WS-20: il pianeta possibile
Dulcis in fundo, mentre si traggono le conlcusioni del G-20, nasce una dichiarazione firmata da persone che vogliono concentrarsi sul mondo e attingere con piene mani al serbatoio delle possibilità per renderlo migliore
Voce collettiva, iniziativa concertata tra cervelli degnissimi, dalla "coda", la parte finale del G-20 si origina un concilio complementare che prende il nome di WS-20. Per ripensare il mondo, aiutare il pianeta e dare un nuovo piano d'azione a noi, ovvero gli esseri umani che lo abitano.
Lo spirito del WS-20
"We are already living in two worlds. One world moves ahead by inertia from the past, like a massive luxury liner drifting at sea, while the other steps into the unknown, like a child entering the woods for the first time."
Per spiegare la mission del WS-20, immaginiamo due mondi: il primo ha le sembianze di una creatura caduta in miseria, con il corpo malandato, appesantito da gioielli di ruggine che diventano catene. Il secondo ha emesso il primo vagito, è un essere dalla pelle liscia e l'intenzione non macchiata e lo sguardo puro che si inoltra nell'ignoto. Sembra un po' la differenza tra un vaso strabordante, pieno zeppo, e una brocca vuota di quel vuoto che è che il principio e la condizione essenziale per avere un contenuto denso.
Con la nascita del WS-20, è un po' come se il G-20, di stampo prettamente economico e politico, avesse guadagnato un "fratello" con un carattere orientato alla visione olistica e un pollice schiettamente verde.
La domanda di Deepak Chopra membro del WS-20, autorità nel campo della cura che passa per corpo e mente insieme, fondatore del Chopra Center, riassume bene lo spirito del WS-20: "Le nazioni sviluppate devono porsi una sola domanda: che cosa c’è di buono a essere ricchi in un mondo malato?"
I membri del WS-20
Il WS-20 è composto da anima ed emisferi di persone che in modi diversi hanno "positively affected millions of people in every part of the world", come si legge nella mission del WS-20. Studiosi, ricercatori, artisti, autori, filosofi, creativi, leader spirituali, poeti, persone, insomma, il cui mestiere c'entra molto con la sensazione, l'evoluzione spirituale, l'armonia che può avvolgere l'esistenza, l'equilibrio che può modellarla. Persone ad alto impatto positivo, fonti di ispirazione e motori di elevazione delle coscienze.
Tutti i contributi dei membri del WS-20 costituiranno i semi della prima “Dichiarazione del WS-20” che verrà distribuita dal Club di Budapest ai media internazionali e all’opinione pubblica il 21 novembre 2010 ad Hong Kong, in occasione dell’"Asia Consciousness Festival". Tra nomi di rilievo dei membri del WS-20 fa capolino anche quello di un imprenditore italiano: Marco Roveda. Roveda è fondatore di LifeGate, portale nato per allargare gli orizzonti di senso dei cittadini del pianeta, espanderne la consapevolezza, concetti che lo stesso Roveda ha descritto e riassunto con parole preziose e ben poco astratte: "Vivere con sentimento. dare un senso alla propria vita. Consumare in modo consapevole. Rispettare l'ecosistema e tutte le forme di vita. Cercare un lavoro gratificante. Essere onesti con se stessi e con gli altri. Fare del bene. Scegliere vere amicizie. Allontanare il dolore, la paura, la rabbia. Vivere la vita con gioia."
Lasciamo risuonare questa dichiarazione di intenti e, mentre aspettiamo i contributi del WS-20, proviamo a coltivare nel quotidiano ciò che questo concilio insegue su scala mondiale.
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