Inquinamento indoor cos'è e come proteggersi
L’inquinamento indoor è un problema che riguarda molte case, tanto che - sovente -
la qualità dell’aria interna è peggiore di quella che si respira fuori dalle mura
domestiche. Approfondiamo la questione capendo meglio come difendersi.

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Siamo portati a credere che l'inquinamento sia un problema esclusivamente esterno, ma la realtà è diversa: anche l'aria che respiriamo dentro le nostre case, negli uffici e nelle scuole può essere inquinata. Questo fenomeno è noto come inquinamento indoor ed è strettamente legato alla qualità dell'aria interna (IAQ, Indoor Air Quality). L'attenzione della comunità scientifica verso questo tema è cresciuta soprattutto dagli anni '80, decennio in cui abbiamo iniziato a trascorrere più tempo in ambienti chiusi. Oggi, l'inquinamento domestico rappresenta un grave problema di salute pubblica, incidendo significativamente sul benessere generale.
- Cos’è l'inquinamento indoor?
- Inquinamento indoor e patologie associate
- Principali fonti di inquinamento indoor
- Come ridurre l'inquinamento indoor: regole generali
- Ridurre l’inquinamento indoor con i purificatori d’aria
- Le piante che purificano l’aria di casa
Cos’è l'inquinamento indoor?
Ma cosa si intende per inquinamento indoor? Tradotto in italiano, si tratta dell’inquinamento relativo all’aria di una casa o di un edificio, intimamente legato alla presenza di agenti inquinanti di natura chimica, fisica o biologica nell’aria degli ambienti chiusi. Questi contaminanti possono derivare da materiali da costruzione, da arredamenti, dall’uso di prodotti chimici per la pulizia, fumo di sigaretta, muffe, acari della polvere e persino dal suolo (come il gas radon). Com’è facile immaginare, la scarsa qualità dell'aria interna può avere effetti negativi sulla salute, contribuendo allo sviluppo di malattie respiratorie, allergie e disturbi cardiovascolari.
L'inquinamento indoor e la qualità dell'aria interna sono due aspetti strettamente collegati: maggiore è la presenza di inquinanti, peggiore sarà la qualità dell'aria. Secondo l'OMS, l'inquinamento dell'aria indoor è responsabile del 2,7% delle malattie globali, con una particolare incidenza sui bambini.
Ma come si misura la qualità dell'aria negli ambienti chiusi? In realtà non è una misurazione semplice, perché la valutazione richiede strumenti specifici e competenze tecniche. Come vedremo, però, anche senza misurare quanto sono inquinate le nostre case è possibile mettere in atto comportamenti virtuosi atti a diminuire la presenza degli agenti inquinanti, aumentando quindi il benessere il comfort abitativo.
Inquinamento indoor e patologie associate
L'inquinamento dell'aria negli ambienti chiusi è correlato a numerose malattie. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mette in luce che una scarsa qualità dell'aria interna può aumentare il rischio di patologie respiratorie e cardiovascolari. Uno studio pubblicato su The International Journal of Tuberculosis and Lung Disease indica che ogni anno circa due milioni di persone muoiono a causa dell'inquinamento indoor, di cui un milione sono bambini sotto i cinque anni.
Gli effetti di una scarsa qualità dell'aria possono inoltre manifestarsi sia nel breve che nel lungo termine. Tra le patologie più gravi troviamo:
- polmoniti
- infezioni respiratorie croniche
- infarti e problemi cardiovascolari
Nel breve termine, invece, possono presentarsi sintomi come:
- mal di testa
- stanchezza cronica
- irritazione delle vie respiratorie
- problemi sensoriali
- sindrome dell'edificio malato (Sick Building Syndrome - SBS)
- sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS).
La buona notizia è che questi disturbi migliorano allontanandosi dalla fonte dell’inquinamento.
Principali fonti di inquinamento indoor
Gli agenti inquinanti dell'aria interna si suddividono in diverse categorie:
- Inquinanti chimici: derivanti da fumo di sigaretta, materiali di costruzione, vernici, detergenti e combustione domestica.
- Inquinanti biologici: muffe, acari della polvere, funghi e batteri, spesso favoriti dall'umidità .
- Inquinanti fisici: tra cui il radon, un gas radioattivo proveniente dal sottosuolo, considerato cancerogeno.
