Donazioni e sostegno dal web per il Giappone
Quando la natura ruggisce, dobbiamo sentirci vicini a chi ne subisce la furia. Vi segnaliamo le associazioni cui rivolgersi per le donazioni, informandovi che anche alcuni vip, come Lady Gaga, iniziano a muovere i primi passi per prendersi cura della situazione esplosa in Giappone
Sappiamo tutti di cosa stiamo per parlare:
Venerdì scorso: 9.0 di magnitudo, e poi altre scosse, almeno 4, di notevole intensità. Una stima di 2.475 morti, mentre 10.000 persone risultano disperse nella città portuale di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi e 1,889 sono i feriti, secondo il Quartier Generale della National Policy Agency Emergency Disaster. A questi dati si aggiunge l' allarme nucleare, il rischio di radioattività che dobbiamo affrontare davvero in maniera globale, senza farci immobilizzare dalla paura.
Come si è generata l'emergenza? La scossa ha interrotto il flusso di energia elettrica. Sono entrati in funzione i generatori e le pompe hanno continuato ad immettere acqua assieme al boro, un elemento che ritarda la fissione del nocciolo. Ma poi c'è stato lo tsunami, che ha distrutto i capannoni che ospitavano i generatori. Fukushima 1, con i tre reattori, era scoperta. L'acqua non arrivava più ai tre reattori, le barre di combustibile hanno iniziato a scaldarsi oltre misura.
Per confronto, l'incidente di Three Mile Island nel 1979 negli Usa è stato valutato 5, mentre il disastro di Chernobyl del 1986 è valutato 7. Che numero assegnare al disastro giapponese? Aspettiamo. Stando alle fonti dell' Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (detta anche AIEA o International Atomic Energy Agency - IAEA, con sede a Vienna), c'è da attendere, perché, adesso, a protezione del nocciolo, resta una sola struttura in acciaio che deve essere raffreddata in modo costante e continuo, situazione delicata, dato che lo tsunami ha causato il blocco del sistema alternativo di raffreddamento.
Cure Naturali ci tiene a informarvi su come effettuare donazioni e su quanti si stanno, appunto, prendendo cura del disastro. Attraverso azioni simboliche, prime donazioni che vengono dallo star system. Visto e considerato che eventi del genere riportano tutti gli umani fuori da qualsiasi sistema o logica dei livelli di benessere mediante cui suddividere l'umanità.
Abitiamo la medesima "dimora": il pianeta. E se la dimora si mette a tremare, tutti gli "inquilini" sono chiamati in causa.
Come effettuare donazioni per il Giappone
Prima, vi consigliamo di informarvi sulle deduzioni o la detrazione fiscale, diverse a seconda della figura giuridica che è il donatore (impresa o persona fisica). I versamenti, tuttavia, devono avvenire secondo modalità che consentano la tracciabilità del pagamento - quindi mediante c/c bancario o postale, carte di credito, le carte prepagate, assegni bancari o circolari.
Tra le associazioni cui ci si può rivolgere per le donazioni:
- Caritas
Donazioni e sostegno dal web
Virtuale è globale: questo è un dato di fatto e, in casi tali, vanno sfruttati tutti gli strumenti che ci permettono di comunicare nonostante le distanze geografiche. Su Facebook esiste un pagina "Coraggio Giappone" che non vuole essere il solito gruppo in cui ognuno dice la sua o dove la bacheca si imbratta di pensieri ovvi; la pagina è funzionale alla creazione di un sito che darà informazioni su come fare donazioni, e su possibili attivita' per raccogliere fondi. Chiunque pensa di poter contribuire alla realizzazione del progetto, può iscriversi alla pagina liberamente.
Accedendo dal sito ufficiale dell' International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies si possono poi lasciare donazioni che confluiranno direttamente nei fondi della Japanese Red Cross.
Sui siti web di varie testate estere gira anche, tra gossip e cronaca, la notizia che la cantante Lady Gaga venderebbe on line a 5 $ braccialetti bianchi e rossi su cui è giustapposta la scritta "Pray for Japan" . Molti "little monsters" (così si definiscono e sono comunemente definiti i fan di Lady Gaga) stanno già procedendo all'acquisto. Il ricavato pare sia destinato a un fondo per gli aiuti umanitari in Giappone.
Immagine | Wikimedia