Integratori alla biotina, si o no?
La Biotina, panacea contro la caduta dei capelli? No, purtroppo non è così, però è utile integrarla periodicamente per il metabolismo e per il benessere di pelle, capelli e unghie.
Sentiamo parlare spesso di Biotina, soprattutto attraverso gli spot pubblicitari di prodotti per rafforzare i capelli e le unghie, ma di cosa si tratta esattamente?
La Biotina è la vitamina B7 o vitamina H che possiamo trovare in integratori del complesso vitaminico B.
Possiamo introiettare questo elemento anche attraverso l’alimentazione: pesce, uova, formaggi carni di maiale, pollo, vitello, agnello, carote, spinaci, fagioli, funghi.
La Biotina viene assorbita a livello intestinale, trasportata al fegato per poi intervenire a livello metabolico su zuccheri, grassi e proteine.
La Biotina svolge anche funzione di coenzima e può essere un integratore interessante in caso di diabete di tipo II perché migliora la condizione di insulino-resistenza.
In caso di caduta di capelli causata da deficit di Biotina agisce come supplemento e rinforza il capello, mentre sembra non dare riscontro in caso di caduta di capelli non da carenza di questa vitamina.
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Uso degli integratori di Biotina
Ad oggi non ci sono studi autorevoli che certifichino l’efficacia di questo integratore in caso di diabete in generale, né indicazioni precise in merito a quando e come assumerlo. Lo possiamo trovare in commercio nel complesso vitaminico B, oppure in alcuni integratori formulati appositamente per contrastare la fragilità e la caduta dei capelli.
Non sono stati registrati casi di tossicità o effetti collaterali.
La Biotina è utile anche in condizioni di disequilibri della pelle, come la dermatite seborroica perché governa le ghiandole e regola la secrezione di sebo.
Si consiglia di non assumere Biotina in caso di gravidanza o allattamento per principio precauzionale. La dose giornaliera consigliata è di 30mcg.
Alla domanda "integratori di Biotina si o no?", rispondo come per ogni altro tipo di integratore: se serve, se vi è una carenza di questa vitamina che agisce anche da coenzima metabolico, ben venga l’integrazione periodica senza prolungarla eccessivamente nel tempo, ma se riusciamo con l’alimentazione a fornire la quota giornaliera essenziale prediligiamo questa via, più sana, più moderata e più economica.
Non è la panacea per la calvizie, questo deve essere chiaro e non è nemmeno efficace se la caduta dei capelli non è ascrivibile ad una sua carenza, ma a fattori ormonali, stagionali, genetici.
Pelle, capelli e unghie sono cartine tornasole che ci informano se il nostro organismo è in equilibrio e in salute. In caso questi “sensori” ci forniscano il sospetto di una condizione di sofferenza ricordiamoci sempre che il primo aiuto è quello del medico, che ci consiglierà dopo le analisi del caso come poter eventualmente utilizzare alcuni aiuti che integrano deficit alimentari.
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