Intervista

Lo sport nelle palestre popolari: S.Cu.P.!

Riuscite a immaginare una palestra-biblioteca-webradio? Un movimento che accoglie IL movimento e la cultura. Di sinapsi e di corpi interi. S.Cu.P, insieme a Radio Sonar, è un'iniziativa splendida, una forza che in seno ne accoglie tante. Come ridare forma umana e sociale al movimento

Lo sport nelle palestre popolari: S.Cu.P.!

Ne giro di palestre per lavoro, ne giro. Ed è sempre un'esperienza trovarsi tra insegnanti di yoga con la puzza sotto il naso e corpi che camminano con tutta la superbia sotto al deodorante. Docce precise, segretarie algide e musica a volumi incredibili (meno ci si sente dentro, tanto meglio è, pare).

La palestra popolare che andiamo a conoscere si chiama S.Cu.P. e me l'ha segnalata un bravo fisioterapista, Alessio, che vuole portare la cura in un luogo che già spontaneamente accoglie il movimento. E la cura e il movimento sono così interconnessi, che il suo disegno sembra una benedizione. La prima volta che me l'ha nominata ho visto quella scia negli occhi di chi in una cosa ci sta mettendo passione. Energia. E mi sono incuriosita.

Il movimento, risorsa di benessere accessibile a tutti

"Dal popolo, verso il popolo." mi dice Josef, mentre con del nastro adesivo sistema una locandina sulla porta. Josef si è definito bibitaro ma che in realtà è dotato di un invidiabile savoir fare quanto a gestione e accoglienza.

Questa è una sorta di intervista collettiva, perché, finito il dialogo con Josef, disponibile e dolcissimo,  sono stata portata da Giuliano a fare il giro di tutta l'immensa struttura. Giuliano che mette mani e sudore in questo posto. Come Enea, che aleggia sorridente e veloce tra le stanze, con l'aria di chi ha sempre qualcosa da spostare, fare. Il numero effettivo di persone che stanno dando molto a S.Cu.P dovrebbe aggirarsi intorno alle 60. Nessuno ci sta guadagnando, non in termini monetari. La spesa? Quantificare quella energetica è già difficile, vista la mole. Si accolgono aiuti, sedie, libri, oggetti, sorrisi. Ma andiamo meglio dentro S.Cu.P., vediamolo più da vicino.

 

La nascita di S.Cu.P.!

Josef mi spiega che S.Cu.P.! è nata sabato 12 maggio 2012 e che già dal giorno successivo il luogo ha iniziato a ospitare corsi, generare energia, perché questo accade quando un'idea prende corpo. Tanti corsi sono già partiti con successo, come la capoeira e lo yoga, la kick boxing, la boxe, la ginnastica posturale, difesa personale, dance hall, danze popolari, full contact. Per la sezione cultura, avviato anche il corso di francese; a breve un corso di cultura per stranieri, insieme a corsi di lingua a prezzi popolari. Popolare è la parola d'ordine. Che si declina su tre versanti: cultura, movimento per il corpo e suono.

I ragazzi che mettono tutta la loro energia qui hanno come punti di riferimento luoghi "nati dal basso" e andati molto in alto. Basta pensare a realtà come Cortocircuito, la palestra popolare di San Lorenzo, la palestra popolare Valerio Verbano. "Le docce, ora puntiamo alle docce." spiega Josef. Si parte da obiettivi piccoli ed essenziali.

 

Ma cosa è accaduto precisamente il 12 maggio 2012? Istruttori qualificati, studenti e precari hanno liberato uno stabile pubblico abbandonato da più di dieci anni, collocato in Via Nola, 5. Giuliano ("Te lo ricordi il mio nome, pensa al gatto di Kiss me Licia") mi ha dato una buona porzione del suo tempo per illustrarmi le sale per il movimento, quelle che saranno adibite alla riparazione bici, al consultorio, alla sala medica, al polo fisioterapico, al teatro. le due sale di Radio Sonar sono bellissime, luminose, curate, già riempite di vita. Ancora, le sale più in alto, per la cultura. Irresistibili i nomi di alcune stanze, già fissati con appositi cartellini (la sala Tarkovsky, per esempio). L'anima culturale di S.Cu.P. funziona molto bene. C'è una biblioteca ("Di libro ne prendi uno, ne lasci uno" mi spiega Giuliano), un centro linguistico, la prospettiva di un centro telematico.

Ci piace moltissimo l'aforisma di riferimento, che è di Leonardo da Vinci: “Tristo quel discepolo che non avanza il suo maestro." (Codice Forster III). Vale per le arti marziali, vale per la trasmissione, vale come spinta da inseguire nella vita, quale che sia il maestro, che lo si sappia riconoscere o meno, che lo si diventi o no.

 

S.Cu.P. e Radio Sonar

S.Cu.P. va a braccetto con un'altro progetto delizioso e ricco di idee: Radio Sonar. Si tratta di una radio libera (in ogni senso) nata su internet. Ci sono porzioni intere e preziosi di cinema, momenti di alta musica, scambi di pensieri, parole.

La specificità di webradio consente di tessere un'immensa ragnatela comunicativa basata sull'intersecarsi dei vari piani di narrazione che si espandono su una dimensione in cui la realtà locale cammina con quella nazionale, quella internazionale, e viceversa. In sintesi, RadioSonar è un dispositivo basato sul processo di partecipazione-condivisione-diffusione.