Niente punizioni a scuola: meglio… Meditare!
Meditare fa bene, ovunque e a qualsiasi età: una scuola di Baltimora ha sostituito la meditazione alle punizioni, così la stanza buia del castigo diventa un'aula piena di luce.
Punire i bambini: giusto o sbagliato?
Un tempo le punizioni erano all’ordine del giorno, sia a casa che a scuola, e andavano dal saltare l’intervallo al classico “a letto senza cena” fino a casi inenarrabili, per cui suore-insegnanti infilavano in bocca le arance ai bambini pur di farli stare zitti e umiliarli.
Considerare oggi la punizione qualcosa di efficace da un punto di vista educativo è sempre più questione dibattuta, da un lato perché psicologi ed esperti invitano a lavorare maggiormente sul lato verbale, dall’altro lato perché si preferiscono adottare soluzioni meno drastiche e che vadano a lavorare sulla capacità di autodisciplina e autocontrollo piuttosto che sul senso di frustrazione.
Senza sbilanciarci nemmeno a sostenere il lassismo di certi genitori, cerchiamo di mantenere la retta via centrale. E le filosofie e pratiche orientali ancora una volta ci vengono in aiuto, ecco come.
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Mindfulness per crescere
Il bambino ha bisogno dei paletti, di sapere che esistono dei limiti che non può valicare, a volte è lui stesso a chiederli, a desiderarli. Parallelamente per i genitori un percorso difficile e che richiede sforzi notevoli quello dell’educare un figlio, percorso che gli consentirà di crescere e a formarsi come individuo.
Tra insegnanti e maestri, la scuola è, oltre alla famiglia, un fondamentale luogo di crescita. Qui, può capitare di trovarsi ad avere a che fare con studenti indisciplinati o con problemi di condotta. Ora, cosa fare per “punire” il ragazzo? La storia del saltare l’intervallo o del ritornare a fare ore in più di lezione sembra ormai sorpassata. Ce lo suggerisce una scuola di Baltimora, che ha pensato di sostituire queste misure disciplinari con ore di yoga e meditazione.
Come rivela Upworthy.com, i risultati del meditare per vivere la scuola con armonia sono stati sorprendenti.
Non a caso, oggi, in Italia, si stanno sempre più diffondendo corsi o master per psicologi e professionisti del settore orientati sulla mindfulness, intesa qui come disciplina del meditare applicata al quotidiano e che insegna la trasmissione della meditazione stessa.
Ecco che, a tal proposito, vorremmo segnalare una scuola inglese, MISP (Mindfulness in schools project) buon punto di riferimento per trasmettere la meditazione nelle scuole.
Meditare contro la violenza
Come ha affermato il Dalai Lama “Se ad ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione”.
L’arte del meditare è qualcosa che tutti possono mettere in pratica. Serve solo un piccolo spazio tranquillo (l’aula del castigo può trasformarsi nella nuova stanza di yoga), indumenti comodi, un tappetino e, per ben completare l’opera, una personale copertina da meditazione.
Molte ricerche e studi hanno dimostrato che mediare fa bene, non solo all’anima, ma anche al cervello. Uno studio in particolare ha visto che la meditazione trascendentale è positiva anche per i bambini, in quanto in grado di migliorare rendimento, concentrazione e intelligenza, creatività e memoria, riducendo invece ansie, stress e sonnolenza.
Si è visto inoltre un incremento nella fiducia nelle proprie capacità, un miglioramento a livello fisico e sociale, ovvero di comportamento e interazione con gli altri studenti.