Camminoterapia: cos’è e quali sono i benefici
Camminare è un’attività che fa bene al corpo e alla mente, stimola i sensi, aiuta a riflettere e a socializzare, inoltre non costa nulla ed è alla portata di tutti. Sono talmente tanti i benefici della camminata che può essere considerata e praticata come una terapia a tutti gli effetti.
“Ognuno di noi incontra momenti difficili nella vita. Che fare?
Pillole bianche, pillole rosse, pillole blu?
Interminabili psicoterapie?
Non fare niente e sperare che tutto passi?
Siamo liberi di scegliere, fra queste e decine di altre possibilità.
Io cammino”
(Guido Ghidorzi)
Dietro al termine “camminoterapia” si nasconde una delle azioni imprescindibili per l’essere umano, che svolge dall’età di circa un anno per il resto della sua vita: camminare.
Ad oggi, la Camminoterapia si realizza essenzialmente attraverso i Gruppi di Cammino, cioè gruppi di persone che si ritrovano due o tre volte la settimana per camminare, guidati da insegnanti di attività fisica, persone laureate in scienze motorie o da un walking leader interno al gruppo formato per condurre i suoi compagni di camminata.
I benefici della Camminoterapia
Vediamo cosa accade al nostro organismo quando facciamo una camminata: il nostro sistema endocrino produce serotonina ed endorfine, l’apparato respiratorio e quello circolatorio sono stimolati - avviene un maggior ricambio di ossigeno nell’organismo rispetto a quando svolgiamo attività sedentarie -, i muscoli dell’apparato locomotore lavorano irrobustendosi, inoltre, correggiamo la nostra postura.
Questi sono alcuni degli aspetti che stanno facendo sì che la medicina occidentale si stia interessando agli effetti preventivi, terapeutici e benefici che una semplice camminata può produrre sull’intero organismo.
Per quanto riguarda la circolazione, può prevenire arteriosclerosi e vene varicose e, in generale, è consigliato a chi ha problemi di cuore.
Come spiega Salvatore Endrio Oleandri - Responsabile della Struttura Dipartimentale di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo A.S.L. CN1 Savigliano - questa attività è molto efficace nel controllo del diabete, del sovrappeso, dell’ipertensione arteriosa in associazione o meno con una terapia farmacologica, ma lo è altrettanto come mezzo di prevenzione in quei soggetti potenzialmente a rischio per malattie cardiovascolari o malattie metaboliche”.
Anche secondo le medicine olistiche, camminare produce numerosi benefici. Se pensiamo alla riflessologia plantare intuiamo all’istante quali possano essere i vantaggi di una buona camminata: se ogni zona della pianta del piede corrisponde ad un organo, ogni passo corrisponde a massaggiare e riattivare una parte del corpo.
Il barefooting o, più semplicemente, camminare a piedi scalzi
Consigli sul camminare
Camminare non deve ridursi ad un’azione meccanica che eseguiamo dentro casa o in palestrra su un tapis roulant, magari mentre guardiamo la nostra serie preferita o leggiamo le mail. Per costituire un’esperienza terapeutica a tutto tondo deve essere eseguita nell’ottica di coinvolgere completamente il nostro sé: corpo, mente ed emozioni all’unisono.
Non si cammina solo con le gambe, ma con tutti gli organi del nostro corpo: con gli organi di senso per captare i suoni, gli odori, i colori ed i sapori del mondo che attraversiamo; con la pelle per sperimentare gli effetti del sole e dell’ombra, del vento e dell’acqua sulle nostre emozioni; con il cervello per ricordare, riflettere e vagare con la fantasia.
I benefici della camminoterapia, se fatta secondo queste accortezze, vanno ben oltre quelli finora menzionati, estendosi alla sfera del benessere psicologico. Il camminatore, medico e psicoterapeuta Guido Ghidorzi ha iniziato recentemente ad esplorare la camminata come uno strumento psicoterapeutico in grado di instaurare un dialogo con noi stessi, con il nostro corpo, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda.
I Gruppi di Cammino in Italia
In varie regioni italiane sono nate interessanti iniziative che hanno obiettivo rendere la camminata uno strumento da affiancare alle cure farmacologiche e, in generale, per migliorare la qualità della vita.
Dal 2008, in diversi comuni Piemonte, le Strutture ASL di Endocrinologia e Diabetologia, in collaborazione con la FAND -Associazione Italiana Diabetici- e gli istruttori della Scuola del Cammino di Saluzzo sono state organizzate diverse attività dei gruppi di cammino nel campo della cura e prevenzione delle malattie dismetaboliche, tra cui il diabete.
Nella regione Lazio sono stati avviati diversi Gruppi organizzati da Centri Anziani, parrocchie e cooperative. Nel 2015, nella regione Toscana, i Gruppi di Cammino già presenti sul territorio si sono trasformati nel progetto più grande Il cammino come terapia, promosso dal Comune di Arezzo, dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl 8, dalla rete Città Sane, dall’International Society of Doctors for Environment (Isde) e dall’Unione Italiana Sport per Tutti (Uisp). Questo progetto, che avrà una durata di tre anni, si svolgerà ad Arezzo durante il primo anno, mentre nei due anni successivi si estenderà ad altri comuni della provincia.
Altri gruppi di Cammino sono attivi anche in Veneto, Lombardia, Abruzzo, Campania e Calabria.
Se nella tua città ancora non esiste un Gruppo di Cammino, è possibile organizzarlo. Per saperne di più, puoi consultare Camminare insieme. Manuale per i Gruppi di Cammino
Breathwalking, i benefici del camminare respirando