Test kinesiologico: come funziona e a cosa serve?
Il test kinesiologico è un test muscolare che indaga sui livelli di benessere o malessere del nostro organismo e svela cosa si nasconde dietro a un sintomo.
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- Cos'è la kinesiologia?
- Come funziona un test kinesiologico
- Quando è il momento di sottoporsi al test?
- Il test kinesiologico è attendibile?
Cos'è la kiniesologia?
Se parliamo di test kinesiologico, stiamo trattando di Kinesiologia Applicata, ma in cosa consiste esattamente?
Il test kinesiologico è uno strumento d’indagine che indaga sugli squilibri, ne scopre le origini, consente di verificare l’efficacia di una terapia o trattamento e di controllare il cambiamento.
Il test kinesiologico è un test muscolare che il Dott. George Goodheart, scopritore di questa tecnica, ha definito “il codice per parlare al corpo e ricevere risposte da esso: il corpo non mente, però dobbiamo porre la giusta domanda nella maniera corretta”.
Come funziona un test kinesiologico
Vediamo nel dettaglio su cosa si basa un test kinesiologico e come funziona nella pratica il test.
Test Kinesiologico: la triade della salute
Per capire cosa sia il test kinesiologico è indispensabile partire da una premessa che sta alla base della kinesiologia applicata. Nel testo “Teoria e impiego pratico della Kinesiologia Applicata” edito da Tecniche Nuove, scritto dal maestro di kinesiologia applicata, il dottor Ruggero Dujany, mostro sacro di questa disciplina in Italia, la base della kinesiologia applicata viene definita la triade della salute.
“La salute si regge su tre elementi che formano i lati di un ideale triangolo equilatero".
- La struttura corporea (base del triangolo;
- La psiche;
- La biochimica.
Ogni lato del triangolo interagisce con gli altri due e tutti e tre si influenzano vicendevolmente. Il triangolo deve rimanere in equilibrio, in caso contrario è necessario indagare quale sia il lato compromesso, origine e fonte di malattia.
La kinesiologia applicata si muove sul lato “struttura” attraverso il quale è in grado di capire in che ambito è iniziato il disequilibrio e localizzarlo.
Test Kinesiologico: il linguaggio del corpo
“La Kinesiologia si basa sul fatto che il corpo interrogato risponda e sulla capacità di utilizzare i muscoli scheletrici come indicatori del linguaggio del corpo. Il test della forza muscolare è alla base della Kinesiologia.
La forza o la debolezza del muscolo in esame è il passa/non passa del linguaggio binario del corpo, l’indicazione che c’è un problema da risolvere. Dopo il trattamento si potrà valutare se il fine terapeutico è stato raggiunto”.
E’ fondamentale la conoscenza del sistema muscolare umano perché a ogni muscolo corrisponde un organo, un viscere, una ghiandola, una funzionalità, la rete strutturale e infrastrutturale del nostro organismo è estremamente articolata.
L’equilibrio strutturale è basato sull’azione uguale di muscoli antagonisti: quando uno dei due si indebolisce l’altro diventa ipertonico e ciò genera malessere o dolore.
E’ evidente anche in altri ambiti corporei: capita per esempio che se una gamba ci fa male, portiamo il peso tutto sull’altra, oppure se non vediamo bene da un occhio forziamo la vista sull’altro. Il nostro corpo funziona in questa maniera, compensa, vicaria laddove c’è una debolezza, con la conseguenza di creare una condizione ipertonica, ipertrofica.
Test Kinesiologico: Localizzazione terapeutica (TL)
Questo meccanismo si declina anche sugli altri due lati del triangolo, quello psichico e quello biochimico.
Facciamo un esempio per capire meglio nella pratica cosa succede: soggetto con dolore alle ginocchia, naturalmente uno farà più male dell’altro. A un esame posturale risulta con le gambe arcuate e le ginocchia che cedono all’esterno.
La kinesiologia applicata non si accontenta di vedere due ginocchia vare forse colpite da deformazione artrosica, ma vuole investigarne la causa. Vengono testati i muscoli della gamba a sostegno delle ginocchia, quindi il quadricipite, il sartorio e il tensor fascia lata. Poniamo il caso che sia proprio quest’ultimo a risultare debole, e che a una pressione del terapista il paziente non riesca a sostenere il peso della pressione.
A livello teorico il terapista sa che l’organo/viscere corrispondente al tensor fascia lata è l’intestino crasso. A questo punto l’indagine si circoscrive sempre più a punti riflessi dell’intestino per arrivare a capire che una disfunzione del colon può aver compromesso la muscolatura del tensor fascia lata, che a sua volta in una condizione di lassità non ha dato il giusto sostegno alle ginocchia.
E dopo aver fatto una scoperta di questo genere come interviene la kinesiologia applicata? Il test kinesiologico non è fine a se stesso: in questo caso preso come esempio, il terapista proverà a testare, attraverso le mani del paziente, l’influenza dell’intestino sulla muscolatura delle gambe individuata.
Il paziente poggia la propria mano sulla pancia e il terapista effettua il test muscolare sulla coscia, in questo modo si inizia ad applicare la TL, cioè la localizzazione terapeutica. Se il muscolo messo in diretta comunicazione con l'intestino risulta debole è evidente che dovrà approfondire con il paziente eventuali problematiche relative al colon a livello biochimico: flora batterica intestinale, carenza vitaminica, sblocco energetico dell’intestino con tecniche chiropratiche.
L’aspetto importante è che dopo la terapia, nell’immediato, si può verificare se la cura sia quella corretta rifacendo il test muscolare. Il cambiamento in corso viene manifestato dalla forza muscolare del tensor fascia lata.
La TL può essere applicata anche per testare gli alimenti e verificare possibili intolleranze. Come in un collegamento elettrico una mano del paziente entra in contatto con l'alimento e il terapista effettua il test muscolare su un braccio o su una gamba. Un muscolo forte è indice di "semaforo verde", un muscolo debole al contrario di "semaforo rosso".
Questa è davvero una semplificazione per cercare di spiegare a grandi linee in cosa consista il test kinesiologico, ma le sfaccettature della kinesiologia applicata sono molto più articolate.
Quando è il momento di sottoporsi al test?
I test kinesiologici vengono eseguiti per diverse situazioni. Ad esempio, vi si ricorre in caso di ansia e stress ma anche per indagare su dolori muscolari e articolari, disturbi della digestione e addirittura per diagnosticare eventuali intolleranze alimentari.
Alcuni operatori utilizzano i test kinesiologici anche per testare rimedi naturali, per valutare il più adatto al soggetto in base alla risposta muscolare del prodotto.
Il test kinesiologico è attendibile?
I test kinesiologici non sono test diagnostici riconosciuti dalla comunità scientifica, non hanno dimostrato di essere efficaci per la diagnosi di malattie e non risultano attendibili per diagnosticare intolleranze alimentari.