Il Viet Tai Chi, la meditazione in movimento
Nel Viet Tai Chi le forme sono basate su un condizionamento che passa prima di tutto per il respiro e l’allenamento a elevare se stessi passa per la coltivazione dell’energia.
Cos’è il Viet Tai Chi
Per condizionamento intendiamo un allenamento che riporta l’umano a una condizione naturale. Nell’arte marziale, la preparazione al corpo significa la preparazione al gesto, non tanto inteso come gesto di difesa e attacco, ma come consapevolezza che il corpo è un’arma (in senso bianco), qualcosa che si può usare per muoversi nel mondo.
L’intenzione determina poi come ci si muove nel mondo. Il Viet Tai Chi contempla sforzi eccessivi.
Ogni movimento nell’esecuzione delle forme conserva la propria efficacia, soprattutto in relazione alla respirazione. Si chiama Quyen l’insieme dei movimenti eseguiti in maniera coordinata. La base di questa disciplina è tanto filosofica quanto scientifica.
Viene indicata come un’arte antica e giovane insieme, in quanto le sue radici affondano indietro nel tempo, ma di fatto è stata ripresa e studiata da non più di 20 anni. Le tecniche del Viet Tai Chi si dividono in tre famiglie principali:
- Tinh Quyen, che comprende movimenti lenti;
- Nhu Quyen, movimenti caratterizzati da notevole flessibilità;
- Hung Quyen, movimenti dinamici.
Il programma di studio si compone poi di Chieu (sequenze) e Dac-ci (tecniche specifiche). Quest’arte ha connessioni forti con la medicina tradizionale antica del luogo che ne è la culla.
Le differenze rispetto al Tai chi chuan
A partire dal nome, in vietnamita quello che noi generalmente indichiamo come tai chi chuan si chiama Thai Cuc.
Viet invece sta per “elevarsi” e Tai per “coltivare” e “chi” energia. In sintesi, la disciplina si basa sul “Coltivare l’energia per elevare se stessi”.
Come nel tai chi chuan, si vede chiaramente che l’esecuzione è di fatto legata in maniera inscindibile alla respirazione. I principi interni servono per eseguire una sequenza che apparentemente sembra una danza ma che in realtà contiene le caratteristiche del morbido e del duro, dell’accogliere e del respingere che costantemente si alternano, come Il Tao vuole.
In quanto meditazione in movimento, anche quest’arte conserva i benefici a livello energetico che sono delle ginnastiche psicofisiche.
Nel video riportato sotto, vedrete l’esecuzione di una forma Viet Tai Chi per opera di una praticante donna. Notate il rimando all’animalità (probabilmente la gru/airone) e le linee più dritte rispetto alle spirali che si trovano nel tai chi di stile Chen ad esempio; alcuni frammenti ricordano dei katà del karatè.
Non si arriva comunque a un’esecuzione che è delle arti marziali esterne, considerando quanto visibile sia il movimento dal centro alla periferia, in termini energetici.
Quest'altro video invece mostra un’esecuzione di gruppo di Viet Tai Chi guidata dal Maestro Tung. Alcune discese sono molto basse, ricordano delle modalità dello stile Yang classico.
Non c’è una particolare dinamicità che ad esempio appartiene al tai chi di stile Chen e le braccia sembrano svincolate, assumono linee parallele o perpendicolari al terreno; probabilmente i praticanti sanno comunque mantenere la struttura energetica, ma alcune forme sono meno sferiche di quelle classiche.
Se osservate queste forme con attenzione, troverete anche un’occasione per far caso al vostro stesso respiro, esperienza/esperimento che invitiamo a fare più volte nella giornata, che siate o meno praticanti marziali.