Vivere con lentezza
Vivere con lentezza è più di un arte di vivere, è una via salutare e benefica da percorrere quotidianamente, per riassaporare certi gusti e piaceri andati perduti...incamminiamoci!
Vivere con lentezza: perché?
Quando si corre non ci si guarda attorno. O peggio, si raccolgono solo le cose brutte e distorte della vita, si passa, si va, non si vive davvero. Ci avete mai pensato? Avete mai fatto caso a quanti ricordi restano dentro, quando le cose invece le assaporiamo e le gustiamo dando loro il giusto tempo e l’importanza che meritano?
Positivi o negativi che siano, i vari momenti della vita di ognuno si dovrebbero vivere, non lasciare scorrere come immagini sbiadite viste dal vetro di un finestrino di una macchina che corre all’impazzata. Dunque fate una prova, un solo giorno. Respirate. Provate per quel giorno a rallentare, a trovare il tempo giusto di godervi la città, il tempo di dire buongiorno alle persone che incrociate per la strada o al barista che vi prepara il caffè, di sorridere, di giocare, di fischiettare, di fare una passeggiata. Quante cose cambiano? Il punto di vista ruota e la giornata si trasforma, le cose negative scompaiono, ci scopriamo più vicini.
Sì, perché forse uno dei mali peggiori a cui la società occidentale fatica a porre rimedio è proprio la distanza tra le persone. La distanza tra gli esseri umani, misurabile attraverso sguardi, parole, sorrisi e strette di mano, rimane notevole in certi paesi e in certi casi. Vivere con lentezza significa anche questo, vuol dire avvicinarsi a una dimensione più umana del vivere, abbandonando gli stereotipi di “chi corre è più cool”, delle grandi città affollate, degli spostamenti di massa grigi e senza sorrisi, preferendo un contatto autentico e genuino con la gente.
Il movimento della via e vita lenta
L'Arte del Vivere con lentezza è un movimento che si è sviluppato anni fa, dando origine a all'omonima Onlus che crea a sua volta diversi progetti nelle varie città, progetti volti a incrementare un ritmo il più possibile sostenibile della vita. I “ribelli della lentezza” si battono contro la frenesia, sostenendo che è solo un’illusione, contro la fretta, vista come una pessima abitudine. La Giornata della lentezza, che si festeggia il 26 marzo, serve per fare capire alle persone che un ritmo più umano è possibile, che a volte ci si rincorre a vicenda, ma senza motivo, perdendo lungo la strada molte cose importanti; che i ritmi lenti danno invece sapore e consistenza ai momenti vissuti, creano i ricordi, i punti fondamentali da cui riprendere per andare avanti lungo il cammino.
Vivere e fare tutto con lentezza: ecco i 21 "comandalenti"!
Vivere con lentezza è una vera e propria cura naturale contro stress, scelte lavorative sbagliate, malesseri fisici e psicologici. Una cura che è sinonimo di benessere naturale e di recupero dei propri spazi e dei propri tempi. Vivere con lentezza significa mangiare con lentezza, capire che il cibo cura, riprendere fiato, lavorare con lentezza, godersi il proprio tempo libero con lentezza. Chi decide di fare la scelta rivoluzionaria di vivere con lentezza ogni suo giorno, obbedisce a quelli che sono i comandamenti della lentezza, anzi “comandalenti”, ripresi dal sito L’Arte del vivere con lentezza. Eccoli qui elencati:
- Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria;
- Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello;
- Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore;
- Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara;
- Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi;
- Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città;
- Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto;
- Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce;
- Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati;
- Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta;
- La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv;
- Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia;
- Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza;
- Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.
... e i 7 comandalenti in cucina
- Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!
- La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso;
- E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
- Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto... Anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!);
- Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura;
- Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo;
- Non precipitiamoci... Il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano.
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