere lenta o veloce, in eccesso o ristagnante.
Masunaga stesso era docente di psicologia e filosofo zen, il suo lavoro di studio e applicazione è stato continua opera di fusione e approfondimento. Masunaga stesso aveva codificato degli esercizi specifici per lo stretching e l'apertura dei Meridiani (nello specifico, con Gianfranco abbiam fatto Makko-Ho per l'elemento Terra).
<%= image_tag(image_url(:id =>11340.jpg" data-type="article_show">
"Lavorando in ascolto si rispettano i limiti della persona." mi spiega Gianfranco. "Occorre esser presenti senza voler per forza imporre o imporsi un fare." Quando sondiamo le differenze tra la fisioterapia e lo shiatsu, Gianfranco mi spiega che la prima, in quanto lavoro fisico riabilitativo, è indispensabile in alcuni casi. Lo shiatsu può essere complementare alle cure mediche, in quanto lavora sul piano energetico. "Ad esempio, io ho allontanato un cliente che dopo un intervento avrebbe voluto sostituire il ciclo di fisioterapia con le mie sessioni."
Gli operatori shiatsu che lavorano seriamente possono, alla prima seduta, mostrarvi un modulo di consenso informato da compilare nei suoi campi. Gianfranco me lo ha mostrato. Oltre ai campi che il ricevente compila, ci sono informazioni relative all'operatore (ad esempio, nel caso di Gianfranco, la qualifica di operatore shiatsu professionista, Legge 4/2013, l'iscrizione all'Elenco Soci Professionisti nel Registro Italiano Operatori Shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori). Nel modulo si specifica la natura energetica del trattamento volto al recupero e al mantenimento del benessere fisico. "Non siamo nell'ambito dell'estetica, non siamo nell'ambito sanitario, queste distinzioni vanno chiarite, per non creare confusione."
Nei giorni del terremoto all'Aquila moltissimi operatori shiatsu si sono riversati tra le macerie come angeli. Ho chiesto a Gianfranco se in caso di calamità naturali i Reni sono i primi a risentirne. "Senza dubbio la paura va ad alterare il flusso energetico dei Reni. Poi il respiro si blocca, segue il rifiuto di ciò che è esterno, ciò che è fuori."
Gianfranco ha lavorato anche con persone cui è stato riscontato il Parkinson. "L'effetto, non la causa, in quel caso è una mancanza di radicamento, che riguarda l'energia del Legno." Ma, anche nel caso del Parkinson, precisa che "ogni persona è un essere unico e di valore inestimabile e ogni caso è differente."
Gianfranco collabora con nutrizionisti e dentisti, ha partecipato attivamente al processo di riconoscimento della figura professionale dell'operatore shiatsu. L’11 febbraio 2013 infatti è entrata in vigore la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, legge che regolamenta l’attività di operatore shiatsu unitamente a tutte le altre attività non regolamentate. Da febbraio i professionisti – operatori shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori - potranno chiedere di “qualificarsi” sul mercato tramite l’iscrizione all’associazione e tramite il rilascio da parte dell’associazione stessa di un’attestazione che ne descriverà tutte le qualificazioni professionali e le garanzie che vengono date all’utenza.
Piccoli passi verso nuove possibilità di apertura e collaborazione.
Immagine | Gianfranco Ferraro
VEDI ANCHE
-
Lo shiatsu per i bambini
-
Massaggiatori shiatsu, fatevi massaggiare!
-
Massaggio shiatsu: fare un dipinto sulle persone con le mani