River to River - Florence Indian Film Festival 2012
Conto alla rovescia per il River to River, il Festival del cinema indiano arrivato alla sua XII edizione. Anno speciale, ospite "Big B", superstar di Bollywood
#R2R2012: come, dove e perché?
India non è solo yoga, meditazione, viaggio. India è anche sinonimo di cinema, un'ampia produzione che ne fa la prima impresa per quantità di film prodotti nel mondo. In Italia il cinema indiano si ricorda con la XII edizione di River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia totalmente dedicato al cinema indiano, che nasce sotto la direzione di Selvaggia Velo e che si svolgerà dal 7 al 13 dicembre al cinema Odeon di Firenze. Due sono le grandi novità di quest'anno. La prima è che tra spezie, chai e cucina indiana ci sarà, come ospite d’eccezione, Amitabh Bachchan, super star di Bollywood e icona del cinema made in Bharat. La seconda: l’approdo del Festival anche a Roma.
In occasione del suo dodicesimo anno di vita infatti, il River to River ha deciso di debuttare nella capitale con un “the best of”dell’edizione-madre fiorentina: immediatamente dopo le date di Firenze (7-13 dicembre), il River to River si sposterà dunque in riva al Tevere, dal 14 al 16 dicembre, presso il cinema Trevi.
Va ricordato anche che questo è un anno importante per il cinema indiano che compie 100 anni: il 21 aprile 1913 all’Olympia Theatre di Bombay fu proiettato infatti il primo film indiano, Raja Harishchandra di Dadasaheb Phalke. Il Festival presenterà al suo pubblico una versione restaurata del film, grazie alla collaborazione con il National Film Archive of India.
Big B, ospite una superstar di Bollywood
L’idolatrato attore Amitabh Bachchan - ospite ufficiale per la prima volta a un festival in Italia - sarà a Firenze per presentare alcuni suoi film (Deewaar, Sholay e Black) e un documentario sulla sua vita. Nato l’11 ottobre del 1942 e suocero della famosa e bellissima ex Miss Mondo e testimonial de l’Oreal Aishwarya Rai, Amitabh Bachchan è senza ombra di dubbio l'attore più importante e iconico del cinema indiano, non solo per il numero dei film, oltre centottanta, che ha interpretato, ma anche per la sua attività di produttore e il suo impegno civile e politico. I non conoscitori del cinema Bollywood ricorderanno sicuramente quando il piccolo Jamal, protagonista de Il Milionario di Danny Boyle, in una delle prime scene del film fa di tutto per ottenere l’autografo di Amitabh Bachchan, che tra l’altro è da anni il presentatore della versione indiana del programma Chi vuol esser milionario?
Ecco un po’ di storia del celebre attore. Figlio del poeta hindi Harivansh Rai Bachchan, Amitabh esordisce nel cinema nel 1969 con Saat Hindustani (Seven Indians) di Abbas, grazie al quale ottiene il National Film Award come Miglior Esordiente. Nel 1977 è la voce narrante del film capolavoro Shatranj Ke Khilari (The Chess Players) di Satyajit Ray ma la notorietà di attore arriva precedentemente con Anand (1971) di Hrishikesh Mukherjee a cui fanno seguito Saudagar (Trader) basato su un racconto di Mitra e Namak Haraam (Traitor), entrambi del 1973. In questi film Amitabh Bachchan è un antieroe melanconico che ricorda per alcuni aspetti i protagonisti dei film del neorealista Bimal Roy. In Bombay to Goa (1972) di Mehmood è l'innamorato-protettore di una ragazza che fugge di casa, in Zanjeer (Shackles, 1973) di Prakash Mehra un ispettore di polizia, in Deewar (The Wall, 1975) di Yash Chopra e Sholay (Embers, 1975) di Ramesh Sippi un delinquente, in Don (1978) di Chandra Barot interpreta il doppio ruolo del malavitoso Don e il suo sosia Vijay. Nella schiera di seduttori e cinici bellimbusti che popolano molti dei film indiani degli anni settanta, Amitabh incarna il ruolo del giovane in lotta con il sistema e attanagliato dall'eterno conflitto tra la legge dello stato e quella della famiglia e del clan. La sua presenza carismatica e l'unicità della sua voce hanno fatto sì che Deewar e Sholay siano stai campioni di incassi al momento della loro uscita in sala e che siano ancora oggi tra i più celebri e rappresentativi film dell’intera industria di Bollywood.
La ferita. Durante le riprese di Coolie (1983) di Manmohan Desai, Amitabh Bachchan si procura una grave ferita all’addome in una delle scene di combattimento: l’intero paese trattenne il fiato per mesi durante la sua permanenza in ospedale. In seguito all’incidente, Amitabh decide di fare una pausa nella sua carriera, avvicinandosi alla politica, supportando l’amico Rajiv Gandhi nelle elezioni al Congresso del 1984. Amitabh torna a recitare nel 1988 in Shahenshah (The Emperor) di Tinnu Anand. Nel 1995 fonda la propria compagnia di produzione, la Amitabh Bachchan Corporation Ltd, una vera e propria azienda dell'intrattenimento, non indenne nel corso degli anni da crisi finanziarie che si ripercuotono anche sulla carriera del divo.
Con il passare degli anni, Bachchan si rivela un attore poliedrico, capace interpretare con disinvoltura ruoli differenti, e lavora con i registi più noti e innovativi del momento. Nel 2000 con Mohabbatein (Love stories) di Aditya Chopra, si aggiudica il Filmfare Best Supporting Actor Award. Tra i film più interessanti degli ultimi anni ricordiamo Kabhi Kushi Kabhie Gham (Sometimes happy sometimes sad, 2001) di Karan Johar, l’appassionante record di incassi Black (2005) di Sanjay Leela Bhansali, Sarkar di Ram Gopal Varma (2005), film tributo a Il Padrino nel quale recita a fianco del figlio Abhishek e Ekalavya (2007) di Vidhu Vinod Chopra. All’impegno nel mondo del cinema, Amitabh Bachchan unisce anche quello sociale. Nell’aprile 2005 è stato nominato Ambasciatore UNICEF, concentrandosi soprattutto nella lotta contro la poliomelite.
Contributi
Il Festival River to River è organizzato con il contributo del Ministero per i Beni e la Attività Culturali - Direzione Cinema, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Mediateca, nonché di Ente Cassa di Risparmio di Firenze insieme a OAC, Florens 2012 e Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano. Prezioso il sostegno degli sponsor Hotel Roma e Hotel Canada, Instyle , Klopman e Caffè Corsini, oltre alla collaborazione con CTS, Palazzo Tornabuoni, Obikà Mozzarella Bar e Vini Barone Ricasoli. Da quest’anno il Festival avvia anche una nuova collaborazione con la Fondazione Piaggio, nell’anno dell’inaugurazione della sua mostra sulla Piaggio e l’India.