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Affrontare l'ansia da scuola nel bambino

Settembre, ricomincia la scuola. Alcuni bambini ci vanno tranquillamente e volentieri, altri la vivono in maniera più ansiosa. Come possiamo aiutare i nostri figli a gestire l’ansia da scuola?

Affrontare l'ansia da scuola nel bambino

La scuola può creare ansia in alcuni bambini. Le ragioni possono essere diverse, così come la durata del disagio. Alcuni bambini affrontano la scuola con ansia solo i primi giorni, altri si portano dietro un certo malessere per tutto l’anno.

Talvolta l’ansia deriva da un cattivo rapporto con alcuni compagni o dal timore, giustificato o meno, di uno o più insegnanti; altre volte accade semplicemente perché il bambino ha un carattere che lo predispone all’ansia, perché si sente insicuro o vive male il distacco dall’ambiente familiare.

Qualunque sia il motivo e la durata dell’ansia da scuola del bambino, è importante che il genitore gli offra il proprio supporto in modo che possa vivere bene l'esperienza scolastica.

 

Aiutare i bambini a gestire l’ansia

Qualche volta il bambino esprime la propria ansia da scuola lamentando malesseri immaginari, che si manifestano puntualmente al mattino, al momento del risveglio: ho mal di pancia, ho mal di testa, mi gira la testa… Ovviamente, in questo caso, il genitore, dopo aver verificato che il bambino non abbia effettivamente qualche problema di salute, dovrebbe cercare un modo per tranquillizzarlo.

Rimproveri e minacce sono controproducenti, ci vogliono comprensione e “tattica”. Cerchiamo di capire perché il bambino vive con ansia il rapporto con la scuola, parlandogli e offrendogli tutto il nostro supporto.

 

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Se giungiamo alla conclusione che il malessere deriva da qualcosa che accade in classe, cerchiamo una soluzione. Se, per esempio, il bambino teme un insegnante particolarmente severo andiamo a parlargli e cerchiamo insieme un modo per rassicurare lo scolaro ansioso; se abbiamo motivo di pensare che nostro figlio sia vittima di bullismo, rivolgiamoci a uno degli insegnanti per spiegargli il problema, e così via.

Ad ogni problema c’è una soluzione. Non dobbiamo avere timore di confrontarci con la scuola; dopo la famiglia, la scuola è il contesto più importante per lo sviluppo non solo cognitivo, ma anche emotivo e comportamentale del bambino. Scuola e famiglia hanno lo stesso obiettivo e dovrebbero quindi collaborare per il benessere dei bambini.

Se l’ansia del bambino deriva dalla difficoltà di staccarsi dall’ambiente familiare ed è dunque più un’ansia da separazione, che un’ansia da scuola, probabilmente, la cosa migliore che possiamo fare è rassicurarlo con tutto il nostro affetto. Spieghiamogli che la scuola è bella perché si imparano tante cose, si stringono amicizie, si vivono avventure emozionanti e pian piano con il tempo l’ansia passerà da sé, magari quando il bambino avrà consolidato il rapporto con i compagni di classe e gli insegnanti.

Se il bambino è ansioso perché si sente insicuro, ha paura di sbagliare e non ha fiducia nella proprie capacità, cerchiamo di aiutarlo ad accrescere l’autostima; non sgridiamolo quando sbaglia, mettiamo in risalto i suoi punti di forza e non quelli di debolezza, non confrontiamo i suoi risultati con quelli dei compagni.

Se l’ansia deriva da un rendimento che è effettivamente scarso, potrebbe essere utile, ancora una volta, rivolgersi agli insegnanti per capire meglio come intervenire. 

 

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