Acroyoga: la pratica base
Scopriamo chi è Paola Stropeni e la sua passione per l'AcroYoga. Insieme a Paola approfondiremo assieme 8 tecniche prese dalla pratica base di Acroyoga.
Approfondiamo il tema dell’acroyoga con Paola Stropeni.
Da sempre sul cammino della crescita personale, Paola ha intrapreso vari viaggi per praticare yoga, meditazione tantrica e vipassana frequentando per diversi anni corsi esperienziali di sciamanesimo a stretto contatto con la natura.
Oggi è insegnante di yoga e meditazione, anche per bambini e donne in gravidanza, diplomata all’Ananda Ashram di Milano e all’Association for Yoga e Meditation di Rishikesh in India e presso l'AcroYoga International e l'Acroyoga Montreal.
Oggi, attraverso lo yoga, la danza e l’acroyoga, ha scoperto un meraviglioso modo di lavorare con il corpo in tutte le sue espressioni riscoprendo il viaggio interiore che conduce all’anima: si può dunque definirla una "viaggiatrice dell’anima" e le abbiamo chiesto di farci da guida fornendoci un'infarinatura sulla pratica base dell’acroyoga.
Paola, cos’è l’acroyoga per te?
Con l’acroyoga è stato amore a prima vista! Il colpo di fulmine è scattato a marzo 2013 al mio primo workshop con Jacopo Ceccarelli a Milano!
Non avevo idea potesse esistere una pratica così divertente, giocosa e che tirasse fuori la bambina spericolata che è dentro di me!
L’acroyoga è diventata una grande passione, un momento di condivisione con gli altri e un continuo mettermi alla prova; è un’opportunità di misurarmi con le mie paure, con la mia voglia di rompere gli schemi e di andare oltre la mente e al contempo è un’opportunità per misurarmi con l’altro, stare nell’ascolto e nella condivisione.
Mi piace molto volare, esprimere il mio corpo e il suo potenziale rimanendo nel momento presente dove la mente in qualche modo si azzera; sentirmi leggera e libera.
Mi piace anche fare da base e sperimentare il senso di responsabilità verso l’altro, il continuo contatto rimanendo attenta e di supporto al mio flyer. Trovo sia un bel modo per conoscersi meglio, sviluppare sensibilità e ascolto del proprio corpo e dei bisogni del partner, ma soprattutto è divertente, unisce le persone creando affiatamento e rispetto.
L’AcroYoga si basa sul concetto di “comunità” e in un’epoca così individualista, trovo sia un grande insegnamento a ritrovare quella dimensione di cerchio, di gioco, di condivisione e di valori importanti quali amicizia, rispetto, apertura, semplicità, umiltà, condivisione.
8 posizioni di Acroyoga
Front Bird: La base ha le gambe a 90 gradi, piedi paralleli sul bacino del flyer che rimane in posizione della locusta, col petto aperto e le gambe attive.
Back Bird: piedi della base paralleli con i talloni che partono dai glutei verso la zona lombare e gambe parallele. Il flyer avrà la schiena inarcata, le braccia lungo i fianchi e la testa rivolta verso la testa della base.
Entrata/uscita da terra: Il flyer entra nella posizione dando la schiena ai piedi della base: aggancia le caviglie con le mani e si fa accogliere dalla base che non appena a contatto con i suoi piedi (paralleli) sui glutei (dita arrivano alle lombari), piegherà leggermente le ginocchia per poi distendere le gambe a 90 gradi e portando per uscire, il flyer si riaggancerà alle caviglie della base, che per l'uscita piegherà leggermente le ginocchia per riportare i piedi del flyer a terra. Il flyer in questo movimento porterà il mento al petto proteggendo collo e schiena.
Candle Stick: Base sdraiato con le ginocchia piegate, gambe parallele. Flyer ha le braccia tese e le mani appoggiate alle cosce della base: le braccia sono attive e continuano a premere verso le cosce della base. le spalle del flyer si appoggiano sulle mani (a cucchiaio) della base la quale ha le braccia tese ma non perfettamente perpendicolari perchè la sua azione sarà quella di spingere verso le sue gambe.
Le mani della base servono a controllare l'equilibrio del flyer. Il flyer dovrà tenere il corpo tenuto, in allineamento bacino sopra le spalle, indipendentemente dalla posizione della gambe che possono essere dritte, in stag, divaricate ecc.
High Fly Whale: Posizione terapeutica. I piedi della base sono paralleli sulle scapole del flyer che allungherà le braccia oltre la testa e rilassandosi nella posizione mantenendo però le gambe attive.
La base sostiene il flyer tenendo le braccia tese che agganciano una o le due caviglie e con i piedi la schiena del flyer. Questa volta gambe e braccia della base non sono perfettamente perpendicolari ma leggermente in diagonale.
Reverse Shoulderstand (supportata): Verticale sulle spalle reverse: la base ha le braccia perpendicolare, tese e con la mani a cucchiaio tiene il flyer sulle spalle, il quale si aggancia alle caviglie della base (le cui gambe sono dritte e a 90 gradi) mantenendo le braccia tese. il corpo tenuto e ben allineato.
Bat (terapeutica): Gambe del flyer in pike (squadra cioè cosce verso il bacino), gambe piegate e piante dei piedi a contatto. Con le mani agganciate ai piedi, braccia tese, schiena e collo rilassato. La base ha le gambe tese a 90 gradi, piedi sulle giunture inguinali del flyer e con le mani può operare dei piccoli massaggi al collo e alle spalle del flyer.
STRADDLE BAT (posizione del pipistrello con le gambe divaricate): Qui il flyer ha le gambe divaricate ma in squadra che pesano verso il basso, tenendo la schiena rilassata. La base ha le gambe tese a 90 gradi con i piedi la giuntura inguinale del flyer, punte verso l'interno.
Bow: Dalla posizione del front bird il flyer piega le ginocchia e con le mani aggancia le caviglie rimanendo con le spalle aperte. La base permetterà questo movimento dando un po' di punta dei piedi. Il tutto avviene lentamente.
Contatti di Paola Stropeni
Sito web: www.paolastropeni-purnapremayoga.com
Facebook: Yoga&amore
Instagram: Paola Stropeni
Nelle foto: base donna, Monica Abruzzi - base uomo, Francesco Semino - flyer Paola Stropeni
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