Sviluppare la resilienza con lo yoga
Non è possibile evitare le ferite della vita, però è possibile imparare le giuste strategie per ricucirle e andare avanti, più ricchi e maturi di prima: ecco come sviluppare la resilienza con lo yoga
L’uomo contemporaneo si trova a fronteggiare sfide grandiose, impensabili appena poche generazioni fa.
La velocità sfrenata con cui la realtà muta e gli stimoli (visivi, uditivi, sociali, culturali, tecnologici) cui siamo sottoposti ogni minuto ci mettono costantemente alla prova inducendoci a continui adattamenti indispensabili per sopravvivere.
Innumerevoli processi sono in atto dentro di noi per rimanere immersi nel flusso senza lasciarsi travolgere e conservare una qual forma di stabilità.
Eppure, una volta soddisfatti i bisogni primari, ci troviamo tra le mani un’esistenza fluida, incerta, per usare le parole di un noto intellettuale, liquida.
Come rapportarsi con questa realtà precaria? Non abbiamo le competenze per avanzare delle soluzioni sociologiche a una questione tanto delicata, dunque proveremo a analizzare la faccenda da un punto di vista yogico, cercando di capire come lo yoga può aiutare a sviluppare la resilienza.
Che cos'è la resilienza?
Oggi non è più necessario sapersi procurare il cibo o difendersi dai nemici, ma sono richieste altre capacità non meno sfidanti, soprattutto dinnanzi ad un presente tanto complesso e chiaroscurale.
Una delle "competenze" più preziose in questo contesto è quella della cosiddetta resilienza, una parola bellissima e profonda, dai molti significati. In breve, consiste nella capacità di far fronte a eventi traumatici in modo positivo e attivo attingendo alle proprie risorse e superando così efficacemente un dato problema.
Ancora, “La resilienza è la capacità di un individuo di generare fattori biologici, psicologici e sociali che gli permettano di resistere, adattarsi e rafforzarsi, a fronte di una situazione di rischio, generando un risultato individuale, sociale e morale” (Oscar Chapital Colchado).
Superare una crisi, riparare un danno, ricostruire la propria vita in modo positivo: ecco alcuni dei significati chiave di questa inestimabile capacità. Tutti i campi della cultura umana - dall’ecologia alla finanza, dalla politica alla tecnologia alle scienze umane - stanno investendo economicamente e emotivamente sullo sviluppo della resilienza quale chiave per adattarsi al presente e alle crisi (morale, economica, ambientale…) che ci sta travolgendo.
Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo farlo e interiorizzare un approccio alla vita più equilibrato, positivo e fiducioso!
Fluire nel cambiamento con la meditazione
Coltivare la resilienza con lo yoga
Da quanto esposto nei paragrafi precedenti, il concetto è chiaro: incrementare la nostra resilienza è una delle modalità più efficaci per fronteggiare il presente; non è una dote innata, ma rappresenta un tratto della personalità che dovrebbe essere coltivato e incrementato specie perché è inevitabile che degli eventi stressanti accadano nelle nostre vite.
Lo yoga da questo punto di vista può dare una grande mano perché permette di attivare alcuni importanti interruttori esistenziali: l'accettazione, l'equilibrio, la serenità mentale cui la disciplina aspira costantemente.
L'ora di pratica viene dunque a rappresentare il nido protetto nel quale ci ricarichiamo interiormente e ci depuriamo dallo sfibrante chiacchiericcio della mente divenendo più lucidi, fiduciosi e stabili.
Con questa attitudine mentale, l’approccio alla vita prende delle sfumature sempre più luminose e ottimiste, specialmente dinnanzi alle difficoltà: è esperienza di molti allievi interiorizzare un atteggiamento “yogico” che scavalca in confini della pratica sul tappetino e investe l'intera quotidianità.
Esplodere con meno frequenza, mantenere la calma sotto stress, non perdere l’equilibrio durante una crisi sono i primi dolci frutti che il praticante costante raccoglie. Lo yoga insegna la flessibilità e la capacità di adattamento, tanto durante un asana che nella vita: solo così potremo mantenerci sintonizzati sulle opportunità presenti durante cammino come nei fallimenti più disastrosi, solo così diventeremo più forti e proattivi anche dopo le delusioni più amare.
Alla ricerca dell'alba interiore
Il grande maestro Franco Battiato canta di come è difficile trovare “l’alba dentro l’imbrunire” e ognuno, nella sua esperienza personale, può confermare questo stato d'animo.
Eppure dentro di noi esiste un’aurora costante, un equilibrio interno e perennemente saldo che trascende gli accadimenti della vita: dobbiamo solo imparare a percepirlo e ad accedervi per affrontare l’esistenza in modo più centrato, ottimista e fiducioso. In poche parole, resiliente.
Perché lo yoga è una disciplina ecologica?