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Iboga (Tabernanthe iboga), cos'è?

L’Iboga (Tabernanthe iboga) è una pianta originaria dell’Africa centrale, utilizzata nei rituali del culto Bwiti per le sue proprietà allucinogene. Il suo principale alcaloide, l’ibogaina, è oggetto di studio per il trattamento delle dipendenze da oppiacei, grazie alla sua capacità di ridurre i sintomi di astinenza e modificare i percorsi neurali legati alla dipendenza.

di Redazione

Ibogaine

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©Arif_Vector su iStock

Cos'è l'iboga


L’Iboga è una pianta africana utilizzata tradizionalmente nelle cerimonie religiose del culto Bwiti, praticato in Gabon e Camerun. Le sue radici contengono sostanze allucinogene in grado di indurre stati alterati di coscienza, con effetti profondamente introspezionali.

 

Principi attivi e meccanismo d'azione


Il principale composto attivo dell'iboga è l’ibogaina, un alcaloide che agisce su diversi neurotrasmettitori, tra cui la serotonina e la dopamina. L’ibogaina è studiata per il suo potenziale terapeutico nel trattamento delle dipendenze, in particolare dall’eroina e da altre sostanze oppioidi, grazie alla sua capacità di ridurre i sintomi di astinenza e modificare le esperienze legate alla dipendenza. Tuttavia, il meccanismo d’azione non è ancora completamente compreso e sono necessarie ulteriori ricerche per determinarne l’efficacia e la sicurezza.

 

Effetti e rischi per la salute

L’assunzione di iboga provoca intense allucinazioni visive e uditive, spesso descritte come esperienze mistiche o di profonda introspezione. I rischi legati all'uso della sostanza comprendono nausea, vomito, atassia e, nei casi più gravi, aritmie cardiache potenzialmente letali. Il suo utilizzo non supervisionato può quindi comportare seri pericoli per la salute.

 

Uso terapeutico dell'ibogaina

 

Recenti studi hanno evidenziato il potenziale terapeutico dell'ibogaina nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). In un contesto sperimentale, alcuni veterani statunitensi affetti da PTSD, lesioni cerebrali traumatiche, ansia e depressione hanno riportato miglioramenti significativi dopo una singola somministrazione di ibogaina. Questi risultati suggeriscono che l'ibogaina potrebbe rappresentare una nuova frontiera nel trattamento di disturbi mentali resistenti alle terapie convenzionali.​

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l'uso dell'ibogaina comporta rischi significativi, tra cui potenziali effetti cardiaci avversi. Pertanto, ulteriori ricerche sono necessarie per valutare l'efficacia e la sicurezza di questa sostanza nel contesto clinico.

Situazione legale


L’ibogaina è illegale in molte nazioni, inclusa l’Italia, dove è classificata tra le sostanze stupefacenti. Negli Stati Uniti è inserita nella lista delle sostanze proibite di Schedule I, il che significa che il suo uso è vietato al di fuori della ricerca scientifica. Tuttavia, in alcuni paesi africani è ancora utilizzata in ambito rituale e tradizionale

 



Fonte: Le Scienze, "Una potente sostanza psichedelica si è rivelata efficace nel trattamento del disturbo post-traumatico"