Svezzamento vegano e vegetariano
Lo svezzamento è quel periodo importantissimo di passaggio dal latte materno o latte in formula al cibo solido vero e proprio: tante sono le nuove proposte dei pediatri e le scelte dei genitori, una tra le più delicate riguarda l'introduzione a una dieta vegana o vegetariana.
Storia dello svezzamento veg
In Italia è da tempi relativamente recenti che si è iniziata a studiare seriamente la questione dello svezzamento o divezzamento vegetariano. In particolare, è nel 1975 che il professor Luciano Proietti ha iniziato a fare le prime ricerche e a raccogliere una casistica.
Oggi si conta su una banca dati di migliaia di casi, pervenuti alla ricerca grazie anche al supporto di enti, associazioni, gruppi ed enti specializzati. Si deve invece al pediatra ed endocrinologo Pinelli l'apertura del primo centro di slattamento vegetariano.
Per quanto riguarda lo svezzamento vegano la questione è più delicata, il sito Famigliaveg.it spiega bene come si struttura, riportando ricerche e studi fondamentali, come quelli di Mangels-Messina.
Ecco, in un video, un medico che spiega e definisce le regole di base per un corretto svezzamento vegano.
Chi più si è occupato di veganesimo e di svezzamento vegano è invece l'inglese British Dietetic Association che confermerebbe il fatto che una dieta vegana bien pianificata può essere adatta ad ogni età.
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Crescere bambini vegani e vegetariani
Come illustra uno studio canadese del 2010 , una dieta vegetariana ben bilanciata può fornire i nutrienti necessari a bambini e adolescenti; tuttavia, la stessa ricerca evidenzia la necessità di un monitoraggio attento e costante, con particolare attenzione data all'adeguato apporto vitaminico, di acidi grassi, ferro, zinco, calcio e vitamine B12 e D.
Integrazioni alla dieta andrebbero fatte soprattutto in caso di diete vegetariane strette o vegane, in caso di donne in stato di gravidanza e in allattamento e anche negli adolescenti, soggetti a rischio riguardo i disturbi dell'alimentazione.
Il dibattito sullo svezzamento vegano è tutt'ora acceso e si susseguono botte e risposte tra medici, ricercatori, pediatri, e associazioni sostenitrici di diete e stili di vita veg; si annovera il recente diverbio tra SSNV e la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), che ha emanato, dopo un recente congresso tenutosi a Venezia, un Position Paper in cui assume una posizione negativa nei confronti della scelta di adottare diete vegetariane (inclusa quella vegana) in gravidanza ed età evolutiva.
A fronte quindi di asili nido completamente vegani e mense scolastiche veg, esistono ancora strutture che mettono paletti, non accolgono e pongono limiti a tutte quelle famiglie che decidono di adottare percorsi alimentari e stili di vita alternativi per i propri figli.
Il messaggio forte, qualsiasi tipo di alimentazione si scelga, è: non si gioca con la vita dei figli, attenzione quindi a monitorare con serietà e rispetto la loro salute, perchè, come illustra Repubblica.it, possono insorgere anche rischi neurologici.
Ecco un video, a sostegno dello svezzamento e dell'alimentazione vegane, che racconta di Bambini vegani meravigliosi.
Dieta vegetariana in gravidanza e in infanzia
Secondo SSNV, i cibi fondamentali di una dieta vegetariana standard sono cereali, legumi, verdura, frutta, frutta secca e semi oleaginosi, grassi (oli vegetali), che sono esattamente gli stessi dell’originaria dieta mediterranea e gli stessi su cui deve essere basata anche una dieta onnivora.
Una dieta vegetariana standard ottimale include l’assunzione quotidiana in modo variato di cibi vegetali appartenenti a tutti i gruppi fondamentali, sia in forma cotta che cruda; questi sono: verdura, frutta, cereali, meglio se integrali o semintegrali, anche se nei primi periodo dello svezzamento, in cui va evitata la fibra; alimenti proteici vegetali come legumi e derivati; semi oleaginosi e frutta secca; grassi vegetali, come olio extravergine di oliva, olii da semi oleaginosi.
La dieta vegetariana standard include spesso l’assunzione di un integratore di vitamina B12 da sintesi batterica, lo stesso tipo di integratore che viene utilizzato in quantità ben maggiori nei mangimi degli animali d’allevamento.
Per quanto riguarda la vitamina D, essa non si può ricavare che in minima parte dalla dieta, anche onnivora, quindi in caso di carenza va assunta da integratori, in ogni tipo di dieta.
Per approfondire le varie posizioni:
> SSNV Società scientifica di nutrizione vegetariana;
> SIPPS Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
Libri da leggere:
> "Svezzare Senza Carne: Una dieta vegetariana per i piccolissimi" di Emanuela Sacconago, Elena Cassin;
> "Il PiattoVeg_Baby" (contenuto all'interno del libro "Il PiattoVeg_Mamy"), Edizioni Sonda 2015;
> il libretto "L'alimentazione vegan nei bambini", a cura della dottoressa Luciana Baroni e della dottoressa Ilaria Fasan.
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