Ansia materna: impariamo a contenerla
L’ansia materna è normale? Come possiamo contenerla? Riflettiamo su qualcuna delle situazioni che più comunemente generano ansia nelle mamme
L’ansia materna è normale
Noi mamma siamo spesso ansiose: è una condizione normale, non dobbiamo vergognarcene. Una piccola dose di ansia fa parte dell’istinto materno e ci aiuta talvolta a comprendere quando siamo in presenza di un pericolo per i nostri figli. L’ansia materna diventa un problema quando è eccessiva, quando induce un comportamento iperprotettivo, quando siamo talmente ansiose da non consentire al bambino di vivere semplici esperienze come mangiare da solo, giocare con altri bambini, correre.
Un atteggiamento eccessivamente protettivo può generare un senso di ansia anche nel bambino che, con grande probabilità, si sentirà insicuro e inibito.
Ci sono momenti topici nello sviluppo di un bambino su cui si concentrano maggiormente le ansie materne. Analizziamone qualcuno, per affrontarlo con maggiore tranquillità e magari trovare un rimedio alle nostre paure.
Se il bambino non mangia
L’ansia sulla nutrizione insufficiente dei propri figli è un male molto comune e colpisce mamme di bambini di ogni età. Forse, però, è particolarmente sentita quando il bimbo è piccolo, specie in fase di svezzamento.
La prima domanda da porsi per questo tipo di ansia materna è: il bambino cresce adeguatamente? Se la risposta è sì, non c’è motivo di preoccuparsi. I bambini possono mangiare meno di quello che ci aspetteremo da loro per tantissime ragioni. Per esempio? Le nostre aspettative sono eccessive e magari vorremmo che a sei mesi facciano fuori senza indugi un piatto pieno di pappa o gli stiamo proponendo alimenti che non incontrano il loro gusto.
Proviamo a interpretare e rispettare gusti e tempi dei bambini e con grande probabilità avremo trovato due rimedi in un colpo solo: per la nostra ansia e per la loro alimentazione.
Quando il bambino comincia a camminare
Il bambino che muove i primi passi, con incedere insicuro, è un altro grosso motivo di ansia materna. Il bambino cadrà? Si farà male? Ovviamente dobbiamo fare molta attenzione a eliminare tutte quelle condizioni di pericolo che potrebbero arrecargli danno: gradini, spigoli, ostacoli su cui si può scivolare…
Per il resto, se l’ambiente è sicuro, non c’è da preoccuparsi troppo perché i bambini, solitamente, si sanno autoregolare e, quando non si sentono sicuri, non mollano la presa. Cerchiamo di avere più fiducia nelle loro capacità e le cadute saranno limitate e non gravi.
Provate a osservare attentamente un bambino che sta imparando a camminare: quando non ce la fa, tende a sedersi o ad appoggiarsi a qualcosa, se sta per cadere in avanti, ha l’istinto di poggiare le mani a terra. Non vuol dire che non dobbiamo stare attente alle cadute accidentali perché, invece, dobbiamo avere le antenne molto tese, solo che possiamo fidarci di più dei nostri bambini.
L'ingresso al nido
Un altro comunissimo motivo di ansia materna è il distacco nel momento in cui affidiamo il piccolo alle cure di altri, soprattutto quando ricominciamo a lavorare e portiamo il bambino al nido. Se abbiamo scelto bene, dobbiamo cercare di stare tranquille.
Interrogativi comuni che ci poniamo e che aumentano la nostra ansia materna sono: si ammalerà? Mangerà abbastanza? Soffrirà per la lontananza dall’ambiente familiare? I bambini si ammalano: è normale, non possiamo impedirlo. Certo, l’inserimento in comunità aumenta le possibilità di contagio delle patologie virali, ma i nostri figli possono ammalarsi anche stando in casa e, comunque, non possiamo tenerli sotto una campana di vetro.
Farmaci e bambini: a cosa fare attenzione
I bambini vogliono stare con la mamma e quindi può capitare che, stando lontani, ne soffrano. Il bambino inserito nell’ambiente nel nido si abitua, però, a ricevere sicurezza da altri adulti che frequenta quotidianamente, cioè le puericultrici a cui è affidato, e riuscirà in questo modo a gestire il distacco dalla mamma. I bambini hanno una buona capacità di adattamento e, se la mamma sarà presente, attenta e affettuosa nei momenti che riuscirà a ritagliarsi insieme al proprio bambino, il piccolo crescerà benissimo, anche se dovrà trascorrere parte della giornata in un ambiente diverso da quello familiare.
E con la nutrizione come la mettiamo? Solitamente, i bambini, quando sono insieme ai loro simili, mangiano più volentieri. Dobbiamo solo informarci bene sulla qualità della mensa del nido che abbiamo scelto.
Ansia materna: rimedi?
Una mamma non deve mai abbassare la guardia. I pericoli esistono ed è compito del genitore quello di proteggere i figli. Esistono, però, situazioni che viviamo con più apprensione del necessario. Se ci accorgiamo di esagerare possiamo provare a contenere l’ansia distraendoci o controllando il respiro con il training autogeno respiratorio.
Può, inoltre, essere molto utile confrontarsi con altre mamme, per rendersi conto che l’ansia materna è normale e anche per comprendere meglio quali sono i pericoli veri e quali, invece, le situazioni che ingigantiamo per troppa ansia.
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