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Sinestesia, cos'è

Hai mai conosciuto qualcuno che “vede” i suoni come colori o che associa lettere e numeri a tonalità specifiche? Potresti aver incontrato una persona sinestetica. La sinestesia è un fenomeno affascinante che unisce i sensi in un’esperienza percettiva unica. Non si tratta di immaginazione, ma di un modo diverso – e autentico – di percepire il mondo.

di Monica Izzo

sinestesia

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Come funziona la percezione sinestetica


La parola "sinestesia" significa percezione simultanea. Nelle persone sinestetiche, la stimolazione di un senso provoca automaticamente la risposta in un altro. Ad esempio, ascoltare una musica potrebbe evocare la percezione visiva di colori o forme geometriche.
Questa risposta sensoriale è involontaria, coerente nel tempo e specifica per ogni individuo. Non è un gioco della mente, ma una forma concreta di esperienza sensoriale.

 

Tipi di sinestesia più comuni


Esistono oltre 60 forme di sinestesia documentate, ma le più comuni includono:

  • Sinestesia grafema-colore: le lettere o i numeri evocano colori specifici.
     
  • Sinestesia musica-colore: i suoni o le melodie sono percepiti visivamente attraverso colori o forme.
     
  • Sinestesia tattile-udito: i suoni generano sensazioni tattili sul corpo.
     
  • Sinestesia lessicale-gustativa: parole o nomi evocano sapori.

 

Ogni persona sinestetica vive la sinestesia in modo unico, con combinazioni sensoriali personali e irripetibili.

 

Cause e spiegazioni neurologiche


La sinestesia ha una base neurologica. Le ricerche mostrano che nei cervelli sinestetici c'è una maggiore connettività tra le aree sensoriali. Questo "cortocircuito sensoriale" potrebbe derivare da un mancato “taglio” delle connessioni sinaptiche durante lo sviluppo, un processo che nel cervello neurotipico aiuta a rendere le percezioni più distinte tra loro.
La genetica gioca un ruolo importante: la sinestesia tende a presentarsi in più membri della stessa famiglia, anche se con manifestazioni diverse.
 

 

Sinestesia e creatività: il legame con l’arte e la musica


Molti artisti, compositori e scrittori celebri erano (o sono) sinestetici. Kandinsky, ad esempio, associava colori e forme a suoni musicali, e la sua pittura astratta nasceva da questa visione multisensoriale. Lo stesso vale per il compositore Olivier Messiaen, che "vedeva" le note musicali come colori brillanti.
La sinestesia può potenziare la creatività, offrendo una fonte inesauribile di ispirazione e connessioni originali. Non sorprende che molte persone sinestetiche si orientino verso carriere artistiche o creative.
 

 

Come riconoscerla


Le persone sinestetiche spesso scoprono il loro modo particolare di percepire solo confrontandosi con gli altri. Alcuni test psicologici e neurologici possono aiutare a confermare la presenza di sinestesia, ma spesso è l’esperienza personale, stabile e ripetibile, a rivelarla.
Non si tratta di immaginazione o fantasia, ma di un processo sensoriale reale. Chi è sinestetico tende a ricordare meglio ciò che percepisce, proprio grazie a queste associazioni inconsce ma potenti.

 

Disturbo o capacità?


La sinestesia non è una patologia, né un disturbo neurologico. Al contrario, viene sempre più considerata una variante naturale della percezione, un talento della mente che amplia le possibilità cognitive e creative.
Può arricchire la vita quotidiana e favorire un apprendimento più intuitivo e multisensoriale. In un mondo che tende a standardizzare l’esperienza umana, la sinestesia ci ricorda che ogni percezione è unica, e ogni mente ha il suo modo speciale di leggere il mondo.
 

Letture consigliate

  • Day, S. A. (2020). La sinestesia. I colori delle parole, i suoni delle immagini. Milano: Raffaello Cortina Editore. ISBN 978-88-3285-143-0
  • Cytowic, R. E. (1995). Il cervello sinestetico. Percezioni che si intrecciano (Ed. orig. The Man Who Tasted Shapes). Torino: Bollati Boringhieri.
  • Bizzotto, V. (2017). Senti che colori! La sinestesia e i suoi misteri. Tricase (LE): Youcanprint. ISBN 978-88-9265-778-6
  • Bencivelli, S. (s.d.). Vedere la musica, ascoltare i colori: viaggio nella sinestesia. Articoli e saggi pubblicati su riviste italiane di neuroscienze (Le Scienze, Mind Italia).