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Grotte di sale: i benefici dell’haloterapia

Tutti i benefici (ed i limiti) di una terapia a base di sale, antica di millenni ma riportata alla ribalta in tempi recenti: l'haloterapia.

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Cristalli di sale e haloterapia

Tra le terapie cosiddette alternative, una delle meno conosciute è l'haloterapia.

Una breve ricerca etimologica ci aiuterà a capire di cosa si tratta: il greco ales significa sale, il cui nome scientifico in mineralogia è appunto halite.

L’halite, il comune sale, è infatti un minerale a tutti gli effetti, cloruro di sodio allo stato solido, cristallizzato secondo il sistema cubico in cristalli non di rado particolarmente estetici ma, purtroppo per i collezionisti, assai difficili da preservare per via dell’umidita’ dell’aria. 

 

Tipi di haloterapia

L’haloterapia è, in realtà, un nome recente per definire una serie di pratiche utilizzate da millenni e da sempre mantenute in molte tradizioni popolari.

La pratica di haloterapia più utilizzata è senza dubbio l'aggiunta di speciali sali nelle acque termali, con proprietà detossificanti e rilassanti.

Il sale marino, invece, è da sempre utilizzato in numerose culture, applicandolo in specifiche parti del corpo dalle quali si vuol asportare materia liquida, per via della nota proprietà deidratante del minerale.

Altre pratiche collegate a questi due filoni principali di haloterapia, sono gli aerosol di acque ricche di sali e i lavaggi in acque correnti ricche di speciali sali aggiunti, proiettate a moderate velocità.

Non di rado vengono anche utilizzati lavaggi nasali con acque ricche di sali o, addirittura, acque salate vengono proposte da bere.  


 

Per cosa si usa l'haloterapia?

Ma la forma dell’antica pratica dell'haloterapia più in voga ai giorni nostri è quella della grotte di sale, speciali ambienti naturali o artificiali, spesso localizzati in stazioni termali, dove possiamo rilassarci in lettini o sedie sdraio completamente circondati da un'ambiente ricoperto di sale microcristallino.

Per i suoi effetti principali e secondari, l’haloterapia nelle grotte di sale è utilizzate principalmente per lenire i problemi collegati al fumo e al provare a smettere con questo vizio (catarro, tosse cronica, fiato corto), alla depressione e agli attacchi di ansia (grazie al forte effetto rilassante dell’ambiente), e alcuni sintomi di problemi della pelle e delle articolazioni, come eczema, acne, psoriasi.
 

Benefici dell'haloterapia

Generalmente le sessioni di haloterapia durano attorno alla mezz'ora, in un ambiente artificiale privo di umidità, con temperature attorno ai 20 gradi centigradi. In questi ambienti si è totalmente circondati da halite microcristallina costantemente prodotta allo stato puro da speciali halogeneratori.

Pare che l’inalazione di questi microcristalli aiuti la rimozione del muco e del catarro, e combatta le tossine e gli allergeni che hanno trovato sede nel nostro sistema respiratorio. Anche la pelle, pare che venga purificata dai batteri a contatto con questi microcristalli.

Lo stesso dicasi per il cuoio capelluto nei casi di forfora dovuti ad attacchi micotici. Come risaputo, i funghi sono composti al 90% di acqua, e non resistono al contatto col sale. La produzione di ioni negativi da parte degli halogeneratori, induce inoltre una maggiore produzione di serotonina nei pazienti, il che aumenta la qualità del rilassamento, e aiuta in caso di depressione e problemi legati all’umore. 
 

Il parere della scienza sull'haloterapia

Cosa ci dice la scienza a riguardo? Pur essendo considerata una medicina alternativa e quindi una pratica pseudoscientifica, studi in materia relativi al 2007 hanno dimostrato numerosi benefici nei pazienti afflitti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), mentre pare questo tipo di pratica sia inutile in caso di bronchiectasia.

Nel 2014 una ricerca ha dimostrato che l’haloterapia migliora la risposta antiallegica e antinfiammatoria nei pazienti afflitti da bronchite cronica e asma bronchiale.