Lagom: la filosofia di vita svedese
Lagom è la filosofia svedese di vita, secondo cui per essere felici basta avere il necessario, evitando gli eccessi. Un libro di Lola A. Akerstrom ci spiega in cosa consiste e come realizzarla.
Non esiste una traduzione precisa della parola lagom.
Appropriatezza, moderazione, né troppo, né troppo poco: il giusto, equilibrio perfetto per ciascuno di noi: lagom è tutto questo.
Vivere lagom, pensare lagom, scegliere lagom, significa applicare concretamente una precisa consapevolezza di se stessi ed esercitare una attenzione costante a ciò di cui si ha necessità, senza esagerare e senza deprivazioni.
Consapevolezza sociale, moderazione e sostenibilità accompagnano il lagomers (colui che applica il lagom alla propria vita) in ogni scelta per se stesso e per la propria comunità, e per i propri cari.
Secondo quanto riportato nel libro "Lagom: la ricetta svedese per vivere con meno ed essere felici" di Lola A. Akerstrom, fotografa, giornalista, scrittrice, e lagomers, “se volessimo identificare la vera essenza del lagom, potremmo dire che esprime lo sforzo per raggiungere quell'equilibrio che, se applicato a ogni aspetto della vita, può aiutarci ad agire nella condizione più naturale e disinvolta", e ancora “il livello e la misura del lagom assumono significati diversi per ciascuno di noi”.
Lagom, la definizione
“Il lagom rappresenta il giusto mezzo o equilibrio delle vostre vite e, soprattutto, vi incoraggia ad agire seguendo ciò che è meglio per voi”. Ecco quindi cosa è il lagom: un focus preciso e puntuale su se stessi.
La traduzione letterale del modo di dire “lagom” potrebbe essere, a seconda del contesto, uno dalle seguenti: al punto giusto, ottimale, abbastanza, ragionevole, appropriato, adeguato.
Ma anche se il concetto può sembrare nebuloso, è certo che il lagom porta a vivere “abbassando i livelli di stress e lasciando che la soddisfazione riempia le nostre vite”. In controtendenza con i concetti di abbondanza, il lagom traccia una via più morigerata, dove c'è posto per tutto e ogni cosa occupa uno spazio specifico, né più né meno di quel che è necessario e appagante.
Simile e affine al minimalismo, il lagom affonda le proprie radici nella cultura svedese, cultura che ha molto a cuore il concetto di vita comunitaria, nel senso di adeguare la propria libertà di godere di qualcosa alla contestuale libertà che hanno i nostri vicini e prossimi.
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La cultura del giusto mezzo
La moderazione e l'uguaglianza fanno della Svezia uno dei paesi più pacifici e integrati al proprio interno, basato sull'uguaglianza di accesso al soddisfacimento dei bisogno essenziali. L'equità che gli svedesi applicano alla gestione della propria società è anch'essa legata al concetto di lagom.
A tutto questo si associa una naturale riservatezza che esclude anche dai rapporti sociali il ridondante, l'eccesso, il chiassoso. Quello che spesso viene scambiato come freddezza, è in realtà riserbo e silenzio, semplice pulito e quieto silenzio, che accoglie l'altro dandogli spazio senza toglierlo a se stessi.
Il libro applica questo concetto sondando e descrivendo la società che più lo incarna, spaziando dalla cultura alle emozioni, dalla salute e benessere al lavoro. Anche la moda e il design possono essere pervasi dal lagom: basti pensare che un famoso brand di arredamento design svedese pubblica una rivista dal titolo “live lagom”. Il divertimento può essere lagom, e la sostenibilità ne è la manifestazione più concreta.
Il libro ha un formato piccolo, tanto spazio bianco nelle pagine. Un equilibrio fra bianco e colore, e molte foto che incarnano l'essenza del lagom dal punto di vista estetico.
Intervallando modi di dire e proverbi svedesi, con interventi di designer e professionisti del lagom, Lola A. Akerstrom ci accompagna in un viaggio piacevole e leggero, quanto serio e profondo, attraverso le riflessioni su cosa può essere lagom per noi: quando qualcosa è giusta, né troppa né troppo poca?
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