Cottura al microonde: pro e contro
Alcune considerazioni sull'uso del microonde per la cottura dei cibi
La cottura al microonde avviene all'interno di un forno che produce onde elettromagnetiche. In tutti gli altri tipi di cottura il calore viene prodotto dall'esterno del cibo e applicato al cibo.
Nella cottura a microonde il calore che cuoce il cibo si genera direttamente all'interno dell'alimento: le microonde eccitano le molecole generando oscillazioni tra di esse che producono calore e portano alla cottura.
Vediamo i pro e i contro di questo tipo di cottura.
Cottura al microonde: i pro
La cottura al microonde è una cottura relativamente “recente”. I primi forni a microonde si sono diffusi negli Stati Uniti negli anni 70, mentre in Italia approdano soltanto un decennio più tardi, per trovare larga diffusione solo intorno al 2000.
La cottura al microonde ha trovato culturalmente una barriera nel nostro paese, poiché difficilmente applicabile alle tradizioni culinarie alle quali siamo tutti ugualmente legati. Solo con l'avvento del junk food e della larga diffusione del cibo industriale precotto e preconfezionato il forno a microonde ha trovato la sua collocazione nelle cucine italiane.
Dal punto di vista pratico il forno a microonde permette di scaldare rapidamente qualsiasi alimento precotto o preconfezionato, di cuocere verdure e carni bianche in breve tempo e senza aggiunta di grassi. Il forno a microonde fa risparmiare tempo e spese per gas o elettricità, ma non è adatto a tutti i tipi di alimenti.
Nonostante le varie campagne contro il forno a microonde, si può dire che attualmente le condizioni di sicurezza garantite dai forni in commercio sono accettabili: non si ha dispersione delle onde eletromagnetiche all'esterno del forno stesso e all'interno dei cibi non si hanno modificazioni chimiche importanti, quando rispettati i tempi di cottura.
I contro della cottura a microonde
Sicurezza a parte, ci sono tuttavia ancora degli accorgimenti da prendere in esame: primo fra tutte è la scelta del contenitore in cui si cuoce il cibo: non tutti i contenitori sono adatti alla cottura al microonde, e anche quelli indicati come dedicati a questo tipo di cottura rilasciano, sebbene in piccole dosi, BPA.
Il BPA è una sostanza chimica che interferisce, all'interno dell'organismo, con la produzione di alcuni ormoni. Tali concentrazioni sono state rilevate come minime, ma non si hanno studi sulla tossicità dovuta a concentrazioni progressive del BPA negli organismi.
Altra considerazione dal fare sulla cottura con il forno a microonde riguarda il suo essere un metodo di cottura relativamente “giovane”: non si sono ancora esauriti gli studi sugli effetti della cottura con il forno a microonde su determinate sostante naturali o usate come addittivo negli alimenti comunemente messi in commercio e destinati anche alla cottura al microonde.
Ne sono un esempio i risultati dello studio sul diacetile presente nei pop corn da preparare al microonde: il diacetile è usato per dare l'aroma di burro ai pop corn, ma è stato scoperto che tale sostanza può contribuire allo sviluppo di malattie degenerative quali il morbo di alzheimer. Quante altre sostanze ancora sconosciute usate negli alimenti o aggiunte agli alimenti espressamente destinati alla cottura al microonde possono danneggiare l'organismo?
Infine si possono fare osservazioni sulla cottura al microonde anche dal punto di vista energetico: la cottura al microonde avviene tramite l'agitazione meccanica delle molecole che compongono la struttura dell'alimento.
Se è vero, come afferma la macrobiotica, che noi siamo ciò che mangiamo e che la natura del cibo cambia a seconda dell'energia con cui viene cotto, che l'energia derivante dalla cottura yin o yang entra a far parte di noi trasportata come informazione dal cibo stesso, quale energia introduciamo insieme al cibo cotto al microonde?