Cos'è il tapping?
No, qui non si sta parlano di musica! Ecco che il tapping fa letteralmente il suo ingresso bussando sul corpo: scopriamo insieme cos'è il tapping!
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©Foto di Juan Pablo Serrano
- Cos'è il tapping?
- Le tipologie e le tecniche di tapping
- Come funziona e come si svolge
- A cosa serve il tapping?
Nota anche come EFT, ovvero “Emotional Freedom Technique", “Tapping Therapy” che MMT “Meridian Tapping" si tratta di una tecnica semplice di tamburellamento, breve e alla portata di tutti: bastano le mani, un luogo tranquillo dove stare e una manciata di minuti.
Gary Craig ne è stato l'inventore e fondatore e già nel 1995 aveva iniziato a operare, realizzando anche un sito personale "Emofree" con tanto di video esplicativi, tutorial e negozio on line per rimanere sempre aggiornati.
Cos'è il tapping
La tecnica del tapping, dall'inglese "picchiettare, tamburellare" è nota già da molto tempo come tecnica musicale, soprattutto connessa a strumenti a corda come la chitarra, e in Italia si sta diffondendo anche applicata ad altri ambiti.
Il tapping in associazione alle linee guida della MTC è una tecnica che va a stimolare, attraverso le opportune sollecitazioni alcuni punti e canali energetici per la defluizione energetica. La tecnica prevede l’utilizzo delle dita indice, medio e anulare che vanno ad eseguire un picchiettio costante e armonico su punti noti allo shiatsu o all’agopuntura per smuovere ristagni, blocchi e squilibri. Può essere affinata come tecnica di autotrattamento oppure inserita nelle pratiche di Shiatsu e Tuinà
.
L’assunto di base è che qualsiasi problema fisico ed emotivo possa essere collegato ad uno squilibrio nel sistema energetico del corpo: una volta superato lo squilibrio, il disturbo perde la sua forza e si dissipa, con una riduzione del cortisolo ed un aumento delle endorfine e delle onde GABA, note per il loro effetto rilassante. Il risultato è un’immediata sensazione di calma e una significativa riduzione di ansia e stress.
Le tipologie e le tecniche di tapping
La tecnica tapping in base alle linee guida EFT consta di 4 fasi:
- Set-up: è la fase che predispone all’atteggiamento da assumere durante il trattamento, quindi l’enunciazione del disturbo da trattare e l’accettazione di integrare tale disturbo alla propria persona. In questa fase si attiva il processo con il picchiettare il centro del lato esterno della mano, un punto mediano tra la base del mignolo e il polso.
- Sequenza: in base al disturbo da trattare si individua l’area/il meridiano e si picchiettano i punti individuati sul meridiano collegato ( per esempio stati di paura possono essere sedati trattando il meridiano di rene)
- Procedura 9 Gamma: prevede il tapping su un punto specifico che si trova sul dorso della mano, mentre si effettuano esercizi oculari che servono all’integrazione degli emisferi cerebrali.
- Sequenza: viene ripetuta la sequenza messa in atto nella seconda fase.
I punti maggiormente indicati di sollecitazione sono nove:
- Punto del palmo: lato del palmo sotto il mignolo
- Punto del sopracciglio: bordo interno verso il setto nasale
- Punto dell’occhio laterale: l’osso sotto il sopracciglio che corre lungo gli occhi
- Punto sotto l’occhio: tra occhio e zigomo
- Punto sotto il naso: tra naso e labbra in zona centrale
- Punto del mento: sotto il labbro inferiore la piega sopra il mento
- Punto della clavicola: un pollice sotto la clavicola
- Punto sotto l’ascella: un palmo di mano sotto l’ascella
- Punto sulla sommità della testa
Esiste anche una forma evoluta più potente di ETF, il tapping alchemico o Processo Alchemico Integrato, messo a punto da Daniele Bova, che unisce l’approccio occidentale e scientifico della sollecitazione costante di alcuni punti del corpo con un approccio energetico di matrice più sottile legato alle leggi della Medicina Tradizionale Cinese e della Fisica Quantistica, con un’attenzione particolare anche ad alcuni elementi della PNL (Programmazione neurolinguistica), della Neuroscienza e delle terapie energetiche, con visualizzazioni e verbalizzazioni guidate.
Come funziona il tapping e come si svolge
Il principio che sta alla base del funzionamento di questa semplice pratica è legato al fatto che si accumulano nel tempo nell'organismo dei blocchi che impediscono alle energie positive di fluire liberamente; questi blocchi possono interferire sia psicologicamente che fisicamente.
Per liberare i blocchi e ripristinare il corretto fluire delle energie e di quanto ad esse annesso si va ad agire in deteminati punti del corpo, picchiettandoli e "tamburellandoli" con la punta delle dita.
I punti sono per lo più dislocati sul viso, sul collo, sul petto e sulle mani. Con la punta delle dita o con i polpastrelli, seguendo uno specifico diagramma e ordine, si va a picchiettare dolcemente ripetendo frasi o parole che aiutano a sbloccare e a concentrarsi sulle negatività da liberare. Generalmente si picchietta 5-7 volte o anche più in uno stesso punto.
Tramite il tapping si va ad agire sul subconscio, cambiando la convinzione negativa che si ha di sé, delle proprie capacità e possibilità.
Dominuisce così l’eccitazione a carico dell’amigdala, la sentinella del cervello che gestisce le emozioni e che rileva le minacce che ci circondano.
A cosa serve il tapping?
Si tratta di una pratica che secondo le indicazioni del suo ideatore va ad alleviare disturbi metabolici, ansia e angoscia, attacchi di panico, forti dolori sia fisici che traumi psicologici, disturbi al colon, timidezza, difficoltà nella comunicazione e socializzazione, fobie, rabbia, tic nervosi, leggere dipendenze.
Toccare ripetutamente il corpo va a sedare anche l’ormone dello stress, perchè invia segnali rassicuranti alla mente, favorisce la riduzione di cortisolo.
Praticare il tapping quotidianamente aiuta a contrastare disturbi legati alo stress, come mal di testa, ansia, insonnia.
Per andare alla ricerca dei punti energetici del corpo, ci si basa sul principio dell'agopuntura, quindi delle filosofie orientali. L'energia che scorre attraverso il corpo segue precisi meridiani energetici: se si interrompe in corrispondenza di certi punti, è lì che bisogna agire.