Percorsi di autostima, per migliorare la visione di sé
Nove viaggi terapeutici dentro se stessi per spazzare via gli stati d'animo che ci impediscono di volerci bene: questo è il progetto che propone Bob Mandel nel suo libro "Percorsi di autostima"
“Percorsi di autostima: il risveglio della consapevolezza universale” titolo in originale “9 Journeys home” porta la firma di Bob Mandel ed è edito in Italia da Edizioni Mediterranee. Le sue 184 pagine sono acquistabili al prezzo (intero) di 15.50 euro.
Consulente e rebirther: l'autore Bob Mandel
Bob Mandel è un consulente, conferenziere e rebirther. Il rebirth è un processo terapeutico che utilizza il respiro come mezzo per regredire a ricordi del passato, per superare dei traumi e per sanare dei danni a livello del proprio sé. Insieme a sua moglie Mallie è il fondatore dell’International Seminars Leadership Program (ISLP) che si occupa di offrire seminari, a vari livelli, di rebirth. Nel 1998 Mandel ha avviato il progetto internazionale per l’autostima il cui scopo è quello di contribuire a aumentare l’autostima nei bambini e negli adulti. Autostima che, secondo l’autore, è “Il più fondamentale dei diritti umani” (letterale, nel testo).
Per avere maggiori informazioni sui suoi seminari e sulle iniziative che lo riguardano è possibile visitare il suo sito.
Come si compongono i percorsi
Il titolo scelto dal traduttore Andrea Tranquilli perde un po' il senso dell’originale che suonerebbe (in una traduzione letterale) qualcosa come “Nove viaggi di ritorno a casa”. Forse “Percorsi di autostima” può risultare più accattivante, ma, a mio parere, tradisce l’intenzione dell’autore che insiste molto, nel corso del libro, sul metaforico “tornare a casa”, sul “viaggiare” per poi tornare al punto di partenza con un nuovo spirito. Tale evoluzione si compone di nove strade, nove tematiche esistenziali, nove selve oscure da attraversare per poi rinascere. Spiega Mandel: “Nove viaggi per arrivare alla terra promessa, che è sia un regno interiore che un mondo esteriore. Sono percorsi dal rifiuto all’accettazione, dalla paura alla tolleranza, dal rancore alla gratitudine, dall’orgoglio all’umiltà. Sono terapeutici e rivelatori e richiedono recupero, scoperta e la volontà di raggiungere la sommità della tua divina magnificenza”.
Il libro si compone infatti di nove capitoli ognuno dei quali rappresenta un percorso che porta verso una meta: l’autoaccettazione, la tolleranza, la guarigione etc. L’autore conduce per mano il lettore lungo il cammino raccontando storie e vicende tratte dalla sua esperienza professionale oppure riguardanti la sua vita personale corredando il tutto con suggerimenti, consigli e osservazioni sul tema trattato. Ogni viaggio è un cammino all’interno di una particolare categoria dell'essere che Mandel ci invita ad esplorare muniti di mappa (sono presenti nel testo delle simpatiche mappe “psico-emotive”) per prendere consapevolezza dei nostri difetti, mancanze, false proiezioni al fine di superarle. E non per un generico buonismo o per una non meglio identificata crescita spirituale, ma per migliorare la visione che abbiamo di noi stessi e, in ultima analisi, vivere più sereni e dare il nostro contributo attivo e creativo alla società.
"Percorsi di autostima": un buon libro per iniziare il 2014
Fermo restando che l’opera di Mandel non riveli scoperte sconvolgenti, risulta una piacevole lettura. La struttura a percorsi rende il libro agile e fluido e ogni viaggio è coinvolgente. L’autore rifugge il linguaggio astruso e talvolta eccessivamente metafisico che contraddistingue il genere letterario cui si può far risalire il testo e va al sodo parlando di esperienze quotidiane nelle quali ognuno può in qualche modo ritrovarsi. I contenuti, come anticipavo, non sono sensazionali, ma offrono degli spunti di riflessione interessanti e mai banali.
Nel classico Disney, Aladdin rappresenta il “diamante allo stato grezzo”, cioè un giovane che dietro gli abiti cenciosi e l’apparente semplicità nasconde un animo straordinario. In teoria ognuno di noi lo è e Mandel ci esorta a scoprire e a valorizzare il nostro potenziale imparando ad accettare i nostri difetti per riuscire a emanciparsene.
La lettura di questo libro può dunque rapresentare un augurio che ognuno farsi per il nuovo anno: un viaggio da sé a sé investigando i propri coni d’ombra non per colpevolizzarsi, ma per permettere alla luce che è in ognuno di noi di brillare. Da diamanti grezzi, a diamanti splendidi.
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