La Settimana nazionale della prevenzione oncologica: la dieta e la salute
Dal 17 al 25 marzo si svolge la Settimana nazionale della prevenzione oncologica, nella sua XI edizione. Per l’occasione 12 bloggers italiane si impegnano a pubblicare ricette fantasiose, capaci di rafforzare le difese immunitarie, ricette che rientrano in un percorso-dieta di prevenzione oncologica. Non basta: nelle piazze troverete olio d'oliva e preziosi opuscoli. Conosciamo questa lodevole iniziativa
Perché l’alimentazione è importante nella prevenzione dei tumori
Dal 17 al 25 marzo si svolge la Settimana nazionale della prevenzione oncologica, nella sua XI edizione. In che rapporto stanno dieta e salute degli organi? L’alimentazione influenza notevolmente l’andamento del nostro corpo, in tutti i sensi: noi siamo ciò che mangiamo, mai detto fu più vero. Chi ce lo insegna è la tradizione, chi lo dimostra sono la medicina e gli studi comparati svolti in questi ultimi anni. Questi studi hanno dimostrato che esistono in ogni alimento delle sostanze responsabili dell’accelerazione di un certo processo di “pazzia cellulare”, ma che ve ne sono anche altre che hanno il compito di proteggere i nostri organi e di prevenire l’insorgere di certe patologie.
Lo studio della relazione che intercorre tra alimentazione e sviluppo dei tumori non è nuovo: da più di cento anni ricercatori e scienziati hanno evidenziato questa stretta correlazione, mettendo a punto comportamenti considerati buoni per far fronte ai tumori, tra cui il seguire una dieta di prevenzione oncologica, e sottolineando le cattive abitudini da abbandonare.
Quali sono i principali agenti alimentari scatenanti
Perché è importante che la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) abbia istituito una Settimana nazionale della prevenzione oncologica? Prima di tutto per informare, sensibilizzare. Conoscere è sempre anche un po' conoscersi e possiamo, attraverso questa iniziativa, rivedere le nostre abitudini alimentari.
Ricerche specifiche hanno dimostrato che il tumore causato dall’alimentazione rappresenta il 30-40% dei casi totali. Gli studi sull’alimentazione e sulla dieta di prevenzione oncologica continuano, allo scopo di conoscere a fondo quali sono gli alimenti e le abitudini che portano un incremento di alcuni casi particolari di cancro. Questi studi si basano sia sul consumo di alcuni alimenti e bevande, ma anche sulle modalità di cottura del cibo, sui metodi di conservazione e sulle sostanze che vengono introdotte.
Secondo le ricerche, alcuni agenti scatenanti sono da considerarsi responsabili nel creare meccanismi di conflitto nel nostro organismo. Tra questi vi sono, anzitutto, sostanze cancerogene presenti nella conservazione dei cibi, o che si formano durante la stessa; inoltre, il tipo di cottura degli alimenti influisce nel processo maligno di degenerazione delle cellule. Ricerche hanno dimostrato che i fritti e il carbone sono le principali cause del cancro allo stomaco. Si raccomandano dunque, come metodi di cottura sani, il vapore, la bollitura, gli stufati, il forno. Si sconsiglia altamente il consumo troppo frequente di fritture, cotture alla brace, cotture in pentole a pressione, poiché alterano la composizione degli alimenti.
Quali sono gli alimenti da limitare e quali da integrare
Esistono, a detta di ricercatori ed esperti, alcuni alimenti che incidono maggiormente sulla formazione dei tumori, altri che la inibiscono. La dieta di prevenzione oncologia mette il bollino rosso su alimenti quali carni rosse (vitello), insaccati e affettati. Ottima cosa è anche ridurre il consumo di alcool, di cibi grassi, di dolcificanti artificiali e di conservanti alimentari in genere. In questi due ultimi casi molti studi sono ancora in corso. Nitriti, nitrati e nitrosamine, sostanze che si sviluppano dal metabolismo degli alimenti, hanno un elevato potere cancerogeno.
Sono stati trovati anche componenti alimentari in grado di prevenire il cancro. In cima alla lista degli alimenti a bollino verde troviamo cibi ricchi di fibra, vegetali, legumi, frutta e cereali integrali. Grande importanza rivestono anche le vitamine. Tra queste, fondamentali sono la vitamina A o Beta carotene, la vitamina E, la vitamina C, la vitamina D e l’acido folico. Selenio, zinco e iodio sono invece minerali indispensabili per la prevenzione, la cui quantità non bisognerebbe far scendere sotto il livello di guardia. Microelementi importanti si trovano nei legumi, nella frutta e in alcuni cereali, come la soia. Anche il the verde e l’aloe vera sono considerati alimenti che prevengono il cancro.
La dieta di prevenzione oncologica
Una salutare dieta di prevenzione oncologica, dovrebbe rispettare determinati punti chiave. In primo luogo dovrebbe includere tutti i giorni dalle 2 alle 6 porzioni di vegetali e di frutta, includendo frutta secca e legumi. Secondariamente dovrebbe segnalare il consumo di alimenti ricchi di fibra e omega-3 (tonno, salmone, sardine, aringhe, pesce spada, acciughe). Dovrebbe invece ridurre il consumo di zucchero, grassi saturi e colesterolo. Incrementare la Vitamina B12 (cobalamina) e l’acido folico. Includere i probiotici contenuti nello yoghurt.
Dire no ad alcool, alimenti salati, fumo. In questa settimana di prevenzione, è possibile trovare sul sito ufficiale LILT o sulla pagina facebook LILT, le ricette di dodici tra le più importanti blogger di cucina, donate sotto forma di menù sfiziosi e stuzzicanti. Inoltre dal 17 al 25 marzo i volontari della LILT si mobilitano nelle maggiori piazze italiane per offrire una bottiglia di olio extra vergine di oliva - in cambio di un modesto contributo - assieme ad un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita.
Vi ricordiamo inoltre che i 395 Punti Prevenzione (Ambulatori) LILT resteranno aperti e medici, operatori sanitari, volontari saranno a disposizione di tutta la popolazione. Per conoscere giorni e orari di apertura dei punti Prevenzione/Ambulatori LILT, chiamate il numero verde SOS LILT 800-998877.
Immagine | Facebook.com/LILT