Come ridurre l'inquinamento indoor: regole generali
Migliorare la qualità dell'aria negli ambienti interni è possibile seguendo alcune semplici accortezze. A darci qualche regola ufficiale è l’istituto superiore di Sanità (ISS). Abbiamo riassunto qui sotto i comportamenti virtuosi da tenere in casa per migliorare la qualità dell’aria interna.
- Evitare di fumare in casa: qualora non si possa fare a meno di fumare, sarebbe opportuno evitare di farlo fra le pareti domestiche. Le sostanze chimiche del fumo di sigaretta si depositano infatti su arredi e tessuti, rimanendo a lungo nell'ambiente.
- Non mescolare prodotti chimici: quando si pulisce sarebbe bene non combinare detergenti e prodotti diversi perché potrebbero avviare una reazione chimica che genera vapori tossici pericolosi. Sarebbe sempre bene igienizzare casa utilizzando detergenti o ingredienti naturali, come il bicarbonato e l’aceto bianco.
- Scegliere materiali sicuri per l’edilizia e i mobili: durante ristrutturazioni o restyling sarebbe bene preferire prodotti con basse emissioni di sostanze nocive. Una sostanza presente sui mobili e arredi a cui far attenzione è, ad esempio, la formaldeide.
- Aerare frequentemente gli ambienti: aprire periodicamente le finestre, di casa specialmente lontano da strade trafficate o orari di punta, aiuta a eliminare gli agenti inquinanti.
- Lavare regolarmente tessuti e tendaggi: si tratta di un’operazione necessaria per prevenire la proliferazione di muffe e acari all’interno delle pareti domestiche
- Manutenere impianti di climatizzazione: pulire i filtri dei condizionatori evita la diffusione di sostanze nocive. Fare manutenzione, oltre ad allungare la vita di questi elettrodomestici, tiene infatti lontana la proliferazione di agenti inquinanti in casa quando sono in funzione.
Ridurre l’inquinamento indoor con i purificatori d’aria
Non mancano neanche le soluzioni tecnologiche: sono infatti molti i dispositivi studiati appositamente per contrastare l’inquinamento indoor e le sue conseguenze sulla salute. Tra questi ci sono i purificatori d’aria: oggi sul mercato ne esistono di diversi modelli, prodotti da diversi brand, con differenti fasce di prezzo. Dare un’occhiata alle offerte può dare la possibilità di acquistare il purificatore che meglio si adatta alle proprie esigenze, guadagnandone sicuramente in salute.
Le piante che purificano l’aria di casa
Chi cerca invece rimedi naturali per ridurre l’inquinamento domestico può affidarsi alle piante da interno. Sono infatti molte le specie che sono in grado di assorbire gli inquinanti dispersi in casa rilasciando aria pulita. E c’è davvero l’imbarazzo della scelta, perché le piante che puliscono l’aria di casa sono davvero molte. Qui di seguito un elenco delle principali:
- Ficus Benjamin: bello da vedere, il ficus benjamin è una pianta purificatrice dell'aria. Le sue foglie infatti assorbono in modo permanente le sostanze tossiche ed è in grado di purificare anche ambienti di ampia metratura.
- Pothos: per chi non ha il pollice verde, il photos è sicuramente una delle piante purificatrici più indicate. Ha infatti bisogno di pochissime cure ma, nonostante questo, fa miracoli per l’aria casalinga, migliorandone la qualità.
- Sansevieria: chi cerca una pianta scenografica che purifica l'aria di casa deve puntare tutto sulla Sansevieria, chiamata anche - per la sua caratteristica forma - "lingua di suocera". La sua particolarità è quella di eliminare la formaldeide presente nell'aria, sostanza che spesso abbonda sulle superfici di arredi e mobili. Anche lei è adatta a chi non ha troppo tempo di curare le piante.
- Edera inglese: perfetta come pianta da appendere, l'edera è particolarmente indicata per chi ha un problema di muffa in casa. La sua peculiarità è infatti quella di amare l'umidità, ovvero l'alleata numero uno della muffa. È quindi ideale da utilizzare in bagno.
Insomma, visto che trascorriamo a casa (o in ufficio) la maggior parte della giornata, l’inquinamento indoor è un problema da non sottovalutare. Per fortuna - come abbiamo visto - esistono molti modi per combatterlo e migliorare la qualità dell’aria interna: fra comportamenti virtuosi, purificatori d’aria e piante purificatrici… c’è solo l’imbarazzo della scelta!