Le ricette veg di Natale dalla Puglia
Vuoi un menu vegetariano per il tuo Natale? Prova queste ricette tipicamente pugliesi
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Se desideri realizzare un menu vegetariano per Natale, la cucina della Puglia può esserti di grande ispirazione. Quella pugliese, infatti, è una tradizione culinaria molto ricca che può vantare, nel suo libro di ricette, tantissimi piatti veg.
Partiamo dal centro tavola, che può essere realizzato con frutta fresca e secca, come quello nella foto. Ecologico, profumato e… anche saporito. A fine pranzo, infatti, tutti quei bei prodotti potranno essere mangiati.
È tradizione della Puglia e di tutto il Sud terminare i pranzi delle feste con una manciata di semi oleosi: belli da vedere, ottimi da mangiare.
Il nostro menu veg di Natale con ricette pugliesi è così composto:
- Pittule o pettole
- Ciciri e tria (pasta e ceci)
- Carciofi ripieni alla pugliese
- Cartellate baresi
Quali scelte ecologiche puoi fare per Natale?
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Le pittule o pettole sono frittelle tonde, vuote o ripiene. In versione veg si possono lasciare farcire con verdure o con cipollotti, olive nere e capperi (alla pizzaiola).
Sono tipiche della tradizione natalizia; si preparano solitamente alla vigilia ma possono essere un’idea anche per l’antipasto del 25 dicembre.
Ingredienti:
> mezzo chilo di farina di semola di grano duro (o mista, metà semola di grano duro e mezza 00),
> 400 ml di acqua tiepida,
> 12 grammi di lievito di birra,
> olio per friggere,
> un pizzico di sale,
> un cucchiaino di zucchero.
Con questo quantitativo si ottengono 40/50 pittule, secondo la dimensione.
Preparazione: far sciogliere il lievito in mezzo bicchiere d’acqua a cui avrai aggiunto un cucchiaino di zucchero. Setacciare la farina, fare al centro una fontana e versare l’acqua con il lievito. Versare il resto dell’acqua e impastare, aggiungendo anche un pizzico di sale. L’impasto deve risultare morbido e colloso.
Se si desidera preparare anche pittule farcite, dividere l’impasto in due parti, e farcire a piacere una delle due metà. Coprire la ciotola con un canovaccio leggermente umido e lasciar lievitare per almeno due ore.
Quando l’impasto sarà lievitato, formare le palline, aiutandosi con le mani (unte di olio) o due cucchiai, e friggere in abbondante olio caldo.
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La tria è un particolare formato di pasta, tipico del Salento. Somiglia alle tagliatelle ma è pasta corta e nell’impasto non ci sono uova. Non è un piatto tipico della tradizione natalizia, è più legato alla festa di San Giuseppe, ma è comunque una valida idea anche per Natale.
Ingredienti per preparare la tria (per 6/8 persone):
> 250 grammi di semola rimacinata di grano duro,
> 250 grammi di farina 00,
> circa 250 grammi di acqua a temperatura ambiente,
> sale.
Preparazione: la quantità d’acqua è indicativa perché dipende da quanta ne assorbe la farina. Mettere la farina su una spianatoia, aggiungere il sale e l’acqua, poca alla volta, lavorando energicamente fino a ottenere una palla di pasta morbida ed elastica. Tirare la sfoglia con un mattarello e tagliarla a striscioline larghe circa un centimetro e lunghe circa 8/9 cm. Fare asciugare per almeno due o tre ore. Torcere la pasta per dare una forma spirale; circa un terzo del totale va fritta (ed è questo che rende il piatto particolarmente goloso), in olio d’oliva, poca per volta. Il resto andrà cotta in acqua bollente.
Ingredienti per il condimento:
> 300 grammi di ceci secchi,
> una piccola cipolla bianca,
> alloro, sale,
> una costa di sedano,
> 2 pomodori maturi.
Preparazione: dopo aver tenuto i ceci in ammollo una notte, farli cuocere in acqua salata con una foglia d’alloro. A metà cottura aggiungere uno spicchio d’aglio, una cipolla piccola, una costa di sedano e i pomodori e lasciar cuocere a fuoco lento. Quando sono pronti, aggiungere la tria lessa e, solo all’ultimo momento, anche quella fritta. Condire con un cucchiaio dell’olio in cui è stata fritta la tria.
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A Natale si tende a portare in tavola alimenti esotici e fuori stagione. Questa ricetta molto semplice è anche un modo per preparare un menu natalizio con prodotti di stagione.
Ingredienti:
> 12 carciofi,
> un limone,
> 150 grammi di pecorino,
> 150 grammi di pane grattugiato,
> 2 uova,
> prezzemolo tritato,
> un cucchiaino di capperi sott’aceto,
> uno spicchio d’aglio,
> 3 o 4 cucchiai di olive nere denocciolate,
> sale, pepe, olio extravergine d’oliva.
Preparazione: pulire i carciofi tenendo solo il cuore e metterli a bagno in acqua e limone. In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti per il ripieno; l'aglio può essere tritato finissimamente oppure soltanto strofinato sul fondo della ciotola. Una volta mescolati tutti gli ingredienti del ripieno, allargare le foglie dei carciofi per crearsi un vuoto da andare a riempire con il composto. Sistemarli in una teglia, ben serrati.
Aggiungere due dita d’acqua e un filo d’olio. Far cuocere a fiamma moderata finché l’acqua non sarà quasi completamente evaporata e passare, infine, dieci minuti in forno per far dorare la superficie.
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Le carteddate sono un tipico dolce di Natale.
Gli ingredienti sono sempre molto semplici
> 500 grammi di farina 00,
> 50 grammi di olio extravergine d’oliva,
> 200 ml di vino bianco dolce,
> scorza d’arancia o di limone bio,
> olio per friggere,
> miele,
> mosto costo o zucchero a velo per farcire.
Preparazione: setacciare la farina, aggiungere la scorza d’arancia e/o limone, il vino bianco dolce e l’olio e impastare il tutto, fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Stendere la pasta con la macchinetta o con il mattarello; la sfoglia deve essere sottilissima.
Tagliare con una rotella dentata a strisce, che vanno poi pizzicate e arrotolate per formare la caratteristica forma a rosellina. Friggere in abbondante olio bollente e, una volta fredde, farcire con miele, vin cotto o zucchero o velo.